GRAFIA

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matisse123
00martedì 10 febbraio 2009 17:23
Vorrei chiedere se la brutta grafia dipenda anche dalla disornaganizzazione neurologica; mi spiego meglio: Andrea (seconda elementare) ha una brutta grafia ed in particolare non riesce a regolare lo spazio tra una parola e l'altra(sullo stesso rigo lo spazio tra le parole è sempre diverso o è troppo o è troppo poco) , fa fatica a iniziare a scrivere sul rigo partendo dal margine(lascia sempre un pò di spazio),tende a ripassare le lettere già scritte; se lo riprendo riesce a correggersi ma spontaneamente scrive così.
Vorrei sapere se faccio bene a riprenderlo ma soprattutto vorrebbero saperlo le maestre se intervenire oppure no.
Io credo che tutto questo dipenda dal suo disordine neurologico ma ne vorrei conferma,perchè se così non fosse sarebbe il caso di correggerlo.
Grazie
Angela.Angie
00martedì 10 febbraio 2009 17:47
ti racconto l'esperienza di mio figlio: in prima e seconda elementare S. era ordinatissimo e soprattutto scriveva benissimo, le lettere erano tutte della stessa grandezza, ogni pagina aveva la sua cornicetta, sono talmente belli quei quaderni che non li ho mai buttati. Un brutto giorno all'improvviso ha incominciato a scrivere malissimo, ovvero è diventato disgrafico, credimi è successo dall'oggi al domani e da quel giorno la sua calligrafia risulta incomprensibile. Se si impegna e ci pensa riesce a scrivere ancora bene ma di getto è disgrafico. Col senno di poi abbiamo realizzato che in quello stesso periodo lui ha avuto le prime manifestazioni della sindrome. Ci è stato spiegato che lui quel giorno si è liberato dall'ossessione della bella calligrafia, del quaderno come libro stampato. Noi non abbiamo mai cercato di correggerlo e penso che se anche volessimo non ci riusciremmo. Lui osserva la sua grafia con disgusto, si rende conto che è quasi incomprensibile, ma purtroppo è cosi....
fata@@
00martedì 10 febbraio 2009 18:31
Ciao Matisse anche Giulia presenta alcune delle cose che hai detto.è sicuramente disordinata soprattutto in matematica dove a fatica organizza lo spazio sulla pagina in italiano la grafia è brutta non sempre inizia dal margine dimentica o trasforma lettere nelle parole o cambia totalmente la parola.Noi non la riprendiamo la maestra non l'ha mai segnalato come cosa su cui intervenire glirlo si può ricordare quando esagera certo è che quando fa i compiti e ha contemporaneamente i suoi tic sul quaderno tutto cambia e il bianchetto è sempre a portata di mano.
Milena 62
00mercoledì 11 febbraio 2009 10:43
Ciao Matisse anche Lorenzo è molto disgrafico,scrive malissimo, anche se devo dire che ultimamente sta migliorando. Poi siamo sempre lì dipende dalla voglia se è in buona si impegna e riesce al meglio non usa nè la gomma nè il bianchetto, ma siccome è perfezionista, tende quando sbaglia o perlomeno quando si accorge di aver scritto male di tirare su un rigo sulla parola. NOn è ordinatissimo ma io cerco di farlo lavorare da solo supervisionando da lontano anche perchè molte volte lui non vuole che mi sieda accanto. Devo dire al contrario di fata che Lorenzo è molto bravo in matematica almeno al momento. Per aiutarlo in questo io tanto non sempre visto il bel caratterino che si ritrova gli faccio riscrivere l'alfabeto ora è da un pò che non lo fa più, perchè ho notato che sta migliorando e non lo voglio stressare più di tanto visto che ha già anche durante la settimana parecchi compiti.
luce234
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:20
Ciao a tutte, anche la mia Valentina ha una brutta calligrafia ed e' molto disordinata ... parlando con le maestre che hanno molti anni di esperienza mi spiegavano che secondo loro e'tutto molto legato ai problemi neurologici di Vale.La riprendo solo quando il disordine e la brutta scrittura diventano eclatanti, ma il quadro e' piu' o meno quello di Matisse...
Aemme@
00mercoledì 11 febbraio 2009 19:43
confermo tutto
a volte neanche claudio riesce a leggere quello che scrive. I suoi quaderni sono una vera tragedia,non certo da mostrare, è sempre stato un pò disordinato, sin dalla prima elementere, adesso però, in quarta, è molto peggiorato. Guardando i suoi quaderni dell'inizio della terza erano leggibili, adesso no. [SM=g7531]
Diciamo che non è il più grave dei problemi, ma quando andrà alla scuola media? Bah vedremo ...
Gianfranco Morciano
00giovedì 12 febbraio 2009 11:42
Re:
matisse123, 10/02/2009 17.23:

