CONSIGLI AGLI INSEGNANTI DI SCUOLA ELEMENTARE

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Gianfranco Morciano
00sabato 16 maggio 2009 09:31
nell'ultimo mese di scuola
COSE DA NON FARE
In questo periodo tre tentazioni rischiano di essere particolamente dannose per i bambini con TS ma anche per tutti gli altri:
1- quella di cercare di infilare nella testa dei bambini tutte quelle nozioni per le quali non avete trovato prima il tempo
2- quella di usare questo tempo per sottoporre i bambini ad un ciclo di "verifiche" senza fine
3- quella di "definire la situazione" ,specie in campo disciplinare, proprio con quei bambini che meno degli altri hanno mostrato di apprezzare ferree regole disciplinari, rituali gruppali e magari la vostra stessa autorità.
Al punto uno: la scuola elementare é già diventata troppo nozionistica ed anche questi nuovi contenuti sarebbero incamerati come puro processo mnmonico privo di concettualizzazione. Essi si perderanno nel giro di pochi giorni. Quindi lasciate perdere.
Al punto due: é una distorta concezione dei processi di apprendimento che fa credere che alla fine di un percorso debbano essere fatte tutte queste verifiche sotto forma di "prove e quiz", poi se un bambino sa o non, si é impegmato o meno lo sapete già e non avete bisogno di certificarlo. Inoltre uno stress prolungato per un mese, che costringe i bambini tutti i giorni a prepararsi a casa (quando sarebbe il tempo di star fuori e di giocare) falserebbe la validità delle prove perché abbassa gradualmente la capacità di concentrazione.
Al punto tre: un bambino che sfugge alle regole, perché iperattivo oppure oppositivo, fa così perché esprime una differenza che più che essere educativa é di orgine neurologica. Egli avrà già fatto tanta fatica a reggere fino ad ora e non aspetta altro che la fine della scuola, col tempo e con gli anni imparerà a gestire le sue insofferenze, ma se voi forzate ora egli prenderà sempre più in odio la scuola e le regole, e mai imparerà ad adeguavisi. Rinunciate a prendervi le vostre soddisfazioni o vendette pertanto.
Su tutti e tre i punti: evitate lo stress ai bambini, é un impedimento all'apprendimento e fa male alla salute.
Rilassatevi piuttosto, e piantatela con quei cazzo di compiti estivi che sembrano studiati apposta per rovinare sadicamente un periodo di riposo! Limitatevi all'essenziale...ah e facciamola finita con tutte quelle "recite di fine anno" che altro non sono che uno spettacolo per l'ego degli insegnanti! SE proprio volete festeggiare fatelo, i bambini ne saranno contenti (purché la confusioine non sia eccessiva, che anche quella fa male) e per una volta, se proprio ci tenete...provate a recitare voi qualcosa, i vostri allievi potranno così vedervi meno lontane/i ed in una veste più umana.

COSE DA FARE
Siamo alla fine dell'anno, cercate di lasciare un buon ricordo della scuola in modo che i vostri alunni anziché passare l'estate a contare preoccupati i giorni che mancano al rientro, possano averne anche una certa nostalgia.
Per questo allentate le sessioni di apprendimento frontale, lasciate perdere le verifiche tradizionali e fate più esperimenti, magari fuori all'aperto...dove in questo momento ci sono tante cose da osservare. Studiate dei giochi di gruppo che aiutano i bambini a socializzare e proponeteli ai bambini, poi lasciate che i bambuini organizzino dei giochi da sè, senza l'interferenza dell'adulto (hanno già passato un anno in cui a loro é stato prescritto quasi tutto. Ci sono in libreria ottimi testi sui giochi di gruppo, possono servire ad unire un gruppo e a limare le rivalità, questo aiuterà a conservare un buon ricordo della scuola, favorevole al rientro.
Un consiglio forte é quello di organizzare delle ricerche a tema (magari spingendo i bambini a scegliere gli argomenti), divisi in gruppi di lavoro nei quali a turno i bambini assumono un ruolo di tutor...ci sono ottimi testi come "guida alla didattica cooperativa" della Edizioni Erickson per impostare queste sessioni, che sono divertente e impegnative nello stesso tempo e lasciano molti più apprendimenti di qualque altra cosa voi possiate fare in questo periodo dell'anno.

