assolutismo e primo maggio

concerto del primo maggio


Sarà anche fuori tema, ma quello che é accaduto al concerto del primo maggio é interessante, io penso che sono i primi segnali di un antibigottismo che non sopporta più i divieti anacronistici e le interferenze di un clero che vorrebbe trarre ancora potere dai divieti morali che già sa che non saranno rispettati (potere dalla colpa). Con tutto il rispetto per chi sente il bisogno di essere credente ortodosso io voglio credere che nessun credente tourettico sia contro la ricerca scientifica, sarebbe essere contro se stessi.
Inoltre tente volte in questo sito si é scritto del peso che dovrebbe avere l'evoluzionismo per spiegare i nostri problemi, é inaccettabile che ci sia ancora chi, come nell'800, nega l'evoluzione dell'uomo di Darwin e propende per il creazionismo, ma dove sono finiti quei cattolici progressisti degli anni 70 e 80, possibile che siano tutti allineati a questo residuo del peggiore passato, questo ex-nazista che sta a Roma ?
Volevo esprimere la mia solidarietà al comico Rivera che viene in questi messo in croce, e ringraziarlo per aver avuto il coraggio di parlare e di approfittare di una platea giusta, quella del primo maggio.

Concordo 100%

Concordo al 100%, massimo rispetto per i pensieri e i sentimenti di tutti, compresi i credenti, ma l'oscurantismo e l'integralismo sono sempre da considerare fenomeni pericolosi. Per noi TS, fra l'altro, vista la nostra naturale inclinazione alla trasgressione e all'utilizzo frequente di un frasario non propriamente ortodosso, potrebbe essere ulteriormente penalizzante! Non mi stupirebbe se fossimo considerati "posseduti dal demonio". Nella mia personale esperienza, gli ambienti fortemente cattolici sono stati fra quelli che maggiormente mi hanno discriminato, spesso in maniera piuttosto ipocrita. Non credo che nessuno di noi ricerchi l'altrui pietà e neppure il disprezzo celato da atteggiamenti caritatevoli...ovviamente mi sto riferendo solamente ad un limitato numero di persone che ho avuto modo di conoscere, non intendo comprendere in questo mio giudizio l'intero mondo cattolico. Certo è che l' espressione delle proprie opinioni dovrebbe essere una delle libertà fondamentali in una democrazia, e quando iniziano ad esistere caste innominabili, tale libertà viene per forza di cose compromessa. Fra l'altro il clero non è neppure l'unica di queste caste... Credo che la non disponibilità ad accettare critiche sia soltanto espressione della fragilità della propria idea, ma è una qualità comune a tutti i regimi totalitari. Mah...speriamo bene, negli ultimi anni fenomeni di questo genere non sono poi così poco frequenti