00 12/10/2013 19:15
A me piace Francesca perché in un qualche modo va nella direzione di un mio post passato dove parlavo di “ORGOGLIO TOURETTICO” ossia del riuscire a trasmettere ai nostri figli che Tourette non significhi necessariamente meno (connotazione negativa) ma potrebbe significare più (connotazione positiva).
Sono contento nel vedere, anche nella mail di presentazione, l’assenza di timori e pudori di fronte al suo essere e sentire, ed anche se a volte ravvedo una possibile voglia di “scandalizzare” o di egocentrismo, ti dico ben venga perché non fai male a nessuno e torna solo utile a te, per sentirti più e non meno.
Emanuele ha smesso poco dopo di straparlare sui balconi, come del resto immaginavo e auspicavo fin da quando scrissi il post, ha solo spostato le sue compulsioni e ossessioni verso altro.. mi manda a cagare tutte le mattine, pomeriggi e sere per ben tre volte!
Situazioni molto meno preoccupanti fortunatamente e che accetto di buon grado ma ad una condizione che lui sa e che ho adottato usando un po’ di fantasia: che non ci provi in pubblico! Lui sa che deve rimanere come un nostro gioco famigliare, diversamente sarebbe ingiusto nei miei confronti.
Una mattina se ne infischiato altamente e usando un pretesto si è messo a gridare come un matto ogni oscenità compreso papà sei uno stronzo, non capisci un cazzo, ti uccido ecc. allora pacatamente gli ho imposto di gridare altrettanto forte, più forte, fortissimo in modo che tutti i vicini sentissero papà ti voglio bene, in modo che fosse pareggiato il conto e per ben 3 volte!
Con sorpresa non solo l’ha fatto ma si è subito sentito meglio, gli è venuto anche da ridere e la tensione è scemata via.
Noto con piacere che sta cercando di superare le sue paure, con la ripresa della scuola a voluto usare la bici, non ha un bel rapporto gli viene di lasciare il manubrio ma insiste nonostante l’altro giorno abbia incrociato un cassonetto dell’immondizia!
Anch’io ho sempre messo in moto quel meccanismo.. una sorta di film del futuro prossimo immediato, dove vivo talmente nitida la situazione che ho deciso di rappresentarmi ma anche nelle cose più semplici, perfetto l’esempio delle rotaie…
Io sostengo che non ci sia nulla di male, strano, perverso o pericoloso nel pensare “cose brutte” anche fino alla peggiore.. uccidersi! Il male è farlo non pensarlo! A tutti chi più chi meno, chi prima o chi poi potrebbe capitare, la differenza sta nell’istinto di conservazione di cui siamo tutti corredati e che al momento giusto fa capolino evitando la tragedia (salto dal balcone/tirarsi addosso mobili) è questa che fa la differenza tra i cosiddetti normali ed i folli. E’ proprio per questo che sono contrario alle sostanze stupefacenti (compreso i farmaci) preferisco esserci al 100 x 100 difronte a simili pensieri o inquietudini, non voglio essere annebbiato o allucinato ( a seconda del principio attivo in corpo) non voglio precludermi di utilizzare l’istinto di conservazione che è in me!
Tutte le volte che succedono cose brutte, se indaghiamo un poco ci accorgiamo che spesso il soggetto prendeva psicofarmaci ed il ragionamento o pensiero dei più volge ineluttabilmente verso “ ma.. era già strano, mica normale, era in cura “ Allora dico ma non può essere il contrario? Ribaltiamo la cosa, non può essere che si diano i farmaci per evitare i brutti pensieri ma questi come prezzo da pagare lascino sul campo l’istinto di conservazione?

[Modificato da owlly 04/04/2018 10:00]