Ah, quella cosa che il ministero si aspetta da voi la conclusione dei contenuti dei programmi minesteriali é una falsità e lo sapete bene perché ve l'hanno detto mille volte, si tratta di solo di argomenti orientativi, quindi non andate a raccontarla ai genitori per piacere. Spesso si sparano una infinità di nozioni e per lo più inutili, solo per strutturare il tempo in lezioni frontali e verifiche, una infinità di stressanti verifiche (che spesso travalicano la lezioni) che servono solo a far passare la giornata.

So bene che non tutti gli insegnanti fanno gli errori detti, ma molti sì e quindi faccio il mio appello.
Fatelo girare, affiggetelo davanti alle scuole, che arrivi insomma.

GFM



GiglioDellaTorretta
00sabato 16 maggio 2009 09:44
reimmedesimandomi nel bambino che sono stato, sono certo che sarei stato molto meglio se i miei insegnanti avessero seguito queste indicazioni
marmotta@
00sabato 16 maggio 2009 09:54
Re: nell'ultimo mese di scuola
appoggio in pieno.
Soprattutto quella questione dei compiti per le vacanze o compiti estivi. E' una contraddizione in termini. Le vacanze sono VACANZE, ossia periodo di spensieratezza, rilassamento e tali devono essere. I compiti per l'estate sono un modo per introdurre i bambini a quel ritmo incalzante e senza sosta che noi adulti conosciamo bene e dal quale cerchiamo invano di uscir fuori. Invece è importantissimo insegnare ai ragazzini che c'è un tempo per tutto: un tempo per il gioco, un tempo per il dovere, un tempo per la famiglia, un tempo per gli amici, un tempo per correre e uno per pensare.

Ho sempre PROIBITO ai miei figli di fare i compiti delle vacanze. E diaciamo che loro eran d'accordo! [SM=g7576]

Anche le recite di fine anno sono una picocla tortura a cui vengono sottoposti genitori, insegnanti e bambini.
E' impressionante vedere come ci costruiamo le trappole da noi stessi. Sono sicura che anche gli insegnanti non si divertono molto ad inventarsi le recite di fine anno. Sono quelle cose che si sentono costretti a fare.
Anche per i bambini non sempre è un piacere. Forse per qualcuno un po' più spavaldo e spiritoso può essere un'esperienza "esaltante" ma per gli altri? Mia figlia Claudia durante una recita è stata ferma sul palcoscienico con aria di sfida, senza fare nulla[SM=g7556]. Mettendo in difficoltà tutti, compreso il povero bambino che era stato assegnato a lei per il balletto a due.
In quella occasione abbiamo sbagliato sia noi genitori sia l'insegnante, avremmo dovuto capire prima!

Un messaggio agli insegnanti lo manderei anch'io. E' in sintonia con quello di GF:
amate il vostro lavoro e fatelo con amore e libertà.



chiaragrossi
00sabato 16 maggio 2009 19:34
mea culpa mea culpa mea culpa


Tanti anni fa avevo 25-27 anni e insegnavo nelle scuola medie dell'obbligo e partecipai convinto alle battaglie politiche e sindacali per ottenere la scuola a tempo pieno. Si diceva che sarebbe servita per ottenere l'uguiglianza di opportunità in quanto dentro la scuola e indipendentemente dai livelli culturali dei genitori tutto si sarebbe compiuto: studio, esercitazioni e compiti. Alternando il tutto con materie più piacevoli che nella scuola dell'obbligo avrebbero dovuto avere più spazio.

