00 21/03/2010 15:37
Per immaginazione intendevo quella tendenza "ad immaginare le cose che sono come non sono e a immaginare le cose che non ci sono come sono o come potrebbbero essere", come diceva Leopardi. In altre parole intendevo dire che spesso immagino storie, eventi, cose staordinarie. Per esempio, a volte "vedo" la realtà come in un film, per esempio come nel mondo di "Parnassus". Ecco...ho trovato il termine giusto: fantasticare, diciamo che sono portato a fantasticare...anche ad occhi aperti.

Comunque, per tornare al thread...mi chiedevo se lo stesso ragionamento può essere fatto anche per le donne. Al giorno d'oggi sono molto molto competitive, più degli uomini a volte. Che anche loro lo facciano per uscire dall'anonimato e aumentare le possibilità di accoppiamento? Naturalmente, intuendo i profondi risvolti storici e sociali di questa domanda, voglio precisare che intendo dire se tale loro atteggiamento possa essere spiegato "anche e non solo" da una prospettiva limbica. Soprattutto per quelle dopaminergiche.