Carissima...
...no, non conoscevo l'iniziativa, per questo mi son letto il tutto, ed é proprio leggendo che ho scoperto che in realtà conoscevo bene il contenuto, molto.
Tra questioni ed argomenti condivisibili, anche se magari espressi in modo generalista,ho ritrovato tutto quello contro cui mi batto da sempre, e faccio una piccola lista: la separazione tra mente e corpo, tra organico e psicologico, i laboratori differenziali,l'approccio spiritualista (vedi educazione steineriana), il pregiudizio ed anche l'intolleranza.
Qualche esempio
Fra il loro materiale mettono dei testi del prof. Terracchini sulla bio-pedagogia, la cosa mi ha stupito perché questo approccio (sviluppato nell'Università Federico II di napoli) é un riferimento anche per me, infatti il termine neuro-educazione, che io spesso uso, se ci fai caso echeggia quello di bio-pedagogia. Per cui mi son letto su questo sito tutto il suo testo, che condivido quasi interamente, nello stupore di constatare che costui, insieme ad un altro medico suo collaboratore, potesse ritrovarsi su questo sito...poi però mi accorgo che "sotto sotto, in modo meno visibile", vorrei dire come si fa in certi contratti, si specifica che tale materiale riprodotto non é validato dal loro comitato scientifico (quello del sito) e che non ha il loro consensus. Al ché uno si domanda "ma allora perché lo pubblicate"? Secondo me la risposta é una sola: semplicemente perché critica la medicalizzazione dell'educazione. Ma é una critica fatta da uno psico-farmacologo...e non é propriamente un attacco alla psico-farmacologia o alla medicina nella sua interezza.
Gli altri articoli invece, scaricabili in pdf,e validati deduco visto che in questi non c'é la dicitura sù detta, sono la solita ottocentesca pletora di antiscientificità che (sempre a mio parere si intende) affligge la nostra scuola e la filosofia di fondo dell'educazione nazionale, per questo vede insieme esponenti della destra e della sinistra...tradizionalisti ed ecologisti, con le loro propaggini in cisl-scuola e cgil scuola.
Per tutto il novecento all'Italia, segnata dall'idealismo filosofico e dallo spiritualimo, fu impedita la diffusione del metodo scientifico in educazione...motivo principlale che ha portato la nostra efficacia educativa (ricerca OCSE già citata) agli ultimi posti della graduatoria internazionale. Ora sembrerebbe che lo stesso "spirito" stia cercando di opporsi alle scoperte neuro-scientifiche per le indicazioni che offrono alla pratica ed al metodo educativo.
Le questioni che sarebbero da sollevare sono tantissime, e certo bisognerebbe scrivere chissà quale trattato. Ma trattati ne esistono già, esempio "Storia della Pedagogia Sperimentale" di DeLandersheer e "Pedagogia Sperimentale" di Laeng.
Velocemente alle altre questioni
La medicalizzazione della scuola, io non la vedo, se ci fosse sarei altrettanto preoccupato...ma un conto é dire che dei farmaci possono essere utili, altra cosa é dire che questi sostituiscono l'educazione. IO non conosco alcun medico che sostiene una cosa del genere! Nè tanto meno la sostengono le associazioni di genitori di bambini con ADHD, con le quali abbiamo ottimi rapporti e riferimenti operativi comuni.
Educazione contro biologia, anche questa é una falsa contrapposizione. SE vedo il postino e lo saluto dicendo "
buongiorno signor postino", e lui mi dice "
mi chiamo Luigi", e da quel giorno ogni volta che lo vedo dirò "
buon giorno signor Luigi", vuol dire che il mio sistema nervoso centrale,a livello biologico, ha subito una modifica di lunga durata del suo bagaglio mnemonico e del suo modo di far interagire aree differenti dell'encefalo (es. quella visiva con quella verbale).
Mentale contrapposto al fisico, questa é la più superata delle contrapposizioni, che vede la "mente" quasi fosse un'anima, che già contiene tutto ciò che serve e che sarà l'individuo. In quest'errore ci sono caduti molti cognitivisti, ma ormai l'errore non é quasi più riproposto da quando le sperimentazioni in neuro-psicologia hanno permesso di misurare le notevoli modifiche che i pensieri possono subire a seguito di incidenti biologici. Noi poi questa cosa la sappiamo, sappiamo cosa possono produrre frequenti infezioni di streptococco nei recettori della dopamina, le intolleranze alimentari e le infezioni micotiche...ed anche quali modificazioni cognitive e comportamentali possono essere indotte da eccessi di testosterone, specie a partire dall'adolescenza. Il fatto ad esempio che nello sviluppo ontogenetico di tutti i bambini, e di quelli tourettici in particolare,le aree dei gangli basali e della corteccia prefrontale maturano per ultime, deve indicare all'educazione l'opportunità in questo periodo di operare per il controllo degli impulsi e per la prevenzione dei pensieri ossessivi...questa é un attenzione educativa, ma che si basa sulla conoscenza dello sviluppo neuro-fisiologico. E se l'educazione in questo periodo, anche la migliore non dovesse bastare? Riuscite ad immaginare un bambino che ulula, urla e si percuote...come semplice diversità che la società deve accettare? IO, che pure la mia storia testimonia quanto abbia operato perché le diversità siano accettate, dico che ciò é ingiusto e che non si può delegare ad altri, nella fattispecie ad un'astratta società, il probleme dell'integraziobne. Ci sono bambini con ADHD che non urlano ma che non hanno minore sofferenza, genitori che sono stati adeguatissimi con altri figli ma che con questi perdono di efficacia tutte le loro capacità educative. Troppo comodo pensare (sotto-sotto, implicitamente) "a me non succederebbe". Io sono stanco di questa colpevolizzazione aprioristica della competenze genitoriali.