Ora a distanza di tanti anni mi guardo intorno e cosa vedo? Vedo un aumento di nozionismo inutile, un accanimento didattico che poco o nessuno spazio lascia ai processi di apprendimento individuale, i compiti pomeridiani che la mia generazione faceva prima della TV dei ragazzi (entro le 17) e prima di uscire in cortile, han preso spazio e sono tracimati in ogni dove...pomeriggio e sera, tutti i week end e le vacanze.
Tanto stress che proprio i bambini con TS o con iperattività son quelli che pagano il prezzo più alto.

Mi piace quella cosa del "proibire i compiti" che hai fatto, la condivido molto, alla fine quello é il tempo degli affetti e della famiglia ed é giusto che l'ultima parola sia del genitore.


Fosse per me tornerei al tempo parziale generalizzato, il tempo pieno é servito a dare risposte solo alla disoccupazione intellettuale...per permettere a tanti frustrati di trovare comunque un lavoro. Almeno prima l'insegnamemnto era più probabile che fosse un compito sociale alto, e non a caso socialmente stimato. Ora...

GFM

chiaragrossi
00sabato 16 maggio 2009 19:49
naturalmente è un abusivo! si può fare qualcosa Giglio?!
Angela.Angie
00domenica 17 maggio 2009 17:31
leggendo il tuo post non posso che tornare indietro a qualche anno fa, quando mio figlio faceva la scuola elementare. Che tormento, sono stati per lui e per noi anni molto duri, in fondo la tourette a mio figlio l'ha scatenata proprio la scuola. Ha iniziato alla fine della seconda elementare. Ieri mi nominava le maestre, in mezzo a delle compulsioni tirava fuori il nome della maestra di italiano, serba per lei un odio profondo. Quest'anno vive una situazione ideale a scuola, nonostante tutto in quest'ultimo periodo è notevolmente peggiorato, l'ansia per l'esame di terza media lo sta tormentando. Per sorridere: ieri ha voluto comprare una camicia elegante, azzurra, da prima comunione, da mettere il giorno dell'esame, questo la dice lunga sulla sua preoccupazione per quel momento. Quante cose potrei dire contro quelle stronze di maestre ma è meglio che non dico niente, mi appello invece ai genitori: non ascoltate le maestre, seguite il vostro buon senso, voi lo capite quando è il momento di dire basta, non è il voto che conta. Sarebbe stato meglio avere un figlio con tutti sei e senza tourette, invece per la mia testardaggine mi ritrovo un figlio che fino in quinta era tra i migliori e ora invece è fortemente compromesso dai lati peggiori della tourette, è un'anima in pena in cerca di sicurezze, di conferme, di aiuto... pur avendo un'intelligenza straordinaria e capacità che pochi hanno.
Gianfranco Morciano
00domenica 17 maggio 2009 23:03


appunto....

luce234
00martedì 19 maggio 2009 09:59
concordo in tutto e per tutto .... nel messaggio iniziale di Gianfranco vedo la sofferenza di Valentina in questi giorni ... hanno veramente rotto le palle, tutta una verifica e Valentina che ormai odia la scuola.Sono preoccupata per l'anno prossimo, ci aspettano le medie....
Gianfranco Morciano
00mercoledì 20 maggio 2009 13:41

Sottraeteli a questo inutile stress, a questa follia!! Teneveteli a casa, che stiano con i nonni, con un vicino, non importa chi, ma non mandateli lì!

Luce non devi essere preoccupata per l'anno prossimo e soprattutto dì alla dolce Valentina che le medie non sono affatto lo spauracchio che le hanno detto.
Sì perché un altro falso che passa la scuola ai nostri bambini é che quanto più si procede tanto più la scuola diventa difficile...che a loro arriva come una semplificazione , nel senso di più studio, più compiti, più prove, più rischio...più paura.
Non é così, ogni grado di scuola dovrebbe proporre solo quanto é alla portata dell'età di sviluppo degli alunni, in questo senso persino un corso universitario potrebbe risultare molto più facile per la stessa persona che non le scuole elementari.

