00 08/01/2016 19:22
I tanti fallimenti del Guerriero della Luce..

Sono qui seduto attanagliato dai miei fantasmi, sensi di colpa e frustrazioni. Non è facile risedersi ogni volta su questa sedia. Tornare è sempre dannatamente dura, ed ogni volta ne vedo la grande scuola che è in realtà. Non la vivo bene tuttavia, ed in particolare da qualche giorno sono come rallentato, poco fluido e con mille e uno pensieri. Il biglietto per l'Inghilterra tuttavia già ce l'ho, già da una settimana buona e riporta la data del 16, cioè Sabato prossimo. La solita partenza, il solito strappo e il solito dolore nei primi giorni conseguente allo strappo. Poi so come andrà, ritroverò un altro ritmo, un altro Ale. Il gioco è solo tenere duro qui, in questa transizione.
Sento però dei sensi di colpa. Vorrei essere qui come sono fuori, inarrestabile, centrato e leggero. Certo anche fuori mantengo i miei limiti sui quali lavoro sempre, mantengo le mie manie e la tendenza ad essere un pò ossessivo. Ma li affronto per necessità, nelle sfide nelle quali mi tuffo proprio per non "annoiare" la testa e lasciar spazio a quel sistema che si annoda così facilmente. Qui è molto più dura impedire alla mia linea di annodarsi, di incresparsi. Qui mi sfugge la mente e vaga in mondi infiniti, fatti spesso di idee inconcluse, progetti lasciati sul nascere, strade solo iniziate col pensiero e non davvero percorse ma che lasciano il loro sapore per il solo averle vissute e concluse con la mente in un battito di ciglio.

E' dura essere centrati così, ed ecco che anche una semplice questione si trasforma in un dubbio amletico. In Inghilterra porto il portatile o il tablet? O nessuno dei due e solo lo smartphone? Banalità che quando sarò in viaggio perderanno ogni importanza, ma qui, ora, mi sembrano dei problemi insormontabili.
Per fortuna però ho imparato a partire, per fortuna ho fiducia nella mia luce e nel mio entusiasmo. Mi spiace solo che spesso, qui non riesco a girare fluido e sento di perdere tempo. Sono un perfezionista, pignolo e spesso carceriere di me stesso. Uffa.

Leggevo poco fa il mio precedente scritto e sento che qualcosa in me sta cambiando col tempo. Lo leggevo e sentivo che sono io, mi riconosco in quello che scrivo. Non solo mi riconosco, ma c'è qualcosa, come un canale che mi pare si apra quando leggo ciò che scrivo. E' la prima volta che lo noto, e forse è solo un illusione, ma quasi mi sembra di tornare in contatto con me stesso e sento che mi fa bene.
Sono felice di aver riscoperto il valore terapeutico di questo luogo. Poco importa se non lo legge nessuno, o se lo leggono in molti e nessuno risponde. So che mi fa bene perchè è un luogo neutro dove posso dire TUTTO, e allo stesso tempo può essere utile per altri chissà.