25/05/2012 17:27 |
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| | | OFFLINE | Post: 237 | Registrato il: 25/11/2011 | |
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Grazie a te marmotta, mi sento talmente strano nei miei “deliri” che un po di condivisione mi scalda il cuore.
Giusto Eraldo, ma solitamente decidiamo solo dopo esserci incamminati e affidati a specialisti, che ci condizionano "dall'alto" delle loro posizioni del sapere e dei loro studi e che il più delle volte sono figli del risultato scientifico dove 2+2 fa sempre 4! (Sarò strano, ma da quando ho memoria mi sono sempre chiesto: ma chi lo ha detto che fa 4?)
Altre volte dell'interesse....
Anch'io come figli speciali, che saluto, sono per l'attesa, ma hai perfettamente ragione a sostenere che le particolarità passano in secondo piano, di fronte alla sofferenza e quindi all’emergenza.
Al tuo quesito se prima o dopo risponderei così, per me è ininfluente a condizione che la scelta sia guidata anche dal proprio istinto (troppo spesso accantonato nel nostro vivere civile dove istinto ricorda tanto animale e di conseguenza poco dotto…) l'istinto va rivalutato, ci ha salvato tante volte e portato fino a qui, non è mediato dalla ragione e dal sapere, pertanto è meno corrotto dal sistema e più autentico e naturale (oggi va anche di moda) non bisogna intervenire esclusivamente perché lo suggeriscono altri, perché non sappiamo che fare, delegando ciò che di più prezioso abbiamo, l’autonomia di esseri liberi.
Come mi racconto spesso, vorrei essere il responsabile del mio futuro nel bene e nel male…
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