00 02/12/2013 19:25
A me fa piacere che tu abbia dei dubbi.. sono per la riabilitazione dell'istinto materno, troppo spesso trascurato in nome della scienza.
Comunque.. non pensavo fossi al corrente del farmaco..
Quello a cui non riuscirò mai ad abituarmi è a come ci si possa sentire "più tranquilli" a dare ai nostri bambini simili droghe! Ti giuro è più forte di me.. quando accenni a cosa possiamo fare se non rivolgerci ai medici in simili situazioni, io rispondo che siamo nel 2000, sappiamo tutti leggere e scrivere, non siamo più poveri, ignoranti e stolti da delegare scelte così importanti ad un neuropsichiatra solo perché tale e che magari non avevamo mai visto prima di qualche settimana, che non conosciamo e che magari domani salta fuori che ha sbagliato la cura! (succede troppo spesso, questa è cronaca, del resto sono umani e possono fallire) ma che soprattutto, cosa non meno importante fanno semplicemente il loro lavoro, ciò in cui credono e per cui nella migliore delle ipotesi hanno studiato duramente: curare secondo i dettami di chi ha insegnato loro. Io non mi sento più tranquillo così, c'è troppa superficialità, troppi interessi e troppe volte leggiamo e sentiamo dai diretti interessati: "tornassi indietro non lo rifarei più".
Vedi la maggior parte delle persone va dai dottori senza metterli in discussione.. una sorta di sudditanza psicologica, come se questi fossero illuminati, quasi divini, e il più delle volte si torna a casa applicando qualsivoglia scempiaggine ci dicano o diano, solo perché sentiamo dentro di noi la paura, l'angoscia e allora vogliamo pensare che stiamo facendo la cosa giusta, che siamo andati dal "migliore", perché sai com'è con la salute non si scherza e soprattutto non si bada a spese! A costo di ripetermi, non siamo più nei campi, possiamo informarci, indagare ma come in tutte le ricerche che abbiano un senso, non di certo nella stessa direzione a cui ci simo rivolti, indagare vuole dire cercare alternative! Ci sono decine di motivi per non lasciare più nulla al caso, come potete fidarvi.. (a proposito mi piacerebbe sapere cosa ne pensa tuo marito, come la sta vivendo secondo te).
Chi se la sente di escludere a priori che l'attacco di panico non sia stato prodotto dal farmaco? visto che è sopraggiunto dopo alcune settimane dall'assunzione ci avete pensato? E nel caso.. mettendo in ordine di gravità e avendolo potuto sapere prima era meglio tenersi le ossessioni da bambina o provocare l'attacco?
Capisci cosa sto cercando di dirvi? il fenomeno per cui arriviamo, in nome del loro bene, ad andare contro le nostre sensazioni di madri o padri è l'equivoco a mio avviso più grande di questi anni, chiamiamoli di scienza!