00 08/11/2013 22:08
File N.01
Salve a tutti!

Stavo pensando di riciclare una vecchia sezione già aperta da me per inserire questa discussione, ma credo sia meglio aprirne una nuova per non andare fuori tema.

Allora, dove iniziare. Cerco di schematizzare il tutto perché non riesco a fare chiarezza e ordine nella mia mente. Forse scrivendo quello che provo riuscirò ha capirci qualcosa.
(una nota. Sono rimasto così affascinato da una discussione antica scritta da un certo Seeking che ne voglio imitare la struttura. Per ogni argomento inserito un titolo, in effetti è più ordinato e si fa meno confusione e si può leggere a pezzi)

Buona lettura! [SM=g7554]

Confusine mentale e perdita di non so cosa.

La prima cosa che più mi infastidisce è che ultimamente ho una strana sensazione che mi capita quasi sempre la sera, di solito dopo cena.
La sensazione è quella di avere il dubbio di non aver completato non so quale compito. O di non aver fatto qualcosa in maniera completa. E sento un bisogno ansiogeno di ricercare qualcosa (e non so cosa ne dove cercarla). Insomma vivo la serata in costante ansia e confusione.
Per farvi capire meglio questo stato d’animo, è come quando entrate ognuno di voi nella propria casa e c’è disordine. Per alcuni può non importare niente, ma per altri, specie chi è ossessivo non può respirare se prima non riordina quel macello.
La sensazione che ho è la stessa. E la confusione mentale avvolte, è così forte, che non riesco ha concentrarmi, ne leggere, ne godermi della buona musica o un film. La mente la sento bloccata leggera. Sento che devo completare un compito, ma non so cosa. E passo ore ha pensare, guardare e scrive cosa ho fatto e se ho dimenticato qualcosa. Di solito questo problema svanisce la mattina, dopo una notte di riposo. ( E mi fa rabbia! Sono stato tutta la sera ha cervellarmi per niente!) [SM=g7521]
A mente lucida non è un grosso problema, comunque mi crea un certo malessere e disturba il tempo e le energie che userei per fare altre cose più importanti.
Un altra cosa, la mia memoria già da tempo sembra compromessa. Dimentico tutto. Il mio psichiatra dice che è dovuto all’ansia.

Non mi odiate se il post è lungo! [SM=g7535]

Dubbi

In questi giorni, il mio psichiatra ha aggiunto alla mia terapia (Lamotrigina + lorazepam) una mezza pasticca di 50 mg di fluvoxamina. Proprio per combattere il maledetto DOC.
Un dosaggio basso credo, e sono un po' triste, perché desidero un giorno sospendere tutto, ma al momento, forse, non è il caso. Insomma questa mezza pasticca la prendo a malincuore. E spero non crei grossi effetti collaterali, ma con un dosaggio così minimo potrà darmi noia?
La sento come una sconfitta personale, ma a un certo punto, se ne ho bisogno e mi farà stare un po meglio, perché non prenderla?
Mentre cerco di convincermi di questo, ritornano, da persone vicino a me (non pensate male, chi lo fa mi è molto vicino è mi ha molto a cuore) i ragionamenti del tipo: “Ti vedo peggiorato, se non cambi terapia tornerai a stare male come prima.” “Avrai bisogno di più medicine”. “Se continui così impazzirai!”. [SM=g10769]
…Allora…Io capisco l'interesse la preoccupazione, ma a me questi ragionamenti fanno solo alimentare le mie ossessioni.
Perché? Appena mi sento non tanto bene, subito ragiono: “Bene, sto decisamente male oggi. Mi sembra che ho più ossessioni, se pur i tic in questi giorni sembrano volatilizzati. (e mi preoccupo anche se i tic se ne sono andati) Ma queste ossessioni prima le avevo? Sono davvero peggiorate? Beh, la mia “parte” negativa mi sussurra che presto impazzirò e distruggerò mezzo mondo! Ma non voglio crederci! No! Non è possibile! Eppure, (?) mi ha detto che sto peggiorando. Io nel mio caos mentale non posso dare un giudizio lucido. Ma chi è all’esterno si! E quello che mi hanno detto è una prova inconfutabile che sto davvero peggiorando! Ma se metto in atto alcune compulsioni eviterò questa tragedia. E non mi farò vedere da nessuno che ho tic, ossessioni o mal umore.
Ecco cosa mi succede in testa. Il ragionamento è privo di logica me ne rendo conto. Ma l’ansia che mi produce alimenta il mio lato ossessivo che poi reagisce voracemente contro di me.
Gia in casa non posso mostrami neanche un po depresso, tratteniamoci. Ma se non posso farlo neanche con un amico stretto, perché se no mette anche lui la lente di ingrandimento sopra i miei "disturbi", la situazione diventa insostenibile. Avvolte mi provoca accenni di panico.
Ho la sensazione che nessuno mi capisce. Ed è normale. Chi mi è accanto non soffre di certe cose.
Poi in questi giorni ero così depresso che mi pietrifico come una statua, i tic scompaiono. Ma inizia il mal di testa dolori allo stomaco e a volte mi sembra di andare nel panico. Che dico, purtroppo un paio di volte ho avuto due crisi di panico.
Insomma mi ritrovo in un loop vizioso infuso di sensi di colpa, paura e panico.
Poi non capisco perché, se ho un sacco di ossessioni e compulsioni ho meno tic. E viceversa. Perché?
Ho sempre di più la preoccupazione che tutto stia degenerando e vada a finire male. (No, non penso al suicidio) per male intendo che ho paura di impazzire aggredire qualcuno o fare male a me o agli altri. Anche ieri nella testa mi apparivano scene violente senza volerlo e sto lontano da donne e bambini. Ho un terrore di poter fare del male a qualcuno. Ma non lo farei mai! Eppure la mia mente grida questo all’infinito. E solo pensarlo mi sento in colpa.

