Non ci sono parole per descrivere le sensazioni che provo leggendo questo racconto.Vorrei piangere ma non ci riesco perchè le emozioni che scorrono dentro di me in questo momento sono qualcosa di troppo intenso.Voglio dirvi che vi sono vicino, leggo il vostro racconto e non posso fare a meno di immedesimarmi, di soffrire, di ricordare.
Tra le varie stupide e inutili fantasie che viaggiano nella mia mente, ogni tanto mi piace pensare che la Sindrome non sia una malattia, ma ci sia qualcuno che sia la causa di essa,come se ci avesse lanciato una maledizione .E allora penso a tutta la rabbia che ho in corpo e gliela vorrei scagliare addosso, e quanto sarebbe bello trovare questo qualcuno e fargliela pagare,vorrei andare lì e fargli vedere tutto quello che ho dentro, che guardasse bene e poi iniziare a massacrarlo, rendergli tutto il dolore che sta facendo provare a tutti noi.
Ma niente potrebbe ridarci tutto quello che si è portato via, niente potrebbe colmare il buco che abbiamo dentro.
Perchè quando mi guardo dentro tutto quello che vedo è solo rabbia.Rabbia che mi spinge a continuare stupidamente a credere, a non arrendermi, a lottare cercando di stare a testa alta, rabbia che vuol far esplodere il grido della mia anima, che mi spinge a cercare in ogni cosa stupide e vane soddisfazioni.
Perchè la verità, è che è andato tutto a puttane.
Ma io non smetterò mai di lottare. Non smetterò mai di crederci. Mai.
Di dove sei Enzo?