Bimbo forse tourettico...che fare?

Tanto per cominciare volevo dirti che personalmente il tuo gufo mi piace.

Entrando in tema penso che le tue obiezioni siano tutte condivisibili, è un problema controverso, mi pare che tu abbia ragione ma un momento dopo mi vengono in mente tanti ma….
Conosco la situazione: se in giro non c’è nessun "possibile-tourettico” allora si! volantinaggio, divulgazione, ecc… ma appena vedi qualcuno con qualche tic, proprio allora, proprio quando forse hai vicino la persona a cui vorresti che il tuo messaggio arrivasse (se non lo conosce già), tutto si ferma. Paura di urtare la sensibilità, di creare disagio, di ferire, ecc…
E’ una maledizione, è capitato anche a me diverse volte.
Sicuramente la mia idea di fare volantinaggio non è proprio opportuna, pensandoci su sarebbe meglio lasciare in giro qualche volantino o appenderlo in una bacheca, nella speranza che venga letto.
L’idea di contattare solo i diretti interessati in privato, o alla peggio consegnando una busta (chiusa) con brochure e una manciata di righe con cui si spiega il gesto, può andare bene però ci vuole “fegato”, bisogna saperlo fare, vincere il blocco che ti prende allo stomaco e poi mi chiedo.. la divulgazione non serve anche agli altri? Ai non tourettici per sapere che si tratta di una sindrome? Per fare cadere il velo di omertà che ci fa vivere il nostro problema nella solitudine della nostra casa? Che fa si che quando ne parliamo sembra che parliamo “turco” (citazione: Angie)? Per avere la solidarietà degli intelligenti?
Certo ci sarà pure la presa in giro dei deficienti, ma quella c’è sempre, sindrome o non sindrome, anzi può darsi che qualcuno passi da una sponda all’altra nel momento in cui si fa chiarezza su cosa sono “questi strani movimenti e questi suoni” .
Penso che certe volte ferire è necessario. Ma preferire non doverlo fare mai!

un abbraccio