13/11/2013 10:36 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.485 | Registrato il: 09/07/2007 | Responsabile Scientifico | |
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Anche se i sintomi pensiamo di conoscerli é meglio non esprimersi mai con parole certe, se l'ospedale sta indagando su disturbi collaterali é possibile che vogliono escludere altre patologie: le coree solo per fare un esempio. SE é stato proposto un neurolettico é possibile che le manifestazioni di questo bambino vengano lette come invalidanti e fonte di grande sofferenza per lui.
Avrei una lunga lista di NPI dei quali mi fido assolutamente, che stimo e con i quali ho spesso occasione di collaborare. Purtroppo le nostre conoscenze dirette si limitano all'area del nord italia, max toscana. Per questo suggerisco ilgruppo di Sorrento, perché lì non solo si impostano percorsi educativi e riabilitativi ma vi é presente un'area medica che non é affatto rapportabile al tipo di cultura sbrigativa che giustamente é stata qui denunciata.
E' giusto consigliare prudenzialità ed un generale scetticismo, ma non dobbiamo cadere negli assolutismi o negli schieramenti ideologici e nel rigetto "a priori".
Avete un'idea di come sarebbe ridotta la vita umana se non si fosse sviluppata la scienza medica ?
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