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Il senso di colpa verso i genitori

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2008 20:07
21/11/2008 16:31
 
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Post: 167
Registrato il: 20/07/2007
Socio AST-SIT
e quello dei genitori verso i figli
Leggere la discussione sulla Token Economy mi ha fatto pensare:
Magari avessi avuto consigli simili in passato.
E’ stato molto difficile capire come comportarsi, ci sono voluti sbagli ripetuti come genitori ed ancora è facile commetterli anche perché la capacità di persuasione di questi ragazzi è incredibile, per me diventa difficile non credere che quello che viene richiesto non sia un’ esigenza reale e dovuta.
E’ stato molto complicato riuscire a bloccare le richieste con determinazione perché per carattere mi viene naturale concedere e non negare.
Proprio capendo quanto questo mia caratteristica era dannosa ho cercato di allontanare da me mio figlio per lanciarlo nel mondo. Credo sia importante conoscere le proprie debolezze e fare il possibile per impedire che oltre a danneggiare noi possano creare problemi ai ns. figli.
Può essere una debolezza anche non accettare la mediocrità e volere sempre il massimo da loro.
Noi siamo forse il meglio? No ! allora perché dovrebbero esserlo loro, perché caricarli di questo peso? La vita è già così complicata.
Fin da piccolo, c’erano sempre richieste di premi per le cose che faceva e senza stimoli trovava molto noioso procedere, lo stimolo non doveva essere sempre un premio reale, a volte bastava anche un riconoscimento verbale che elogiava la sua bravura, ma guai se non arrivava nulla, la delusione si leggeve nei suoi occhi e lui il "ragazzo di cristallo" ( così era stato definito dai nonni)sembrava frantumarsi nel suo dolore.
Nei suoi atteggiamenti chiedeva spesso di essere ridimensionato ed aveva suo padre che era in grado di contenerlo con punizioni o piccoli ricatti affettivi quando esagerava; il suo bisogno di essere contenuto era tale che si accontentava anche di questo e anche se soffriva gli sembrava normale.
credo di aver rovinato tanto: non accettavo le punizioni che io stessa ritenevo assurde e i ricatti mi facevano troppo male non poteva essere che non ci fosse nulla di meglio per educare ; so di non essere una brava educatrice, sono troppo anarchica nell’anima. Quella impossibilità ad opporsi a qualsiasi decisione del padre mi sembrava così dittatrice ed assurda che iniziai a boicottare i suoi metodi educativi non riuscendo però a proporne altri più positivi ma altrettanto contenitivi. Così è accaduto che il padre si è messo da parte offeso ed il ragazzo si è trovato senza più nessuno in grado di fermarlo.
Ho fatto un gran casino e mi dispiace molto.
Con il tempo e dopo aver sperimentato parecchie mattane ora mi sembra più maturo e sereno.
Infatti la scuola superiore con le sue regole noiose, il convitto con le sue regole impossibili lo stimolavano in continuazione a ribellarsi, ma le ribellioni gli provocavano infiniti problemi con tutti.
Come famiglia mi rendo conto che abbiamo delegato fuori di casa buona parte del problema, ma credo sia stato giusto così. almeno il ragazzo si confronta con realtà diverse che non accettano le sue scuse ed a furia di prendere mazzate sulla testa…. Impara
Come mi diceva Gianfranco l’anno scorso quando me lo proponeva, è servito parecchio il fatto di essere andato a stare da solo. Ora non deve sottostare a delle regole imposte e le regole se le deve dare lui: studiare tot ore al giorno, non bere la sera se vuole frequentare di mattina, fare la spesa, cucinare, tenere in ordine la stanza e …cosa che non avrei mai detto: gestire i soldi che riesco a passargli nel mese per la spesa.
Sono pochi e la povertà lo fa arrabbiare e quando pensa che non può fare uno sport o comprarsi le scarpe che si sono rotte inizia a bestemmiare, ma non ci sono alternative ha scelto lui di fare l’università e di non lavorare.
Sono molto soddisfatta del fatto che sia riuscito a capire in quale realtà si trova e che sia in grado di trovare soluzioni per risolvere i problemi che si presentano; ad esempio appena entrato in residenza all’università ha trovato tutto il piano in allarme ai gridi delle sue bestemmie. Ha preso il coraggio a due mani e dietro consiglio del direttore è andato nelle stanze degli altri ragazzi a spiegare il motivo dei suoi strani rumori. ( sono molto fiera per questo suo proporsi sempre e comunque ).
Come vedete il trascorrere del tempo serve ed anche se gli errori miei e del papà sono stati tanti forse non abbiamo sbagliato proprio tutto. I Rapporti piano piano stanno trovando il loro equilibrio anche in una famiglia speciale come la nostra e forse è anche perché siamo così anticonformisti noi genitori che ci troviamo dei figli che non accettano compromessi . e… com’è difficile per me dirgli che sbagliano quando dentro sento la stessa emozione di ribellione.

[SM=g8269] ho esagerato un po’
[SM=g7566]

Clod
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