Non essendo una malattia non si può né guarire nè non guarire
A parte gli scherzi, ha ragione Giglio quando scrive che se il tic é il prodotto di una disorganizzazione o di una iperconnettività (su questa cosa concordano Parisi e Bortolato) é improbabile che scompaia se non si risolvono o controllano i meccanismi che lo generano, al massimo può cambiare forma o essere spostato.
Per l'organizzazione neurologica (quando questa dovesse essere la causa) non vi é possibilità di aggiustamento superata una certa età, ma per i bambini é diverso. Per l'iperconnettività non so, conto sulle ricerche di Bortolato (mi ha da poco annunciato delle chicche di cui vi parlerò o forse riuscirà a parlarvi lui stesso).
SE poi equipariamo il concetto di "guarigione" a quello di "normalità" ecco che la risposta si fa più semplice, io considererei "guarito" colui che non presenta più fenomeni che lo distinguono eccessivamente dalla normalità.
Guarire ed essere "normali" sono concetti molto relativi. Che poi 'stì normali, li avete mai osservati da
vicino vicino?