Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

 
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Un passo difficile...

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2018 08:42
08/11/2007 14:26
 
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Post: 313
Registrato il: 07/11/2007
Socio AST-SIT
Salve a tutti,

Premetto che non so da dove prendere, ho milioni di cose da dire e vorrei farvi capire al meglio che persona sono e come la penso, oltre ovviamente a parlare dell'argomento soggetto di questo forum.
Spero di riuscire ad essere chiaro..

Conosco il sito da vari mesi, ma ancora non mi ero avventurato nel forum, forse perchè non volevo leggere storie che potessero essere simili alla mia, e ammettere alla mia coscienza questa mia peculiarità.
Ebben si, credo di avere anch'io la TS...
Dico credo perchè come ho accennato ho sempre evitato di pensarci e di ragionarci, come facendo finta che non ci fosse, per cui in un certo senso mi trovo ora a elaborare sintomi e avvenimenti di una vita e tirare le conclusioni esatte.
L'esistenza della sindrome l'ho conosciuta in un modo buffo...non ridete ...guardando molti anni fa una serie televisiva in cui il protagonista di quella puntata aveva la TS. Prima di allora non sapevo che esistesse un nome, una diagnosi da dare a quei comportamenti, quelle pulsioni che avevo.
Come dicevo, soltanto oggi mi sono deciso a uscire allo scoperto e a scrivere di me in questi termini. Ho fatto questo passo per un preciso motivo e cioè che in questi ultimi tempi mi sto sforzando di affrontare tante piccole e grandi cose della mia personalità che ho sempre avuto timore di affrontare.
Il motivo di questa mia decisione va cercato alla base della mia filosofia di vita. Sono sempre stato molto sensibile ad argomenti esistenziali, mi sono sempre posto molte domande su me sul mondo e sugli altri. Crescendo ho imparato a gestire la mia troppa sensibilità soprattutto nel campo dell'amicizia e pian piano ho imparato a amare e ricercare quei profondi e quasi spirituali momenti di comunicazione che si possono creare tra esseri umani. Beh qui lo dico in due righe, ma ce ne sono volute di delusioni e sofferenza per capire come funzionava il mondo delle relazioni umane.
Questa propensione ha come culmine (che poi è solo un "inizio") circa 7 anni fa quando ebbi un esperienza molto particolare che diede l'inizio di una lunga ricerca consapevole.
Precisando che ho sempre praticato molti sport devo evidenziare un secondo punto cardine nella mia ricerca che è stato un anno e mezzo fa quando ho cominciato a praticare un arte marziale, e assieme a questa sporadicamente yoga e meditazione.
A questo punto della mia vita ho la motivazione, le nozioni e spero il coraggio di prendere tutto in mano, anche appunto cose difficili come questa che sto per descrivervi.
Dopo questa piccola presentazione per darvi subito il nucleo che mi anima vado al sodo. Non sapete (anzi sono sicuro di si) quanta fatica mi stia costando, nonostante i bei discorsi che ho appena fatto, parlare apertamente di qualcosa che ho sempre preferito lasciare inspiegato e non discusso. Per l'appunto non ne ho mai parlato ne di persona con nessuno, ne in un ambiente "asettico" come questo. Ma ripensando a ciò che ho detto sopra direi che è giunto il momento di superare questo muro. Ebbene avrò avuto 6 7 anni circa quando sono comparsi i primi tic. (Mio Dio l'ho detto [SM=g8081] ...ufff che faticaccia!!! Mai scritto o pronunciato quella parola a nessuno... [SM=g7554] )
Non saprei dire l'esatto momento o l'età precisa. Credo comunque siano cominciati per emulazione, un pò di mio padre e un pò di un compagno delle elementari. In realtà il pensiero che li accompagnava era una sorta di "curiosità" nel fare quel movimento, ero ossessionato dal provare a farlo in modi diversi: più forte, più piano, più veloce, più lento ecc.. ma comunque non riuscivo mai a smettere di farlo. Ricordo bene (sempre verso i 7 8 anni) che avevo una collezione di tic che passavo in rassegna e se ne mancava uno nella sequenza ricominciavo da capo. E ogni volta mi dicevo "beh adesso faccio l'amplein, li faccio tutti assieme e poi smetto...giuro!"...ma ogni volta questa mossa non faceva altro che stimolarmi a farli ancora di più.
A scuola ho sempre fatto fatica a studiare, non riuscivo a concentrarmi e non trovavo interesse nel farlo. Nelle cose che mi piacevano invece funzionavo bene. I videogames per esempio, sono cresciuto con i computer in mano e ho sempre giocato a tutti i giochi soprattutto quelli degli anni '90. Anche se nonostante l'interesse molte volte arrivato ad un certo livello mi facevo prendere dalla tensione e partivo con vari tic che a volte mi facevano sbagliare.
