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dove siete finiti??

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2009 00:51
05/05/2009 00:42
 
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OFFLINE
Post: 79
Registrato il: 23/08/2007
Socio AST-SIT
Dove sono finità?
[SM=g7564] Dove sono finita non lo so, per favore ditemelo voi?
Forse mi sto ammalando … e non di febbre suina…
Sono d’accordo con Marmotta, alle volte il silenzio è importante, è utile..
Tanto lo so che ci siete tutti e vi voglio sempre molto bene!
I temi che mi hanno colpito maggiormente, dell’ultimo periodo, portati sul forum, sono stati:
1) “lo sguardo del genitore… possibilità e problematicità”
2) “Sindrome di toutette malattia, stigma o che altro?”

Ed inoltre ringrazio +stasi+ per l’invito alla festa mi sembra una bellissima idea! Bacio!

Trovo molto interessante questa discussione, mi permette di ampliare il mio orizzonte di senso.

Un gruppo per genitori di auto aiuto come dice marmotta? Perché non farlo? Forse potrebbe essere un dispositivo che limita i danni possibili ai nostri figli.
La ferita c’è!.. e inutile negarlo… C’ è qualcosa che fa male!
Il primo passo è riconoscerlo.
Ogni persona reagisce a suo modo: chi con più o meno vergogna e chi con più o meno trasgressività.
Penso che bisogna essere inclini alla trasgressività del pensiero, per far sì che questa cosa che è la tourette non diventi uno stigma di malattia per la persona.
Hai ragione moon ebbene sempre ricordarcelo! Per la società è così facile e comodo stigmatizzare il malato. Questo ruolo può far comodo al malato stesso. Che in alcuni momenti della sua vita, si serve di questo scudo per sollevarsi dal peso schiacciante delle responsabilità che i suoi atti non controllati inducono. Ad es. dire ad un alcoolista che la sua dipendenza è una malattia lo aiuta ad alleggerire il suo senso di colpa. Ciò non deve impedire alla persona di fare, in un successivo momento, la scelta di essere protagonista della sua vita… facendo delle semplici scelte.
E’ necessario combattere il pensiero di malattia, difetto, handicap…ecc. come se fosse una prigione per la persona. Perché in questa condizione non esiste la scelta e dove non c’ è scelta non c’ è libertà. E come dice un autore sto leggendo Jorge Bucay non c’è neanche amore.
Roberta [SM=g7554] [SM=g7542] [SM=g7555]
[Modificato da roberta.montinari 05/05/2009 00:53]
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