Il Tempo e il reset

E il tempo passa. E non riesco ad uscire da questo pantano. Eppure, pensando agli anni passati, i miglioramenti ci sono stati e anche importanti.
Il tempo. Sono ossessionato dal tempo. Mi sento come se combattessi contro i mulini a vento e ciò è inutile. E il tempo passa. E tutti intorno a me si “realizzano” hanno dei risultati.
Io invece, ho la sensazione come costruire una casa. Ogni giorno metto un mattone (e quanta passione ci metto ha mettere quel mattone) e chissà per quale motivo, il giorno dopo si “resetta” tutto. Il mattone che con tanta cura avevo messo, non c’è più, e devo di nuovo rincominciare da capo. E’ come se nel tracciare un segno nella linea del tempo della mia esistenza scompare e qualunque cosa mi metto a fare si volatilizza. Non avanzando neanche di poco. Tutti i miei sforzi non si concretizzano, sono vani.
Incomincio ha stancarmi di questa cosa. Non riesco a visualizzare che le cose procedono. Forse lente ma procedono.
Di conseguenza, provo meno soddisfazione in alcune cose, e perdo anche la voglia di fare le attività che mi piacciono. Tanto non cambia niente.
Lo so, è un ragionamento autocommiserativo e assolutistico che non è reale. Ma anche con la logica non serve ha far cambiare la situazione. Io non credo al destino o al fato. Ma le mie ossessioni mi fanno credere che qualunque cosa farò, per quanto mi sforzi niente cambierà, mai. E se cambierà, sarà solo in peggio.
Eppure nonostante questo polpettone depressivo, ho sempre una scintilla dentro di me, che mi fa credere che un giorno qualcosa cambierà! Ma non con un miracolo! Penso solo che le cose col tempo miglioreranno sforzandosi. Ma essendoci anche la probabilità minima che peggiorano non escudo anche quella.
Attualmente vivo nel dubbio e nell’incertezza.

La paura dei vecchi ricordi

Questo è breve. Ma sono sempre ossessionato che se guardo una foto dei periodi brutti quando stavo male, o ho un oggetto che ricorda anch'esso certi momenti evito queste cose. Infatti, apparte le foto (ritenute importante se pur ricordano un periodo di sofferenza) alcune cose le ho buttate. Alcuni libri DVD che avevo comprato in quel frangente di tempo difficile.
E avvolte cerco di evitare i luoghi, quando mi è possibile dove mi sono sentito male.

E che rabbia questo umore fluttuante che pare un bimbetto!

Sì! Perché avvolte mi succede che sono triste e amareggiato. Poi, possono succedere un sacco di belle notizie e non smuovono per niente il mio umore depresso, ma poi, che rabbia, sento una musica una bella immagine una frase incoraggiante e come un interruttore magico il mio stato d’animo migliora all’improvviso! Non che divento maniacale, ma mi tranquillizza mi conforta. Come quando un bimbo piange, e gli si fa qualche coccola o si tiene impegnato con un gioco e smette di frignare. Un bambino lo posso capire! Ma perché la mia mente è così malleabile? Infatti ultimamente quando sono alle basse canto o ascolto della musica o scrivo poesie. E più delle volte proprio quando sto male, produco cose belle. Strano, da una situazione triste avvolte si riesce a tirar fuori delle cose piacevoli e belle.

Spero che vi piaccia questa discussione. Come sempre scrivo molto. E poi, sono solo parole di un giovane uomo che si sente un adolescente e un po pazzerello! [SM=j7824]
[Modificato da Andrea@sindr 08/11/2013 22:46]