00 23/09/2013 17:51
Non convincersi di questo!
Ciao a tutti!
Come state?

In questi giorni stavo preparando un post interessante e lo vorrei pubblicare appena ho finito.
Ma adesso ho deciso di scrivere brevemente una cosa perché sono un po' giù e ho davvero bisogno di condividerlo con voi.
Non voglio fare del vittimismo, siamo in tanti a stare male ogni giorno. E ognuno sente le sue.
Purtroppo nel corso del tempo mi sono convinto di una cosa. (E cavolo che cosa brutta!!).
Penso che questa idea sia stata alimentata da due fonti. Una mia interna, l'altra esterna dalle persone intorno a me.
Ho maturato semplicemente un pensiero, che se hai dei disturbi psichiatrici o neurologici sei un emarginato, una persona anormale, un handicappato e forse un soggetto pericoloso da tenere a distanza.
Sono cresciuto sempre in un ambiente famigliare dove è severamente vietato mostrare le proprie emozioni e sentimenti (figuriamoci quindi le problematiche psichiatriche).
Comprendo i miei genitori che mi hanno visto davvero stare male e si sono molto spaventati. Lo capisco. Ma adesso non posso mostrarmi neanche un pochino triste che vengo minacciato di essere ricoverato e che sto facendo una cosa sbagliata.
Così nel tempo ho acquisito l'idea che si riassume in due concetti: E' vietato essere malato. Malato=cattivo sbagliato anormale. Poi è così brutto da vedere. Meglio imbottirsi di farmaci che ti depersonalizzato. Sei simile a uno zombie, ma per lo meno non crei problemi. (ma se ne creano altri poi).
Non per essere compatito, ma poi amici spinti da miglior interessi, mi hanno suggerito vedendomi avvolte triste o più agitato e con i tic di prendere medicine se no potrei peggiorare e perdere il controllo.
Ora, chi soffre di DOC sa bene che alcune ossessioni sono la paura di impazzire o di far male agli altri.
Gia ho paura io e ne sono ossessionato, poi sentendolo dire da persone che ti fidi, l'ansia sale. La consideri una prova reale che la tua ossessione è vera e può avverarsi. L’ansia così sale fino alle stelle con tutte le conseguenze che ne seguono.
Per me questa cosa è molto crudele, preferisco allora essere picchiato a sangue.
Fa meno male!
Sono davvero stanco di questi ragionamenti. E poi mi sento in colpa perché incomincio a crederci e ne sono influenzato.
Il mio psichiatra (per la cronaca ho sospeso l'aripiprazolo e sto meglio) mi ha rassicurato che è improbabile "impazzire" o perdere il controllo o ritornare a una condizione peggiore. E al momento non ho bisogno di altre medicine.
Il punto è che, sia l'aiuto farmacologico (non demonizzo le pasticche quando servono) nel tempo ha avuto il suo effetto e anche io ho avuto un mio percorso interiore di scoperte, sono maturato e mi comprendo e gestisco meglio me stesso. Questo mi aiuta molto.
Il dottore mi ha anche detto che se un giorno sono più stressato o depresso, non equivale a ripeggiorare. E' come se uno si alza la mattina col mal di testa ed equivale ad avere un tumore al cervello. (Scusate l'esempio un po tragico).
Trovo difficile capire il perché voler scindere il me interiore e il mio disturbo. Non sono fatto solo di due pezzi. Uno sano e l'altro danneggiato. Ormai il mio disturbo si è fuso con la mia persona. Ho dei disturbi che mi creano problemi lavoro su quelli. Ma non si può fare tutto un fascio e classificarmi come "persona difettosa".
Vorrei che anche gli altri capissero queste cose. Ma penso che per alcuni sia molto difficile capire. Vorrei tranquillizzare le persone accanto a me. Dovrei essere più chiaro e spiegare a chi mi sta accanto che se mi comporto in un certo modo c’è un motivo.
Grazie della vostra "compagnia" virtuale. Mi da tanto sostegno. Spero che in futuro anche altre persone con questi problemi possono riuscire a sentirsi meno stigmatizzate dal pregiudizio dettato dall'ignoranza.

Buona serata a tutti!
Andrea
[Modificato da Andrea@sindr 23/09/2013 17:57]