Nella scuola italiana sono specialisti soprattutto a demotivare allo studio e all'amore per la conoscenza, fin dalle scuole elementari.

GFM

Milena 62
00mercoledì 20 maggio 2009 13:56
Il mio non vuole essere un appunto agli insegnanti, ma cosa si può dire della gita di fine anno, dove Lorenzo settimana prossima dopo mille tira e molla ha deciso di partecipare (anche se ancora non è convinto), in quanto o va alla gita o rimane a scuola solo con l'insegnante. Io sono preoccupata al momento della partenza che avverrà alle 7.30 e rientrerà alle 18.30 come reagirà si farà prendere dalle solite crisi e che conseguenze ci potrebbero essere l'anno prossimo al rientro. Non lo vedo ancora pronto per affrontare una lontananza così lunga. Speriamo in bene.



luce234
00mercoledì 20 maggio 2009 15:14
...lascialo andare, milena, potrebbe servirgli per acquisire una maggiore sicurezza in se' stesso...
Milena 62
00mercoledì 20 maggio 2009 17:17
Grazie, si lo lascio andare se per questo, la cosa che mi dispiacerebbe è se nel caso non dovesse riuscire a salire sul pulman, rimarebbe solo lui a scuola con l'insegnante e non vorrei che la vivesse come una punizione.

figlisepciali
00mercoledì 20 maggio 2009 23:26
Se il problema è lo stress che la scuola scatena, ritirateli subito dalla scuola che frequentano e mandateli in una scuola steineriana. Ce ne sono un po' in giro. Lì non vengono dati voti, nè pagelle, non esiste il confronto fra i bambini, si impara a leggere a 8 anni, ma incredibilmente alla fine dell'ottava (=terza media) il rendimento dei ragazzi alle superiori è mediamente simile a quello di coloro che hanno frequentato la scuola statale. Questo perchè alla fine viene loro risparmiata solo una serie di nozioni che entrano da un orecchio ed escono immediatamente dall'altro, che alle superiori di fatto non servono.
Quindi se non siete troppo contrari all'omeopatia e alle varie medicine alternative, se non vi infastidisce il fatto che gli insegnanti tentino di convincere costantemente i vostri bambini dell'esistenza di una quantità di entità soprannaturali che vanno dai folletti agli angeli, da dio alle influenze degli astri, se non vi spaventa trovare genitori così strenuamente convinti dell'alimentazione vegetariana da non dare mai carne ai propri figli per tutta la loro vita fin dalla nascita, se non vi fa impressione pagare 3900 euro all'anno e dover fare anche le pulizie della scuola, iscriveteli senz'altro lì: probabilmente saranno felici.
m00n296
00giovedì 21 maggio 2009 09:46
Io a volte cerco di evitare di esprimere mie opinioni su questi argomenti, perchè non ho figlio, e perchè comunque per via certi modi di pensare, che sono in contrasto con il mio, rischio di tenere degli atteggiamenti un pò oppositivi, che non sempre sono graditi.
Io ho un esempio sotto gli occhi: mia sorella.
Non ha la ST, ora ha 21 anni, ed è una bellissima ragazza, (bellissima nel senso che i ragazzi si girano mentre cammina);
non è riuscita a frequentare le scuole, se non privatamente con esami di ammissione a fine anno, perchè ha delle fobie nel stare in mezzo alla gente, e non tollera in alcun modo il confronto, , quindi non poteva tollerare di essere messa in discussione o cose banali come le interrogazioni o essere chiamata in pubblico.
Ha finito le superiori e si è diplomata come "dirigente di comunità", ma ci è arrivata studiando da privatista in totale solitudine, è cresciuta senza ne amici ne amiche, e in vita sua non ha fatto nessuna esperienza e vive sotto una campana di vetro come se fosse una bambina di 10 anni.
Adesso che ha finito le superiori, fa un lavoretto di 1 ora al giorno, e non ne vuole sapere di fare altro, per via delle sue fobie di stare a contatto con le persone e non voler aver confronti.
Purtroppo per via di questo stile di vita ha la depressione, crisi di pianto, crisi d' ansia, e sopratutto è sola non ha nessun amico/amica, (addirittua li evita) con mio padre che ha 60 anni in pensione, e sua madre casalinga che non sanno che futuro avrà mia sorella.
Mio padre mi ha detto che un domani dovrò pensare a mia sorella.... Proprio io il tourettico irrecuperabile per eccellenza :-)
Ironicamente e anche un pò per egocentrismo penso che proprio il figlio più "sfigato", che ha subito una separazione, tanti dolori "veri", e ha la TS, è quello che alla fine deve occuparsi di tutto :-)

