| | | OFFLINE | Post: 237 | Registrato il: 25/11/2011 | |
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Ricambio Banshee, parole sagge anche le tue, ottimo l'atteggiamento di non nascondere la testa sotto la sabbia e affrontare le verità, più o meno scomode che si presenteranno all'orizzonte, al solo fine di aiutare a stare meglio i nostri cari.
Quello su cui insisto però… è dov'è il limite di tutto ciò che facciamo a fin di bene, riguardo i disturbi o differenze o malattie, chiamiamole come vogliamo ma che hanno attinenza mentale, neurologica, l'unica certezza che abbiamo è che le consideriamo tali, solo di fronte a vistose difformità dall'atteggiamento o pensiero "comuni" o di massa se preferisci (che già di questi tempi però non mi parrebbe una brutta cosa..)
Allo stesso tempo sappiamo che tutti i principali cambiamenti, invenzioni, scoperte nascono dal pensiero “diverso” rispetto ai luoghi comuni e che quindi rappresentano esattamente il contrario di sopra.
Ora concludendo il mio pensiero, mi chiedo da sempre e ti chiedo, quando è giusto sedare, inibire, correggere o omologare “gli strani”?
Non dovremmo mai dimenticarci dell’enorme responsabilità, insita nel generare figli, il nostro tenero cucciolo, bisognoso d’amore e cure è anche una persona, un essere, un’anima, un’energia ecc. ecc. in semplici parole è patrimonio e bene dell’umanità intera, il nostro compito genitoriale più antico dovrebbe essere di sfamarlo e proteggerlo… ma non dai suoi pensieri!!!
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