00 14/03/2012 21:26
La sua compostezza e difficoltà a lasciarsi andare, l'ha presa da me. Anche se nn ho peli sulla lingua, mai imparato a contare fino al dieci, sono una persona molto esigente con me stessa, nell'aspetto, nel comportamento, nel vestire... Mia mamma e' maestra e ci voleva( me e mio fratello) impeccabili e lo eravamo, sempre i più bravi e belli. Lei poi era ed e' una maniaca dell'ordine in casa, E per anni lo sono stata pure io. Simo e' nato con una mamma precisina, ordinata, bellina, e mai canterina o ballerina! Pero' sul lettone ci salto. Odio la musica frastornante, la confusione, preferisco cenare a casa e invitare gli amici a casa piuttosto che uscire. Ricordo un'adolescenza fatta di compulsioni e notti insonni, il tutto mai notato dai miei genitori, cose da nulla comunque. Poi università begli anni felici, più rilassata, i primi 2.. Poi la malattia di mio padre, leucemia, mia mamma in ospedale con lui, mio fratello con gli esami di quinta elem; ricordo come fosse ieri mia mamma che mi dice" guai a te se perdi una sessione d'esame e se Andrea fa male quelli di quinta..." dai 57 kg sono passata a 46 e solo mio padre se ne preoccupo' .. Nn mi lascio' gauri' ... Pero' quando simo aveva due anni e mezzo, la leucemia si riacutizzo' e in 56 giorni se n'e andato. Gli ultimi 3 e' stato con me, sono io che ho deciso di far finire la sua sofferenza. Con lui una parte di me:l'Eliana sicura, determinata, capace di dire e fare tutto e' morta. Era lui la mia sicurezza! Simo era già un ometto, parlava perfettamente e a lui mi sono aggrappata, lo portavo con me ovunque, anche in Brasile per lavoro, era impeccabile, fermo 10 ore in aereo, a pranzi e cene come un adulto! Quando gli dico che ha un cervello da adulto in corpo di bimbo, mi dice che nn e' un bambino ma un nano!Sei mesi dopo la morte di mio padre sono iniziati i tics, sicuramente e' genetica, ma la situazione emotiva l'ha scatenata.Forse capisci perché tanto controllo? E perché paura della morte?