Qualcosa ho pensato.... c'è un mio carissimo amico (che probabilmente mi legge) che lavora nel campo del sociale, e mia sorella è diplomata proprio in suo campo.
sarebbe bello che potesse fare qualche esperienza anche come volontariato ovviamente, sia per imparare un lavoro, ma sopratutto per essere un pò meno sola e imparare a stare
con le persone...... E' un idea... poi lascio la parola a chi di dovere..... Però vorrei che chi mi legge non la prendesse come un obbligo.


Morale della storia, ma non è meglio che i vostri figli siano iperattivi, abbiano dei confronti ed imparino a gestirli, che arrivare grandi senza sapere come gestire la vita o essere persone isolate???

Saluti a tutti.

M00n296

marmotta@
00giovedì 21 maggio 2009 14:12
Re:
m00n296, 21/05/2009 9.46:

Io a volte cerco di evitare di esprimere mie opinioni su questi argomenti, perchè non ho figlio, e perchè comunque per via certi modi di pensare, che sono in contrasto con il mio, rischio di tenere degli atteggiamenti un pò oppositivi, che non sempre sono graditi.




Anch'io mi limito un po'. Anche perchè si tratta di un argomento delicato perchè riguarda situazioni in cui il desiderio genitoriale di preservare il proprio figlio da situazioni difficili, amare, dolorose, si confronta con il desiderio di renderlo autonomo, di farlo crescere, di fargli fare esperienze, anche negative, ma che lo aiutano a formarsi e a sapere affrontare la vita da solo.
E' una lotta continua interiore che credo tutti i genitori vivano quotidianamente e in cui si è sempre preoccupati di avere fatto la scelta sbagliata.

Bisogna rassegnarsi. Come dico ai miei figli: qualunque cosa accada, è sempre colpa della mamma.

Poi c'è la questione scuola e rapporto con gli insegnanti. Anche li, da insegnante e madre quale sono, vorrei dire tante cose ma l'argomento è ancora una volta molto delicato: ho incontrato insegnanti incapaci di comprendere, di accettare un dialogo con chi la pensa in modo diverso da loro.
La scuola che conosco io non sa valorizzare e appagare chi ha voglia di sapere, premia i fannulloni, non riesce a comprendere la sofferenza (sono tutte e tre esperienze vissute all'interno della mia famiglia)

In generale non posso dire di essere contenta del rapporto che ho avuto con gli insegnanti delle mie figlie, tranne che per qualche raro caso.
Ma da docente vi assicuro che non posso non provare un sentimento di solidarietà verso gli insegnanti di qualsiasi ordine e grado. Non so quanto grande sia la loro possibilità di effettuare scelte autonome e poi di attuarle. Certe volte mi pare che siano proprio loro le prime vittime perche operano in un paese in cui nessun ufficio pubblico, la scuola per prima, è adeguato per svolgere bene il suo compito.



