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IO VI STIMO

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2009 21:29
15/02/2009 12:37
 
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Post: 79
Registrato il: 23/08/2007
Socio AST-SIT
IO CI SONO
[SM=g7555] Le emozioni che mi avete suscitato in questi giorni sono state molteplici, varie e di natura opposta, le sento tutte che girano un po’ all’impazzata tra il mio cuore e il mio cervello. [SM=g7542] [SM=g9589]
Sento la stanchezza, sento il bene, la generosità, le ferite e le delusioni, la paura delle responsabilità, ma anche tanta assunzione di responsabilità. Il bisogno di rispondere celermente alle tante domande che gli associati fanno. Penso sia opportuno che qualcuno vi affianchi, altri soci o volontari. Perché non siamo eterni, non siamo di ferro, e forse dopo tanto impegno c’è bisogno di trasmettere un’ eredità.
Il mio pensiero va a Giglio che dopo tanto lavoro è giusto che possa essere affiancato da qualcuno che gli dia la tranquillità di potersi assentare anche per un po’, e che chi porta avanti il suo lavoro segua un po’ le sue linee. Chiaramente ogni persona ha il suo stile. E’ questo va rispettato.
Chi si è iscritto all’associazione vi stima e vuole sostenervi, e non lo considererei un atto da poco. [SM=g7566]
Avete detto che mai come in questo periodo avete avuto tante iscrizioni, mi appello a voi, l’ avete decisa e desiderata voi (mi riferisco al consiglio direttivo) la crescita dell’associazione, è successa e adesso che la vedete un po’ grandicella si è andati un po’ in “tilt”. C’è stato un corto circuito! Non penso sia grave… può succedere, abbiamo bisogno di una riorganizzazione.
Io vi stimo molto, anche se gli esercizi del dott. Morciano ancora ai miei figli non li ho fatti fare …e se in qualche modo vi posso aiutare lo farò ben volentieri.
Tu per me Gianfranco sei come un “faro” illumini chi è al buio, sappi che di navi nel porto ne stanno arrivando tante. Sei sovraccaricato di responsabilità: prenditela con più calma e delega un po’ di più. Chi sbaglia bisogna che si assuma le sue responsabilità. Penso non ci sia bisogno di spiegare tutto e neanche di essere così tempestivi nelle risposte. Ogni tua parola per tutti è molto importante. Scusami, ma cerco di pensare a degli accorgimenti, perché tu ci possa essere ancora. Per me siete delle pietre miliari, non posso pensare che non ci siate più, proprio adesso che vi ho trovato, non solo sul sito, ma anche affettivamente.
Per lavoro ho esperienza di altre associazioni di famigliari e/o di persone che soffrono. Osservo che in tutte la partecipazione attiva è molto faticosa e spesso solo di un piccolo gruppo, sempre quello. Alle volte le attività sono portate avanti da una o due persone al massimo. Ma non vuol dire che se gli altri non ci sono in modo attivo non esistano. Ci si sente soli, ma se ci si crede è importante portare avanti il lavoro.
Penso sia necessario adesso recuperare un po’ di serenità ed equilibrio per poi continuare a portare avanti ciò in cui si crede.
Anche se non sono ancora riuscita a conoscervi personalmente, vi voglio molto bene. Perché ci siete, sento il vostro cuore che lotta per migliorarsi, ed anche se adesso si arranca un po’, sento che c’è voglia di continuare.
Sono d’accordo con te Gianfranco: da un punto di vista scientifico l’associazione è forte, che non sia questa la nostra differenza!
Personalmente la parola neuroscienze mi ha aperto un mondo tutto da scoprire, altamente interessante. Devi sapere che questi contenuti, nei miei anni lavorativi gli ho toccati solo di striscio.
L’ultimo studio che ho approfondito è stato l’approccio pedagogico del problematicismo razionalista di G.M. Bertin. chiaramente si tratta di filosofia dell’educazione.
Ma non sento nessun contrasto con lo studio delle neuroscienze, anzi se mai una complementarietà.
Sono due piani dell’umano che necessitano di nutrimento ambedue.
Paul Watzlawick le chiamava “le nostre due lingue” tra l’emisfero sinistro e l’emisfero destro l’uno il mondo della razionalità e l’altro il mondo della fantasia dei sogni e delle idee.
Azzardo un pensiero personale che faccio adesso: è come se da un lato si cercasse un aiuto pratico nella vita quotidiana necessario al nostro essere, perché ha bisogno di risposte concrete, ma nello stesso tempo la filosofia tiene insieme gli elementi della nostra ricerca nel concreto.
Siete necessari per me in questo periodo della mia vita, pochi sono per me i luoghi di confronto, prigioniera della mia situazione, come penso sia un vissuto anche di altri, il Forum è per me una finestra sul mondo.
Mi auguro fermamente che si possa continuare a confrontarsi tra un gruppo che è luogo di scontri, ma anche di apprendimenti.
Mi auguro ancora che la serenità e l’equilibrio ritornino, consapevoli del fatto che ogni esperienza serve per renderci migliori, e ogni giorno è un giorno nuovo. Anche se tutto sembra lo stesso, tutto cambia.
Con affetto [SM=g7554] [SM=g7542] [SM=g8080]
Roberta

