00 08/03/2009 21:09
Questo bizzarro post che sto scrivendo è per cercare
di confontarmi con chi spesso convive con una forma lieve di DOC, per sapere come lo vivete e come lo gestite.
Per DOC (Disturbo ossessivo compulsivo) non intendo quel DOC da manuale, ma un qualcosa che pur non essendo così invalidante distruba la vostra vita e la percezione delle cose.
Dal mio punto di vista il DOC, è il problema che fondamentalmente scatena le mie "forme tourettiche"; come tutti nell' arco della vita capitano dei problemi (di diverso tipo, affettivi, economici, sociali ecc... ecc..), e tutti abbiamo paura di alcune cose (paura di non farcela, del fallimento paura di fare un incidente, paura delle malattie, della morte ecc... ecc...).
Nel mio caso un problema (che è vero reale e serio) che un non tourettico riesce in qualche modo a contenere, io tendo sempre a vederlo nella visione più pessimistica, ad immaginarlo visivamente, e spesso o scattano dei meccanismi ticcosi che riescono ad allontare il pensiero, oppure al posto di questa "modalità" arrivano pensieri rimurginativi, spesso schiaccianti, crisi di sconforto, a volte anche fortissime crisi d' ira.
Normalmente se sono pensieri reali ma improbabili, di solito si esauriscono con il "rituale ticcoso", se invece trattano dei problemi seri, come quelli che sto vivendo in questo periodo, non c'è rituale ticcoso che tenga, partono le dinamiche
comportamentali che sopra ho elencato che io definisco crisi; sono stati d' animo terribili e di pieno sconforto che durano dai 30 ai 60 minuti circa, non si attivano da soli basta che qualcuno parli a sproposito di un determinato problema che mi affligge
in quel periodo e parte la determinata dinamica.
Il mio problema attuale è un problema reale e piuttosto serio,(che non sto a raccontare sia per non annoiare e perchè non è questo lo scopo) ma che solo il tempo e un insieme di fattori possono chiarire e che può prendere diverse strade, ma una parte della mia mente
(il bambino ingombrante che c'è dentro di me) riesce
ad interpretare inconsciamente segnali che io non percepisco e mi lancia scenari catastrofici, dico "mi lancia", perchè anche quando scelgo di ignorarli, sento un forti senso di disorientamento dentro di me.

Diciamo che io sono un "uomo" adulto, e autonomo nelle decisioni e nelle scelte, ma a fare compagnia a questo adulto, c'è un bambino piccolo che urla di continuo, e non so fino a che punto ignorarlo, perchè questo bambino vede cose che io non so in grado di vedere, e in alcune cose spesso ci azzecca pure (bisognerebbe saperlo filtrare).

Voi come gestite questa cosa che io chiamo "bambino ingombrante"????
Io ho adottato un sistema, quello di dargli dei giochi, per distralo....
Diciamo che nel momento in cui mi dedico a quelle che sono le mie passioni, dai computer, agli sport piuttosto che a questa comunità o a dispute futili, il bambino si distrae e per un periodo smette di urlare, il problema è che come tutti i bambini, quando ha finito di giocare o quando si ricorda di qualcosa, ricomincia :-)

Non sono pazzo, non così tanto; diciamo che l' uomo adulto è la corteccia,l bambino che urla è il cervello arcaico, che spesso è se ben utilizzato è più "sensibile" rispetto ai non ST.

S.