Milena 62
00giovedì 21 maggio 2009 14:25
Avete ragione, infatti sono io che sono preoccupata, anche per le insegnanti che hanno fatto e stanno facendo un bel lavoro con Lorenzo.
Lui mercoledì andrà in gita è stato nominato fotografo della gita, speriamo in bene, spero che passato il primo impatto del distacco riesca a godersi il giorno divertendosi.

marmotta@
00giovedì 21 maggio 2009 15:17
tifiamo per lui!
[SM=g8149]

Gianfranco Morciano
00venerdì 22 maggio 2009 09:21


Quoto quasi tutto marmotta, in effetti non é logico pensare che nella scuola arrivi il peggio dell'umanità. Diventano così (fatte salve meravigliose eccezioni).

C'é il problema della formazione: si confondono i contenuti con i processi, nel senso che la maggior parte degli insegnanti conosce bene i contenuti ma poco sanno dei processi cognitivi che devono accompagnare l'apprendimento di quei contenuti. Lo dico da professionista: in Italia la maggior parte degli insegnanti non ha competenze pedagogiche e questo dipende dai requisiti che si chiedono loro per insegnare. IL corpo docenti, parlo delle elementari, é per lo più ancora quello degli istituti magistrali quando si é troppo giovani per appassionarsi ed impegnarsi a fondo in questioni pedagogiche, speriamo sull'arrivo dei laureati in scienze della formazione. Allo stato per troppi insegnanti della scuola primaria insegnare é far acquisire una certa quantità di nozioni, e come nell'800 insegnare (tutti) i contenuti dei programmi ministeriali(che come detto é una cazzata).

Poi c'é il problema della competizione, che tutti gli studi psico-pedagogici dimostrano che oltre una certa misura contrasta con i processi di apprendimento e distorce le motivazioni per le quali un bambino "naturalmente" é portato ad apprendere, ad amare la scoperta e la ricerca. Vero che molti insegnanti inducono la competizione (con i compagni), ma che dire dei genitori? IO ad esempio ho cercato di intervenire nella scuola di mio figlio...ma apriti cielo, a parte la mamma di un bambino con qualche problema di ADHD, i genitori che hanno risposto me li sono trovati contro. La vita é competizione no? Qundi bisogna competere, primeggiare, soffrire.
Forse alla fine la scuola e gli insegnanti non sono che un frattale della nostra società, un agenzia ideologica che prescrive i comportamenti sociali generali.

Sul piano educativo é una follia, e non c'é solo l'esperienza della scuola steineriana a dimostrarlo, ma sul piano sociale allargato forse i soldatini sono più utili degli scienziati.


GFM





Gianfranco Morciano
00venerdì 22 maggio 2009 11:11
Re:
figlisepciali, 20/05/2009 23.26:

Se il problema è lo stress che la scuola scatena, ritirateli subito dalla scuola che frequentano e mandateli in una scuola steineriana. Ce ne sono un po' in giro. Lì non vengono dati voti, nè pagelle, non esiste il confronto fra i bambini, si impara a leggere a 8 anni, ma incredibilmente alla fine dell'ottava (=terza media) il rendimento dei ragazzi alle superiori è mediamente simile a quello di coloro che hanno frequentato la scuola statale. Questo perchè alla fine viene loro risparmiata solo una serie di nozioni che entrano da un orecchio ed escono immediatamente dall'altro, che alle superiori di fatto non servono.
Quindi se non siete troppo contrari all'omeopatia e alle varie medicine alternative, se non vi infastidisce il fatto che gli insegnanti tentino di convincere costantemente i vostri bambini dell'esistenza di una quantità di entità soprannaturali che vanno dai folletti agli angeli, da dio alle influenze degli astri, se non vi spaventa trovare genitori così strenuamente convinti dell'alimentazione vegetariana da non dare mai carne ai propri figli per tutta la loro vita fin dalla nascita, se non vi fa impressione pagare 3900 euro all'anno e dover fare anche le pulizie della scuola, iscriveteli senz'altro lì: probabilmente saranno felici.



