Cara Orka,
Hai sollevato un quesito non da poco...
Nel "Tic? Quale tic?" mi ci ritrovo perfettamente...mi è capitato spesso ultimamente...
Ora spiego meglio...
Come sai mi sto cimentando in svariati outing in questi mesi...e lo sto facendo per due motivi...
Uno per imparare a parlarne sempre più tranquillamente.
Due per capire che percezione hanno di me le persone, sia quelle che mi conoscono da sempre che quelle semi-nuove...
Sto elaborando i risultati di mesi di introspezione, di scritti e letture sul forum e degli outing fatti...
Varie persone ultimamente mi han chiesto stupite dove sono sti tic...altre hanno detto che ora si spiegavano alcune cose che avevano notato, e mettendole assieme tutto torna...
Altri, vecchi amici hanno confermato, ma minimizzando...
Nel dettaglio:
Ho sempre avuto anch'io un automatico abbassamento quasi a zero dei tic in pubblico..con estranei direi proprio zero..anche se in me quella sensazione che pulsa la sento lo stesso..
Con vecchi amici e persone che frequento molto spesso lascio un pò la presa...non tanto ma quel poco da farsi notare qualcosa...
I vecchi amici coi quali ho parlato, persone che conosco da 15 anni circa, dicono che sapevano che avevo dei tic...ma quando ne ho parlato hanno minimizzato dicendo che intanto erano stupiti del fatto che gliene parlassi...e poi che è una cosa che poi non si nota più, si da per scontata come caratteristica di quella persona...
Da un lato questo posso capirlo, capita anche a me con mio padre...sono così abituato a vederlo che non ci faccio più caso...è una cosa che la mia testa si aspetta di vedere..
Cmq è capitato qualche volta, che elementi un pò laterali al nucleo della compagnia, facessero qualche commento scherzoso o simile sui miei tic...mai nulla di offensivo, ma allora per me era tabù anche solo pensarci..
Cmq ho risolto il problema del minimizzare dando agli amici il link del mio papirozzo qui sul forum...così leggono tutto ciò che sento mi succede e penso...e taglio la testa al toro..
Facendo questo sono molto più comprensivi e io ho il cuore in pace che ho detto tutto...
Ho sempe vissuto i miei tic come il bisogno di respirare...non ci fai caso, ne hai bisogno e lo fai. Con la differenza che in pubblico scattava l'autocontrollo, un pò cosciente e un pò automatico...
Ho notato che in pubblico, soprattutto con persone che conosco da molto, scattano vari fenomeni..
Controllo e deviazione dei tic in zone meno visibili o in modi meno evidenti...
Automatica inibizione in una certa misurca dei tic...
Per assurdo la stessa situazione che porta a controllarsi, cioè essere in pubblico, porta anche a stimolare i tic..nel mio caso per esempio con una forma di ecolalia interiore su voci e suoni che sento..
Anche il fatto stesso di controllare tutti gli sguardi, per trovare momenti in cui nessuno si accorge di qualche tic, mi mette a disagio e aumenta la tensione..dato che più persone ci sono più è difficile...
Cmq con persone che mi conoscono da tanto mi trattengo di meno...o cmq quel forte autocontrollo poi viene meno, e non pensandoci più così tanto mi trovo a fare dei tic senza aver controllato se mi vedono..
Diciamo che mando un pò in vacca quel cercare di essere "senza macchia" che si ha all'inizio con le persone...
In generale, rilassarsi del tutto o quasi mi è più facile quando sono da solo...momento in cui posso lasciarmi andare, ma posso anche non avere stimoli di nessun tipo e rilassarmi.
Ovviamente ci sono momenti migliori e peggiori.. Ciò che resta sempre è quella sensazione di fondo che basta poco a far uscire e trasformare in tic...
Frequento varie compagnie di amici, l'una completamente diversa dall'altra..ormai in quasi tutte c'è ormai almeno una persona che sa della tourette...e devo dire che è davvero strano da quando lo so io, e lo sanno gli altri... per ora non commento, devo ancora capire bene cosa sia cambiato..
Il mio obiettivo per ora è capire se mi fa meglio cercare un certo rilassamento, o lasciarmi più andare sapendo cosa mi succede e sapendo che gli altri comprendono...
[Modificato da Seeking 25/03/2008 23:49]