| | | OFFLINE | Post: 237 | Registrato il: 25/11/2011 | |
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La paura della morte appartiene a tutti gli esseri è ancestrale e ha a che vedere con l’istinto di sopravvivenza, è la cosa più naturale che io conosca, quando io parlo di PAURA, mi riferisco ad altro, a tutte quelle “manifestazioni “, di pensiero, di educazione, ecc. , più o meno condizionanti che inibiscono il libero arbitrio, cioè di scegliere di poter fare la cosa migliore, nonostante si sia sotto stress…….. Molti preferiscono demandare, scaricando parzialmente le loro responsabilità di scelta, convinti che altri più qualificati, possano magicamente risolvere tutti i loro problemi!
Certamente questo succede a volte, quando si ha la fortuna d’incappare in “altri”, fortemente qualificati e appassionati di ciò in cui credono e che fanno, solo che purtroppo non c’è ne più tanti in giro…….. La maggior parte ha fatto medicina perché faceva diventare ricchi, non per il sacro fuoco!
Forse perché essendo malato il “sistema” ( vedi ad esempio cosa abbiamo detto sul sistema scuola) ecco che questo implodendo su se stesso, non produce più benessere ma viceversa malessere, a parte pochi virtuosismi che per me ne confermano la regola!
Morciano stesso mi ispira perché non appare vittima del sistema, ma fruitore, utilizzatore delle conoscenze, senza rinunciare a metterci del suo, a sperimentare e a credere appassionatamente in quello che fa.
Questo per me si chiama “ valore aggiunto”, in un sistema di protocolli, dove tutto o quasi tutto deve seguire rigidamente un da farsi prestabilito, si è perso di vista l’importanza della casualità, dell’intuizione, della nota storta, tanto cara a tutti gli “strani” e che ha prodotto il 90% di tutte le più grandi scoperte che noi oggi utilizziamo.
In campo artistico ricordo una frase: studiare e raggiungere il massimo del sapere, per poi dimenticare il tutto………. solo così è possibile pensare a qualcosa di nuovo.
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