In questo post il primo periodo fa davvero pensare in termini neuro-pedagogici: alla fine sono solo gli apprendimenti assimilabili dalla maturazione del sistema nervoso quelli che servono nella vita e che vengono ritenuti. Nell'età infantile gran parte del processo cognitivo é volto a mettere ordine e a creare categorie generali, se in questa fase si propone ai bambini un eccesso di stimoli é proprio questo processo di costruzione della struttura cognitiva che viene impedito. Nel merito c'é anche una ricerca OCSE (che credo di aver già citato in passato) che rivela come nel sistema di istruzione italiano vi sia un rapporto diretto tra eccesso di nozioni nella scuola dell'obbligo e la caduta dell'impegno negli studi successivi, specie universitari (dove tanti studenti arrivano logorati). Il tasso di abbandono scolastico italiano tra le medie superiori e l'università é davvero spaventoso.

Il secondo periodo del tuo post Marcella sembra invece rilevare la tua attuale fatica a reggere ancora questa propensione ideologica della scuola steineriana ad indurre nei bambini visioni mistiche e irrazionali. Che tra l'altro possono contribuire all'innnesto di meccanismi ossessivi nei bambini TS (dalele ossessioni mistiche a quelle sataniche si potrebbe fare un elenco lunghissimo di ossessioni socialmente indotte).
I nostri bambini hanno tanto bisogno di esercitare il pensiero razionale, il che non vuol dire per forza contrastare la fede o le fedi, ma solo accompagnare quello che é il normale sviluppo dei processi mentali nel bambino, che é ontogenetico su base epigenetica.


GFM




Angela.Angie
00sabato 23 maggio 2009 16:57
per la mia esperienza con mio figlio, dico che i bambini con TS hanno bisogno di concretezza, solo cose che si vedono e si toccano, cose che la ragione deve poter spiegare. L'irrazionale, il mistico, le forze superiori, dio, satana sono cose che loro non riescono a materializzare e non fanno altro che scatenare ossessioni, paure, ansia, tic. Mio figlio è fortemente ossessionato dal contrasto tra dio e satana, si sente controllato e prigioneiro di queste forze "superiori" e irrazionali al punto da stare veramente tanto male. Lui non può neanche entrare in una chiesa, i pensieri che gli scatena il solo entrarci gli fa venire attacchi di panico. Noi siamo una famiglia semplice, abbiamo sempre frequentato la chiesa per tradizione, mio figlio ha fatto religione alla scuola elementare e poi alle medie abbiamo dovuto interrompere, ha frequentato il catechismo e gli scout cattolici. Noi non sapevamo che S. aveva la tourette e non manifestava particolari problemi all'epoca, le ossessioni si sono scatenate dopo. Col senno di poi.....
marmotta@
00sabato 23 maggio 2009 21:24
da cattolica, credente, praticante, ecc...
posso dirti che spesso questo tipo di problemi nascono anche perchè viene data una visione sbagliata dei contenuti della nostra fede e mi fermo qui. Se vuoi ne possiamo parlare altrove.

un abbraccio

Milena 62
00mercoledì 27 maggio 2009 09:21
Ciao, Lorenzo è partito per la gita, se avessi scommesso avrei perso sicuramente. Mi ha spiazzato nuovamente. E' stato il primo a salire sul pulman. Un grazie lo rivolgo a tutti ed in particolar modo alle sue insegnanti che con un piccolo stratagemma sono riuscite a farlo sentire sicuro. E' stato nominato il fotografo ufficiale della gita.
Forse per alcuni che non conoscono Lorenzo, possono pensare che sia normale per un bambino che vada in gita tranquillamente,ma non è così.
A presto.


Gianfranco Morciano
00mercoledì 27 maggio 2009 16:04
....non starai sottovalutando il lavoro della nostra psicologa Ambra!?
L'ultima vota che é andato a scuola con lei é filato tutto liscio liscio, ed ha voluto entrare in classe da solo e subito all'inizio della lezione...a farsi ligio ligio la sua verifica.
Non ti sembra anormale questa nomalità? [SM=g7566]

Regola generale é gradualità e determinazione, reggere lo scontro quando c'é e rimanere coerenti nel tempo. I risultati arrivano quasi sicuramente, mai all'improvviso ma solo dopo percorso.





