Dr. Bortolato per la preziosa disponibilità oltreoceano! E grazie di cuore a tutti per il senso di “comunità” che riuscite sempre a trasmettermi!
E’ scontato che anch’io mi metto a disposizione…
Vorrei aggiungere una cosa al giusto e ahimè arci condivisibile sfogo di Marco Bortolato.
La mia impressione è che in Italia si faccia ancora molta fatica addirittura ad accettare le basi organiche di una “ patologia mentale”. Nella mia esperienza l’autismo continua ad essere una malattia “invisibile”.In soldoni: se mio figlio non avesse le gambe, sarebbe chiaro che ha bisogno di una sedia a rotelle per camminare, o della rampa per entrare a scuola. Non che sia facile ottenere una rampa a scuola,o il corretto numero di ore di sostegno, etc.. ma il bisogno fisicamente evidente ha una specie di immediatezza “stupid proof” che dirige verso interventi concreti più che“dietrologici”.
Per l’autismo no. Ancora oggi molte volte spiegando i problemi e le necessità di Daniele, pur con tutti i riferimenti scientifici e oggettivi che si possono fare, vedo nel mio interlocutore l’occhio liquido e opaco di chi essenzialmente non capisce. O peggio, di chi crede che in fondo dietro alle “patologie della mente” c’è sempre qualcosa da sbloccare,un segreto da scovare...Altro che terapie, abilitazione, riabilitazione…
E allora …forza e coraggio!
Cari saluti a tutti,
scadidabè