01/04/2010 09:16 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.485 | Registrato il: 09/07/2007 | Responsabile Scientifico | |
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-Restai a guardarlo come già mia moglie la mattina, cioé con un misto di avvilimento, di stizza e di maraviglia. ANCHE lui dunque da un pezzo se n'era accorto? E chi sa quant'altri con lui! E io non lo sapevo e, non sapendolo, credevo d'essere per tutti un Moscarda col naso dritto, mentr'ero invece per tutti un Moscarda col naso storto; e chi sa quante volte m'era venuto di parlare, senz'alcun sospetto, del naso difettoso di Tizio e di Cajo e quante volte perciò non avevo fatto ridere di me e pensare:
"Ma guarda un po' questo pover'uomo che parla dei difetti del naso altrui!" (.......)
MI si fissò il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato di essere. -
da Pirandello "Uno, nessuno e centomila"
Per CIPA un invito a riflettere su questa frase di Sisifo: "Innanzitutto ho trasferito al sito lo stesso affetto che si prova verso quel genitore che si vuole accoltellare, e che si teme di accoltellare proprio perchè gli si vuole così bene!"
GFM
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