Milena 62
00giovedì 28 maggio 2009 10:35
Scusami Gianfranco, non era mia intenzione sottovalutare Ambra, non mi sembrava giusto in questa sede nominarla. Sappiamo benissimo il lavoro che sta facendo Ambra e piano piano i frutti stanno dando esito positivo e grazie a lei. Tanto per rimanere in tema, Ambra è già al corrente ci siamo setinte stamattina, Lorenzo oggi è entrato a scuola da solo con un suo compagno ed è entrato in classe subito. Il lavoro fatto da lei e dallo staff inizia a dare in suoi frutti, peccato che ormai la scuola è giunta al termine.

E per finire Buon compleanno Lorenzo

fata@@
00giovedì 28 maggio 2009 16:12
BUON COMPLEANNO LORENZO!Queste sono proprio belle notizie,sono felice per voi.Da un po' di tempo adoro queste tre parole che ha detto Gianfranco:gradualità,determinazione e coerenti nel tempo perchè ne provo anche io i risultati con Giulia che non era iperattiva quanto Lorenzo ma faticavamo a mettere ddelle regole in casa.Ora le regole ci sono e ben chiare con meriti e conseguenze.Adele
Gianfranco Morciano
00sabato 30 maggio 2009 18:11

Infatti Adele, capita nel forum, forse per scaramanzia, che si sia subito pronti a riportare o a voler condividere i momenti di difficoltà, il dolore, sottovaluntando quanto possa essere altrettanto importante, e forse di più, condividere i successi e poter avere degli esempi positivi.

Un bacione al nostro Lorenzo che diventa grande, in tutti i sensi. Certo i risultati sarebbe stato meglio averli a febbraio o marzo, però intanto ci sono e siamo speranzosi nel fatto che a settembre si possa partire bene, certo meglio o comunque facilmente recuperando una via. Raccomando a tutti la coerenza durante l'estate.

GFM

Milena 62
00mercoledì 17 giugno 2009 19:14
La scuola è finalmente finita, ed è giusto da parte mia condividere con tutti voi che ci avete accompagnato in questo lungo percorso, le cose positive. Oggi siamo andati a ritirare la pagella, ovviamente è stato promosso con ottimi voti, che non indico di proposito in quanto non sono quelli che contano ma il risultato finale, Lorenzo ha frequentato la scuola tutti i giorini, grazie anche ai percorsi intrapresi ed è questo quello che conta. In questo periodo va dai nonni e a differenza dell'anno scorso che non ci voleva mollare piangeva, dava calci, insomma ne ha fatte di tuti i colori, ebbene mi sembra di vivere un sogno, questi episodi non capitano più, certo è sempre iperattivo, ma piuttosto che imbottirlo di farmaci è meglio che sia così.
Bravo Lorenzo mamma e papà sono orgogliosi di te e ti amano tanto.



marmotta@
00mercoledì 17 giugno 2009 19:18
[SM=g8149] a Lorenzo e a mamma e papà, no?


Milena 62
00mercoledì 17 giugno 2009 19:40
Questo grazie a mamma e papà lo estenderei a tre persone che in quest'anno scolastico ci hanno supportato e sopportato e chissà ancora per quanto tempo ci debbano sopportare.
Noi non abbiamo fatto niente di così grande abbiamo cercato di mettere in pratica e non sempre in maniera costante e corretta delle tecniche epoi per quanto mi riguarda ma anche Stefano è d'accordo ci siete voi, la ns. famiglia allargata. E ora Lorenzo si gode questi tre mesi di vacanza, visto che ha solo da leggere un libro e ripassare le tabelline.
vergager
00mercoledì 17 giugno 2009 22:16
SEI FORTE!
[SM=g8313]
sei forte Lorenzo!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:20.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com