Il tormentone del Ritalin, questa molecola, il metilfenidato, aumenta le capacità attentive e per questo nei bambini essa può diminuire l'perattività indotta da deficit attentivi, la sua efficacia in questo senso é nota da circa 20 anni. Il fatto che in alcune aree del pianeta (dove la vendita dei farmaci é libera) alcuni genitori ne possano abusare nulla toglie all'efficacia di questo farmaco che, come tutti i farmaci, ha diversi rischi di effetti collaterali, tra i quali quello di una riduzione della crescita. Ma dove il ritalin é usato con correttezza sempre questa somministrazione viene accostata a pratiche di educazione speciale, la quale man mano che si rileva efficace prende progressivamente il posto del farmaco (che per questo va in estinzione). Le stesse indicazioni presentate in 24 punti come alternative al farmaco, e come frutto delle eleborazioni di questo sito, sono in realtà presenti in tutti i siti che si occupano di ADHD...
dove nessuno mai ha detto che il farmaco é l'unica strada (vedere sito dell' AIFA).
Il tormentone del prozac, anche la polemica sul prozac mi appare eccessiva. Tale farmaco della classe degli SSRI, forse il primo della sua classe, avrà anche diverse controindicazioni, nei più giovani ad esempio rischia di indurre nelle prime settimane di somministrazione momenti depressivi forti e pericolosi, ma di fatto questa classe di psicofarmaci, insieme ai triciclici, é quella che ha svuotato gli istituti psichiatrici (e gli studi) di pazienti affetti da depressione grave, che ha ridotto la cronicità e che ha permesso di condurre a molti una vita normale. Anche qui, se qualcuno ne fa un uso esclusivo certo che sbaglia e rischia di dover progressivamente alzare la dose, un uso corretto sta nell'intercalare questo a psico-terapia comportamentale, alcuni potranno poi fare a meno del farmaco altri ne avranno bisogno a lungo...ma sempre integrando approcci che lavorano sui processi mentali, sul comportamento cognitivo. Si legga in proposito di Davide Dèttore "il disturbo ossessivo Compulsivo", oppure di GiovanBattista Cassano "Liberaci dal male oscuro".
Priorità all'educazione...come non essere d'accordo, é la mia battaglia di sempre!!! Ma poi c'é educazione ed educazione, così come c'é psico-terapia e psico-terapia.
Ad esempio io guardo con sospetto a questi "esperti" che propongono laboratori musicali come metodo per uscire da tutti i mali, dall'autismo al ADHD. Io sono perché la pratiche di educazione speciale attraversino la vita reale e le classi normali, senza "laboratori a lato". Vedo con scetticismo pure le varie ippoterapie,delfinoterapie ed anche scuole steineriane...insieme a tutta la paccotiglia del newage.
Tutti gli operatori dell'educazione dovrebbero possedere competenze di educazione speciale...oggi rinforzate e migliorate dalla ricerca scientifica, e quando serve (se serve) anche sostenuta dalla psico-farmacologia. L'educazione e la pedagogia non sono torri d'avorio cieche a quanto si muove negli altri campi umani...non dovrebbe avere neppure tutti questi pregiudizi.
Sono ben altre le cose a cui il mondo dell'educazione deve guardare con sospetto, vi faccio un esempio per tutto: qualche settimana fa ho letto la diagnosi di una bambina tourettica dove, sulla base di un disegno della sua famiglia richiestole, se ne deduce che siccome il papà é più basso della mamma, i capelli della mamma invadono il corpo del papà e la mamma sta tra la bambina e il papà, e ancora più lontana la sorella...si evincerebbe da una parte l'invadenza della mamma, dall'altra l'insipenza del papà e la gelosia per la sorella più piccola. Tenete presente che questa bambina disegna continuamente e qualche settimana prima avevo vistoi altri disegni della sua famiglia nei quali le disposizioni dei personaggi erano invertite...e per fortuna che non li ho visti solo io.
Ecco, é di cose così che sogno di poter fare a meno in futuro, spesso sono professionisti così a sostenere che non ci sono bambini ADHD ma solo bambini "vivaci".
Poi é vero e l'ho scritto più volte: ADHD, Tourette e persino autismo NON SONO MALATTIE...ma risposte esterne a problematiche interne, come la tosse (direbbe Parisi).
GFM