Devo dire invcece che sono stato fortunato nei rapporti con gli amici, quasi mai questa mia peculiarità (già, non mi piace definirla una sindrome o un problema ecc...esserne consapevoli è utile e segno di umiltà, ma porla in quella accezione negativa secondo me non aiuta per nulla.) è stata la causa di problemi nelle relazioni. Mi riferisco comunque ai miei amici, quelli veri..la mia bella dose di scherni l'ho avuta alle superiori. La maggior parte dei tic comunque era nella parte alta del corpo, collo testa e raramente braccia. Qualcuno di vocale mi scappava a casa, ma erano piuttosto rumori a bocca chiusa.
Per esempio quelli vocali mi partivano dal provare, cantando certe canzoni, ad andare più alto con la voce...il falsetto e sempre più su quasi simulare in elettrica..arrivato al limite avevo voglia di riprovare ad andare più su e li mi si innescava il tic, continuavo a spingere la gola per fare suoni sempre più alti.
Tornando alle relazioni credo di aver superato facilmente la cosa per il modo in cui mi ponevo e mi pongo con le persone, entro presto in simpatia e faccio notare altri lati di me abbastanza buoni da non far pesare la mia caratteristica. Devo anche dire che, come letto in varie vostre testimonianze, con le persone estranee riesco senza problemi a trattenermi. E' col tempo e con la confidenza che mi lascio andare. Tutto sommato questo processo è positivo dato che si manifestano quando le persone già sono affezionate a me da non toccare quell'argomento.
Una grande esperienza di vita l'ho fatta nel 2001 quando, dopo essere stato accettato, sono diventato ufficiale dell'esercito con un corso AUC. Ciò la dice lunga sulla possibilità di bloccare le manifestazioni e sembrare del tutto normale e rilassato. Ci sono stati durante l'addestramento molti momenti in cui ci era richiesto di stare immobili per molto tempo e questo non mi causava problemi.
Anzi, quando sono tornato a casa appena finito l'addestramento e presi i gradi mi è stato fatto notare da un amica che mi erano spariti i tic. Forse i mesi passati in un ambiente che non avrebbe accettato questa cosa li hanno portati in secondo piano. Infatti una volta ambientato in caserma una volta ufficiale sono rispuntati di nuovo, (anche se in maniera lieve) appunto per il fatto che ero entrato in confidenza con le persone.
Altra cosa che ho fatto è stato diventare guida subacquea, con esperienza di lavoro e di portare sotto persone all'estero.
Ora però vi racconto anche il rovescio della medaglia, cioè i momenti più negativi e le limitazioni che mi ha portato.
Intanto in un certo senso di "danni fisici" causati, per esempio fino 4 5 anni fa quando ero solo mi sfogavo molto sul collo e la testa...risultato avevo spesso torcicollo, a volte mal di testa e pesantezza in tutto il viso dalla fatica che facevo fare ai muscoli.
Questo è quasi sparito da quando pratico arti marziali, l'impegno nel cercare una perfetta forma fisica, l'ottima flessibilità di tutto il corpo mi ha spronato a migliorare il mio autocontrollo anche quando sono solo. Preciso che sono contrario alle medicine fin quando possibile, quando avevo mal di testa o dolori causati da questo non ho mai lontanamente pensato di usare nessun tipo di medicina. Semplicemente me li tenevo e me ne davo anche la colpa.
Ecco qui arriva un punto importante, cioè cosa ne sapevo io delle motivazioni e le modalità. Qualche volta avevo visto altre persone con dei tic, ma avevo sempre stranamente pensato che non fosser come me. Ho sempre pensato che fossero del tutto "involontari" cioè contrazioni automatiche del muscolo (e quello raramente capita ma passa in pochissimi minuti) e non come nel mio caso movimenti che in una certa misura decidevo io di fare. In pratica pensando questo mi accollavo del tutto la colpa e mi sentivo scemo e non capivo perchè le persone "normali" non avessero nessuna necessità di compiere strani ed estremi movimenti. Come dicevo all'inizio ho scoperto da pochi anni che non sono l'unico e da ancora meno tempo che esistono moltissimi tipi di manifestazione. Alcune delle modalità o immagini mentali che mi hanno fatto scaturire i tic per un lungo periodo sono nate da un telefilm degli anni '90...flash...chi se lo ricorda? Beh mi piaceva un sacco la sua iper-velocità che alcune volte mi veniva da imitare (in modo ridicolo ovviamente..) e anche se era una cosa insensata quei movimenti veloci e di imitazione mi "piacevano" ne avevo bisogno e da li ne nascevano nuove abitudini.
In pratica tuttora credo di essere in grado di crearneme di nuovi un pò in tutto il corpo. Anzi è una cosa che ho anche fatto per spostare la cosa in altre regioni. Per esempio l'anno scorso studiando la batteria (ebbene si...strano eh sono musicista) mi innervosivo spesso e contraevo la spalla destra suonando, tanto che mi ha fatto male per mesi, lo stesso col polso destro contraendo la mano e il polso. Per ovviare al problema e lasciar tempo alla spalla e al polso di tornare in forma ho spostato la cosa altre parti.
Inutile dire che in questi casi sono stati limitanti, e se non li avessi avuti avrei reso molto di più in tutto quello che ho fatto e che faccio.