Vorrei chiedere se la brutta grafia dipenda anche dalla disornaganizzazione neurologica; mi spiego meglio: Andrea (seconda elementare) ha una brutta grafia ed in particolare non riesce a regolare lo spazio tra una parola e l'altra(sullo stesso rigo lo spazio tra le parole è sempre diverso o è troppo o è troppo poco) , fa fatica a iniziare a scrivere sul rigo partendo dal margine(lascia sempre un pò di spazio),tende a ripassare le lettere già scritte; se lo riprendo riesce a correggersi ma spontaneamente scrive così.
Vorrei sapere se faccio bene a riprenderlo ma soprattutto vorrebbero saperlo le maestre se intervenire oppure no.
Io credo che tutto questo dipenda dal suo disordine neurologico ma ne vorrei conferma,perchè se così non fosse sarebbe il caso di correggerlo.
Grazie



Grazie Matisse,
é questo un tema centrale negli studi sull'organizzazione neurologica, e non solo per quanto riguarda la funzione grafica in sè ma anche per il rapporto esistente tra questa e gli stati d'ansia, tra questa e la capacità neurologica di razionalizzare gli effetti delle emozioni, ad esempio le ossessioni.
Scrivere é molto di più che scrivere e per la nostra specie la comparsa della scrittura rappresenta un salto evolutivo notevole (circa 7000 anni fa), così come in precedenza lo era stato il disegnare (circa 25.000 anni fa) ed il parlare (comparsa circa 250.000 annmi fa). Prima di questi passaggi, che hanno tutti lasciato una traccia genetica nell'organizzazione e nello sviluppo dell'encefalo, vi erano solo vocalizzi e movimenti, gestualità. Gli ultimi stadi evolutivi, proprio perché sono gli ultimi, sono più fragili e più facilmente "perdibili e deformabili" se lo sviluppo individuale viene disturbato, nel suo processo di organizzazione, tra la vita intrauterina e (più o meno) l'adolescenza.

Sarebbe però un errore credere che una disgrafia debba essere corretta, nella TS, solo nella funzione motoria o grafica, per farlo bisogna partire da processi di organizzazione precedenti a quelli della motricità della mano. Con gli esercizi neuro-educativi sugli schemi motori (vari riflessi, striscio, gattonamento incrociato, etc.), che servono a riorganizzare gli schemi e conseguentemente ad abbassare la tensione generale, spesso l'effetto indiretto é un miglioramento della grafia...segno che gli esercizi stanno funzionando. Spesso migliora anche la dizione delle parole, oltre che la dominanza.
Quello che non sono riuscito a far capire in questi due anni é che le emozioni sono fatte di molecole chimiche e che queste molecole (per tipo, qualità, quantità e processi) sono il prodotto dell'organizzazione neutrlogica e del movimento generale. Se anche io intervengo rimodulando queste molecole con altre molecole (farmaci, magnesio, ferro o alimenti immessi o tolti) non ho che operato sull'effetto finale della disorganizzazione di base. Per questo ringrazio Matisse di aver portato questa discussione.

Nel convegno che abbiamo fatto sull'organizzazione neurologica, presente Manolo Rodriguez, a cui qualche genitore di AST ha partecipato abbiamo affrontato proprio questi temi, e non per niente avevano partecipato operatotori e genitori di ADI (Associazione Dislessia.dissgrafia Italia).

SE digitate su di un motore di ricerca le parole "la fabbrica della scrittura" troverete dei lavori sul tema fatti nelle scuole con alcuni dei membri del nostro comitato scientifico.

GFM





matisse123
00giovedì 12 febbraio 2009 12:51
Grazie a tutti di avermi risposto.
Ci ho pensato molto prima di fare questa domanda,mi sembrava davvero di mancare di rispetto a tutti i genitori che vivono situazioni molto più complesse della mia, ma quando le maestre di andrea mi hanno chiesto se dovevano correggerlo mi sono presa di coraggio ed ho fatto la mia domanda.
Era come pensavo il problema calligrafico è dovuto al suo disordine.


Andrea sta lavorando sul suo sistema neurologico seguendo le indicazioni che lei (dottor Morciano) ci ha dato.Fa i suoi esercizi quasi ogni giorno, con grande fatica sia sua che nostra e contemporaneamente prende le sue tisane;nel complesso ci sembra che stia meglio.
Non l'abbiamo più chiamata non perchè non abbiamo creduto in quello che lei ci ha spiegato,anzi tutt'altro, ma semplicemente perchè non abbiamo voluto approfittare della sua disponibilità (in un momento in cui andrea sta relativamente bene) e ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile essere presente sempre e ovunque.
Appreziamo quello che fa per noi genitori sia all'interno del forum sia privatamente.
cercherò "la fabbrica della scrittura" vediamo un pò se rieso a trovare delle indicazioni ,poi magari la chiamo.
matisse123
00sabato 14 febbraio 2009 17:18
dottor Morciano abbiamo provato a cercare"la fabbrica della scrittura" ma non siamo riusciti a trovare nulla.
Riesce a darci qualche altra indicazione per trovare il lavoro che avete fatto nelle scuole.
Grazie
chiaragrossi
00sabato 14 febbraio 2009 23:24
Gianfranco voleva dire " La fabbrica della lettura", su internet c'è molto poco. In privato ti invio l'indirizzo di un centro, ti anticipo già che i costi sono molto elevati.
Gianfranco Morciano
00domenica 15 febbraio 2009 09:30


Comunque,
tutto l'approccio detto dell'organizzazione neurologica, che trova le sue basi in Lurija (ed anche Pavlov), é stato sviluppato da Carl Delacato (americano di origine italiana) il quale é considerato il fondatore dell'approccio.
Parisi e Buonomo, membri del nostro comitato scientifico, sono stati suoi allievi.
Alla tavola rotonda dello scorso anno organizzata da AST era presente David Delacato il figlio, che continua nell'opera di suo padre. David circa ogni 4-5 mesi viene a Segrate 9 insieme agli altri.

