00 17/09/2007 14:03
sfida al potere di comando
Discussione a tavola:
- Quando la prof di matematica mi si rivolge con quell'atteggiamento impositivo è come se mi lanciasse una sfida ed io in quel momento la devo assolutamente accogliere.
Dicendo questo a tavola voleva sicuramente far capire al padre quello che lui prova quando anche il padre gli si rivolge in quel modo.
Io avevo pensato che la sfida continua di mio figlio fosse per il comando; oggi ho un dubbio. forse lui non vuole prendere il comando ma solo opporsi a qualcosa che sente profondamente ingiusto e tirannico.
Adesso sento fortissimo il suo sentimento perchè è sempre stato anche dentro di me; quel senso di ribellione verso le cose che arrivano dall'alto e che sono così e basta. Ero così fin dalle scuole elementari ( Secondo mio marito ero stata educata male dai miei genitori , sempre pronti a darmi spiegazioni e ad ascoltare il mio parere). Io credo che sia una questione di temperamento, è il modo in cui sei fatto e sei disposto a venire a patti con il potere di comando solo se ne capisci il motivo e solo se subentra la fiducia. Ma che casino se la fiducia viene meno.... diventa una vera lotta.
Sapete come attuano il potere di comando gli aborigeni australiani?
Ogni membro della comunità prova il brivido del comando perchè solo così può capire la responsabilità del prendere decisioni e può imparare la fiducia verso gli altri.
Conosco anche un gioco che viene proposto alle faliglie in tal senso. Tutti, anche i bambini, comandano per un intero giorno. Poi gli altri danno un voto al lavoro del comandante. Quando il giro di comando è terminato chi ha il voto più alto vince un premio.

Ma dove siete finiti tutti?
Rimasti a Rimini ?

Clod