In tutta la mia vita i miei genitori non mi hanno mai parlato di questo argomento, solo una volta mi hanno portato quand'ero piccolo da una psicologa...ma tutto è finito li.
A parte quel caso non ho mai frequentato psicologi e nulla di questo tipo, ne preso mai medicine o antidepressivi.
Comunque sono vari anni che sto studiando le cause dentro di me che possono portare ai tic.(Beh dai imparo presto, quante volte l'ho scritta sta parola ormai? [SM=g7576] )
Tra l'altro anche il fare yoga mi ha portato a toccare il limite oltre il quale per ora non riesco ad andare. E qui vi spiego la mia idea di come nascono. Spero di riuscire a descrivere la sensazione. Premetto che anche ora che sono solo e sto scrivendo ne ho svariati...sul viso, in accordo con la mano destra...e uno curioso di cancellare velocemente varie parole appena scritte e poi riscriverle.
Comunque dicevo, se ora provo a rilassarmi, a bloccare tutto con un pò di pazienza ci riesco. Riesco a spingermi fino a non percepirne nessuno esteriormente...ma (e qui arriva il bello) dentro me, nel flusso della mia coscienza resta qualcosa. E' come se ci fosse un quarzo che scandisce la percezione del mondo esterno che va a scattini..
Per quanto tento di rilassarmi la mia mente continua a saltellare, e il rilassamento pieno ce l'ho di notte, appena svegliato e come dicevate molti di voi con persone nuove e in situazioni compromettenti. Sono convinto che sia questione di forza di volontà e di allenamento. Altra cosa che ho letto e che rende molto bene l'idea è che quando mi trattengo volontariamente e anche per un pò (pochi minuti) riesco a bloccare quasi tutto mi sento strano, il tempo passa più lentamente, mi sento lento infatti e non capisco come facciano "tutti gli altri" a non sentire il desiderio di muoversi. In un certo senso è come se avessi qualcosa dentro che vuole uscire ed esplodere in tutta la sua forza e quasi quasi vista così sono gli altri che mi fanno pena per l'essere così "smorti" così apatici.
Un lato importante del mio profondo è nelle sensazioni che mi da la musica. Fin da piccolo certe canzoni mi facevano provare un energia pazzesca, nascosta dentro di me...e sentivo che avrei potuto superare tutto con quella forza...avrei voluto librarmi in aria e esploderla tutto intorno a me come una luce bianca. Ho tuttora questa sensazione, con la differenza che ho imparato a usarla anche senza musica. Un'altra cosa che mi fa provare quella forza è quando riesco ad avere un momento di profonda connessione con qualcuno, questo mi da una forza incredibile. Anche se ho la netta percezione che cmq non uso nemmeno una piccolissima parte di quella forza che si potrebbe mobilitare. Ecco in un certo senso credo sia tutto li il problema, sento questa immensa forza che in qualche modo devo sfogare. Questo concetto si appiccica perfettamente ad una definizione che ho letto ieri nel forum, la vita VERA e la vita BLANDA...E' esatto! Quando si è in vita VERA tutta la forza che abbiamo la spingiamo dove serve, mentre in vita BLANDA se resta un surplus stagnante. La domanda è: quali sono i confini tra un momento che necessità di energia e centratura ed uno che non lo necessita? Credo sia questo il punto, signori noi abbiamo una grande forza appena sotto queste imbarazzanti manifestazioni. Sono convinto che si potrebbe imparare a entrare più spesso in modalità vita vera...Per esempio già quello che sto facendo è vita vera, è una sfida riuscire a parlarvi di tutto ciò, quindi se le difficoltà nella vita blanda non ci sono, CE LE CREIAMO! In maniera costruttiva ovviamente, superare le nostre paure i nostri limiti e sublimare il tutto!
D'altronde, credete sinceramente che i "normali" stiano bene? L'inferno è qui sulla terra, e precisamente nella nostra testa con i miriadi di problemi e blocchi che abbiamo tutti. Tra tutte le persone che conosco, anche le più consapevoli e illuminate non ne conosco una che non abbia qualche problema blocco o paura profonda che gli rende la vita difficile. Noi abbiamo un problema che purtroppo ha un grosso impatto estetico e sociale, ebbeh allora? Almeno così sappiamo bene qual'è il punto, e possiamo lavorarci alla luce del sole. La gente spesso ha problemi che non conosce e anzi non sa neppure di averne, sono in pratica delle mine vaganti. E sono anche d'accordo con un'altra cosa detta in un post, cioè che noi con la TS siamo più abituati ad ascoltarci, a studiare le cause e con questo aumentiamo la nostra sensibilità e la nostra empatia perchè no!

Beh ora chiudo, scusatemi per la lunghezza [SM=g7535] , spero di essermi espresso nel modo più chiaro e pulito possibile. Tutto ciò che ho detto sono mie opinioni personali, posso sbagliare a valutare e se ci sarà bisogno cambierò dove c'è da cambiare.

Alessandro. [SM=g8431]
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