Caro Eraldo, capisco che è difficile pensare alla ferita narcisistica, ma lei c’è! Perché altrimenti l’impotenza non la sentiresti!
Poi mano a mano che loro crescono si presentano delle occasioni, tutte speciali, dove la ferita non la pensi ma la senti!
E se non la pensi e non la senti … la agisci! Manifestando la tua sacrosanta rabbia rispetto a quell’impotenza.
Ricordo una frase detta un po’ di tempo fa, da un Neuropsichiatria, era il Responsabile della Neuropsichiatria di Reggio Emilia un bel po’ di anni fa.
“La nascita di un bambino con problemi è per il genitore un lutto mai elaborato”.
Perché quel bambino ideale che tu hai dentro di te, è distante dal bambino reale che ti trovi davanti.
E’ necessario, per un genitore che debba affrontare il difficile compito di crescere un figlio che gli darà sicuramente più da fare che se tutto fosse nella regola, fermarsi un attimo di tanto in tanto…e sentire che c’è una cruda realtà da guardare, ma vedere anche che se abbandoniamo il nostro bambino ideale c’è un bambino/a e poi un ragazzo/a che ha bisogno di te per crescere e non della tua impotenza che ha bisogno di sentire la tua stima per potercela fare a diventare un uomo o una donna.