...d'accordo con Arturo, con un'aggiunta.
I medici sono uomini e come tali soggetti a influenza culturale, qualcosa sta cambiando ma moltissimi di loro si costruiscono una rappresentazione della realtà che non tiene conto dei grandi mutamenti in corso.
Fino a vent'anni fa alcune categorie professionali detenevano un sapere che era anche potere, e questo potere incideva sulla loro autostima...alta, di solito. Medici, Ingegneri, Professori, eccetera, erano guardati con riverenza dalla gente comune che li credeva dotati di un sapere immenso ed inarrivabile, a cui si inchinava.
Nella fantasia popolare un medico é quello che "
sa tutto" e che ha un potere su tutto; nei piccoli e medi centri abitati, ieri più di oggi, un medico oltre a ricevere doni materiali di riconoscenza (non dovuti)...spesso diventa anche sindaco. Di solito il figlio del medico diventava medico a sua volta tanto quanto sindaco...posto per il quale a volte doveva e deve competere col farmacista.
Ma la storia é cambiata e il
Sapere oggi é alla portata di tutti, di tutti quelli che vogliono impegnarsi per conquistarlo. Così come un genitore oggi va nelle scuole non più solo a "farsi dire" dagli insegnanti, ma anche a confrontarsi, accade che allo stesso modo ci si possa rapportare al medico curante. Medici ed insegnanti, ancora intrisi di una vecchia cultura, spesso reagiscono a questo in modo simile: si seccano, vivono il sapere del paziente-utente come
autoritates violatio (spero si scriva così)... insomma, che almeno stò paziente il suo sapere non lo esibisca...proprio con me!!
Ma lo sviluppo sociale fa il
re nudo, ed oggi non solo sappiamo tutti molto di più (la media culturale italiana é enormemente salita negli ultimi anni, almeno sotto l'aspetto delle nozioni) ma sappiamo anche che nessuno, neanche un medico, può sapere tutto. Non solo, sappiamo che potrebbe pure non capire, e fare errori anche gravi.
Personalmente non credo che questo cambiamento sia una perdità di valore, anzi. Penso infatti che oggi un medico, accettando di scendere da un piedistallo anacronistico, possa davvero mostrare il suo valore come uomo, come uomo di scienza. E per fortuna ne abbiamo di medici fantastici, di dottor House reali, il cui valore é conquistato sul campo per merito proprio, con studio, fatica ed umiltà.
Un'aneddoto Marmotta ce l'ho anch'io:l'altro giorno Chiara é andata a fare la visita morfologica (a proposito, é maschio) e la ginecologa guardando la scheda clinica legge questa cosa della Tourette, non dice di non conoscerla, però si sente di affermare con decisione "
ma come non li ha fatti gli esami per questa malattia"? CHiara a quel punto le ha spiegato e con calma, ma lei alla fine non ha detto neanche grazie...anzi é rimasta fredda e con quell'espressione scettica,che credo abbia più un valore di relazione che di vero scetticismo scientifico. Credo più o meno come il tuo medico Marmotta.
La nostra poi non ha voluto neanche la brochure...lei "sa tutto".
Sono cascami culturali di un'epoca andata, dobbiamo tollerare perché in un'epoca di transizione c'é anche questo.
Ottimi i suggerimenti di Arturo, come sempre.
GFM
[Modificato da Gianfranco Morciano 03/04/2008 17:59]