00 28/01/2010 10:20
Innanzitutto scusate se solo così raramente mi faccio sentire.
Volevo solo testimoniare, a seguito della mia esperienza personale, che non è poi così vero che i medici debbano per forza avere questa visione in cui malattia e salute sono separate da limiti netti (cosa che questa gente cerca di far passare), cioè uno o è malato o non lo è, e uno o è sofferente o non lo è. Vi riporto la nostra esperienza con la dottoressa Zibordi del Besta, che sotto certi aspetti abbiamo criticato (principalmente perchè il suo team non ci aveva prospettato soluzioni diverse dai farmaci quando invece GFM in tre ore ha liberato nostro figlio in maniera immediata e permanente da un disturbo ossessivo compulsivo pesantissimo da sopportare – questo per ribadire la grande COMPETENZA del nostro, che medico non è), ma sotto altri invece abbiamo apprezzato molto. Siamo infatti usciti dallo studio di questa dottoressa senza una diagnosi così precisa e, sono passati alcuni anni ma lo ricordo perfettamente, quando le abbiamo chiesto se si potesse parlare per nostro figlio di TS ci ha risposto affermando che il confine fra sindrome da tic e tourette non è poi così netto, e che avremmo dovuto fornire risposte mediche e farmacologiche al nostro bambino solo quando e nella misura in cui lui avesse sofferto la sua situazione, dimostrando una visione di questa sindrome che sa tenere conto 1)di quanto sia importante il modo in cui chi la porta la vive 2) di quanto sia da valutare caso per caso l’opportunità o meno di parlare di malattia e di rivolgersi ai farmaci 3) di quanto sia importante l’atteggiamento positivo e anche sdrammatizzante dei medici e dei genitori. Ricordo anche che ci disse di stare sereni perchè suo padre, medico di vecchio stampo, al sentire Sindrome di Tourette pensava immediatamente a qualcosa di grave e devastante, ma lei personalmente aveva una visione di questa condizione molto diversa e molto più ottimista; lei ad esempio non me la vedo proprio a dire ad un genitore “suo figlio è grave”.
Non credo quindi che Soldani e gli altri possano far passare il loro atteggiamento come l’unico valido da un punto di vista strettamente medico rigoroso, perchè esisono anche i medici che utilizzano un approccio molto più simile a quello che la nostra associazione abbraccia.
A sabato.
Marcella