Lo preciso perché non sempre i soci sono edotti dei riferimenti scientifici e del livello del nostro Comitato, questa associazione é nata così...con questi rapporti e con queste competenze.

IL Centro studi Carl Delacato Italia sta ad esempio studiando col sottoscritto una conferenza rivolta ai Pediatri italiani proprio per comunicare le basi e gli atti educativi di una buona educazione capace di favorire una buona organizzazione neurologica e così prevenire diverse manifestazioni sindromiche, innanzitutto quelle ticcose. Ci vorrà qualche mese.

GFM

PS preciso che il gruppo del Comitato Scientifico, al quale si é unita recentemente la prof. Chiara Fastame, non ha comunque un unico metodo di riferimento, ma certo diversi metodi compatibili, tutti legati alla regola dell'evidenza scientifica (postulata dal nostro Statuto). I vincoli possono sembrare un po' ristretti, ma formalmente chi é fuori dallo statuto é fuopri da AST....ma ovviamente noi cerchiamo di non essere rigidi e di dare tempo a tutti di accostarsi ad una logica che in Italia, culturalmente, non é che vada per la maggiore. Questa é la terra degli oroscopi, dei maghi e delle terapie "filosofiche". Ce ne rendiamo conto.






Gianfranco Morciano
00domenica 15 febbraio 2009 09:35

Allego questo link al nostro sito

www.sindromeditourette.it/archives/357#more-357

...anche per ricordare e dire che in questi due anni di AST sui contenuti scientifici s'é lavorato sodo e che cercando si può scoprire che diverse informazioni erano già state date.
Meno bene ci é venuta l'organizzazione...non neurologica ma istituzionale ed abbiamo sottovalutato come questa sia fondamentale per prevenire distorsioni e fenomeni "molto umani" legati alla cosidette "dinamiche di gruppo" (leaderismo, attacchi e fughe, alleanze contro, etc.), nonché incongruenze nella distribuzione dei compiti e nella definizione dei ruoli.

Ora stiamo mettendo mano a tutto questo perché la nostra opera continui.

GFM





DeerBear
00sabato 16 maggio 2009 19:52
Re:
Angela.Angie, 10/02/2009 17.47:

ti racconto l'esperienza di mio figlio: in prima e seconda elementare S. era ordinatissimo e soprattutto scriveva benissimo, le lettere erano tutte della stessa grandezza, ogni pagina aveva la sua cornicetta, sono talmente belli quei quaderni che non li ho mai buttati. Un brutto giorno all'improvviso ha incominciato a scrivere malissimo, ovvero è diventato disgrafico, credimi è successo dall'oggi al domani e da quel giorno la sua calligrafia risulta incomprensibile. Se si impegna e ci pensa riesce a scrivere ancora bene ma di getto è disgrafico. Col senno di poi abbiamo realizzato che in quello stesso periodo lui ha avuto le prime manifestazioni della sindrome. Ci è stato spiegato che lui quel giorno si è liberato dall'ossessione della bella calligrafia, del quaderno come libro stampato. Noi non abbiamo mai cercato di correggerlo e penso che se anche volessimo non ci riusciremmo. Lui osserva la sua grafia con disgusto, si rende conto che è quasi incomprensibile, ma purtroppo è cosi....



Stessa identica esperienza :-)

Prima elementare, riuscivo a tenere il rigo e seguire la maestra, poi... puff!
Da un giorno all'altro.

Andrea

Gianfranco Morciano
00sabato 16 maggio 2009 20:06
Infatti,
imparare a scrivere non é solo usare la mano e fare bella grafia, ma mettere in moto tante areee e tanti prerequisiti che hanno a che fare con tutto lo schema corporeo. Se questo é mal messo si può anche apprendere una bella scrittura, ma così come viene se ne va (ad esempio quando la richiesta é di scrivere più veloci).

Scrivere é difficile per chi é mal organizzato, o non organizzato per la scrittura, per questo taluni trasformano la difficoltà in una lunga correzione ossessiva, accade ai tourettici in questa come in tante altre cose.

E' qui che si comprende la differenza tra apprendere ed essere addestrati, l'apprendimento é un processo integrativo generale il quale assimila tanti schemi e competenze precedenti. Si può imparare a scrivere ed anche a deambulare anche se, ad esempio, non si é gattonato, strisciato, se si sono saltati alcuni schemi riflessi di base o se non sono stati chiusi, ma che scrittura e che deambulazione sono?

GFM



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