Cara Roberta,
grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.
Le tua storia mi ha profondamente colpito, nelle tue parole leggo dolcezza, forza, tenacia e amore, molto amore.
La cosa che però più mi piace è che ho intuito sin dalle prime tue parole è che tu hai ACCETTATO sin da subito JALAL ed ALESSANDRO, questi due marmocchi li hai accettati per quello che erano, per come si presentavano (una bellissima trottolina!), li hai fatti tuoi e vivendo le difficoltà di ogni giorno le hai affrontate, ti sei battuta e ti batti ogni giorno per loro.
Io credo che il punto di partenza per ogni genitore, (adottivo o no) sia proprio questo: smettere di sognare il figlio che non c’è, smettere di fare confronti con i figli degli altri, smettere di ……….
Mi piace questo tuo rimboccarti le maniche e affrontare ogni giorno il nuovo problema che si presenta, immagino che non ci sia stato nulla di automatico o di gratuito… sicuramente molta fatica e molte energie, magari pure qualche errore…. ma non importa si impara camminando e ci si può modificare.
Roberta, ho visto bene?
Brava, ci hai insegnato molte cose…
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