P.S:
L’atteggiamento di ricerca, d’ ascolto e di sperimentazione richiesto dalla tensione conoscitiva permette di relazionarci in modo più autentico con gli altri e liberarci dagli stereotipi conoscitivi, per “tentare nuovi percorsi che conducano lontano e di soffrire per le incertezze e i rischi che comportano” . Anche Nietzsche suggerisce la necessità di questa temerarietà:

“A voi, temerari della ricerca e del tentativo, e a chiunque si sia mai imbarcato con ingegnose vele su mari terribili, a voi ebri di enigmi e lieti alla luce del crepuscolo, a voi, le cui anime suoni di flauto inducono a perdersi in baratri labirintici: giacché non volete con mano codarda seguire tentoni un filo; e dove siete in grado di indovinare vi è in odio il dedurre – a voi soli racconterò l’ enigma che io vidi – la visione del più solitario tra gli uomini”

M. Contini, Figure di felicità, op. cit. p.86
F. Nietzsche, Così parlo Zarathustra, in “Opere”, Milano, ed. Collini-Montinari, Adelphi, 1968, vol. V, p.189


[Modificato da roberta.montinari 15/02/2009 12:50]
15/02/2009 18:03
 
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Post: 1.485
Registrato il: 09/07/2007
Responsabile Scientifico

Rispondo.

Da pivelli siamo inciampati nelle dinamiche di gruppo ben studiate da Bion, onnipotentemente pensavo che noi ne fossimo immuni. Ora sappiamo che un'organizzazzione se vuole sopravvivere deve essere forte e coerente, chi fa parte dei ruoli direttivi é tenuto alla coerenza ancor più degli altri.
Bisogna imparare dall'esperienza.

Watzlawick. Pensa che per una misura importante la responsabilità dello spostamento del focus di interesse sulle neuroscienze (del sottoscritto) é anche sua, come hai capito la svolta fu "il linguaggio del cambiamento" sul rapporto tra i due emisferi, di quel libro lessi la bibliografia da assetato e cominciai a ricercare...poi il resto...ed ora son qua.

AST diventerà più forte, non foss'altro che per smentire le aspettative di chi ci avrebbe voluto veder svanire "come una bolla di sapone". Dobbiamo solo imparare a gestire l'opportunismo, se ha avuto spazio é colpa anche mia e nostra.
Scrisse O.Wilde " non capisco perché quella persona ce l'abbia tanto su con me, dopo tutto non ho mai cercato di essergli di aiuto".

Ieri abbiamo tenuto un imnportante direttivo allargato a diversi soci, non pensavo che in tanti si sarebbero messi in careggiata, a saperlo una crisi l'avremmo provocata anche prima. [SM=g7566]
Anche il forum proseguirà.
Un comunicato AST della Presidenza arriverà ad ore, così tutti saranno edotti delle novità...concordate all'unanimità.

Nietzsche. Nella mia formazione intellettuale ha contato molto (anche se non ho condiviso proprio tutto), della sua opera mi convincono innanzitutto certe rappresentazioni dell'uomo e dell'umanità.

Per questo faccio anch'io, in conclusione, una citazione:

"Quanto più in alto si vola e tanto più piccoli sembriamo a coloro che non possono volare"

F. Nietzsche


Grazie per esserci.

GFM

16/02/2009 21:29
 
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Post: 262
Registrato il: 23/08/2007
Socio fondatore di AST-SIT - Tesoriere
Grazie Roberta,
le tue parole ci scaldano il cuore.
E' importante il tuo contributo: sono tante le cose che puoi aiutarci a capire.

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