00 08/02/2010 22:59
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Anteprima

Il mio week end non è stato molto diverso dal tuo Gianfranco. E mia figlia ha 18 anni! E' rimasta sui libri anche sabato sera (alla sua età) e tutta la domenica. La giornata è trascorsa tra nervosismi e improperi contro gli insegnanti che concedono solo due giorni per preparare una verifica. Risultato di tutto questo stress: stamattina grande discussione per mandarla a scuola. Credevo di averla vinta io, ma quando è tornata mi ha detto di aver passato al bar le ore del tema... Naturalmente me la sono presa con lei, ma dentro di me le ho dato ragione.
Solo che anch'io sono un'insegnante ed insegno proprio nella scuola che lei frequenta. Anch'io come te più volte mi sono chiesta quando è cominciata questa follia. E non me la sento di dare tutta la colpa agli insegnanti.
1. Molti genitori misurano la qualità del lavoro svolto a scuola dalla quantità dei compiti a casa. (Io stessa dico a mia figlia:"Di matematica state facendo qualcosa? Ti vedo fare pochissimi esercizi")
2. I genitori hanno bisogno di avere sempre un riscontro oggettivo dei voti assegnati. E allora che cosa c'è di meglio di una bella verifica nero su bianco? All'insegnante offre le stesse informazioni che potrebbe dare un intervento o una domanda del ragazzo durante le ore di lezione, agli studenti risparmierebbe molto stress, ma ai genitori non basta ("Ma come? Se non l'ha mai interrogato...")
3. Nella nostra scuola, non so da voi, c'è il registro elettronico, che i genitori controllano quotidianamente da casa per vedere quanti bei voti ha preso quel giorno il figlio (se non è compilato telefonata al Dirigente)
4. Il Collegio docenti è tenuto a decidere il numero minimo di verifiche nel quadrimestre. Di solito tre, ma i più "bravi" ne fanno anche 5 o 6
5. Il numero di studenti per classe (io per es. ho 3 classi, rispettivamente di 26, 24, 27 alunni) non ti consente di calibrare su ognuno, ma nemmeno per gruppi, la quantità di esercizi di cui hanno bisogno per raggiungere un competenza. E Allora meglio puntare alto!
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Ho notato, ma è una cosa del tutto personale, che anche l'età del docente influisce sulla quantità di compiti e di studio a cui sono costretti i ragazzi. Sono inversamente proporzionali. Ansia da prestazione?
Mi fermo qui, credo di aver già annoiato abbastanza, ma ci sarebbero molte altre cose.