00 18/01/2010 16:29
Ho avuto il primo episodio d' ansia o meglio di attacchi di panico nel 2005, (pur non prendendo farmaci); la mia vita sembrava cambiata, non riuscivo più fare a cose come guidare in autostrada, non potevo più fare viaggi lunghi, a volte facevo fatica anche ad andare al lavoro, ne tantomeno fare più sport, vivevo com un malato di cuore senza esserlo, poi con l' antidepressivo e una graduale esposizione sono tornato alla normalità.
Quest' anno dopo un particolare periodo di stress, sono ricominciati, e continuano tutt' ora, anche se con i farmaci e con un allenamento cognitivo, riesco a gestirli in maniera discreta.

Per prima cosa, il farmaco ti aiuta, ma è una stampella, non ti da la guarigione, ho visto sulla mia pelle che le cose che aiutano di più sono la graduale esposizione alle cose che ti mettono ansia, (tipo la paura di guidare, di fare certe cose ecc.. ecc... cui ognuno ha le sue), LO SPORT (che tu abbitua ad sentire la tachicardia senza preoccupazione e fa bene anche in generale) e il fatto di non concentrarsi sui sintomi, ma cercare di comprendere la motivazione che ti spinge a tutta questa tensione.
Ovviamente noi tourettici siamo predisposti all' ansia, all' agitazione ma per arrivare al panico, vuole dire secondo me che qualcosa ci ha portati a rompere gli argini della nostra condizione già ansiosa per natura...
Tento di spiegarlo con parole mie, (per cui chiedo scusa agli esperti se non mi esprimo correttamente) anche se non sono un medico, ho avuto un buon mentore che conosci anche tu.
Noi tutti abbiamo un cervello arcaico o meglio una parte del cervello che da gestisce delle sensazioni primordiali, come la paura ad esempio, per qualche ragione (stress, traumi, ed anche stimoli dovuti alla torette ad esempio) questa parte manda dei segnali di allarme, la parte del cervello con cui viviamo e ragioniamo (la corteccia) si trova questi segnali non sa come gestirli, comincia quindi a dare spiegazioni inconsce, attribuendo la causa, non ad un qualcosa di interiore, ma ad un qualcosa di esterno, nascono così tutte le fobie tipo la paura di guidare o di andare in certi posti ecc... ecc...
La tachicardia, le vertigini, , la nausea, la mancanza d' aria, la derealizzazione (che è quel senso che tu definisci essere staccati dalla realtà), i tremori, le parestesie sono dei picchi di adrenalina, TOTALMENTE INNOCUI ma purtroppo fastidiosi.
Il farmaco aiuta, ma ti ripeto da solo non basta, bisogna imparare a convivere con queste cose, e più le accetti, più ti esponi gradualmente meno ti daranno fastidio, ma credimi ci vuole tempo!!!
Spero di esserti stato utile.
m00n


"La paura uccide la mente.
La paura è la piccola morte
che porta con sé l’ annullamento totale.
Guarderò in faccia la mia paura.
Permetterò che mi calpesti e mi attraversi,
e quando sarà passata non ci sarà più nulla,
soltanto io ci sarò." di Frank Herbert
[Modificato da m00n77 18/01/2010 16:38]