00 18/01/2010 05:09

Ciao Ariella e benvenuta nel forum,
non pensavo che ci saresti arrivata così presto. Penso che potrà esserti davvero utile confrontarti qui...con i tuoi simili. Ti aiuterà ad uscire da quell'identificazione di "paziente" che spesso é il peggior derivato di tanti anni di medicalizzazione...anche quando questa è necessaria il rischio che porta con sè é quello di togliere alla persona la responsabilità di attivare risorse proprie. Specialmente se l'unica cura e l'unico aiuto é stato il farmaco.

Nessuno può dirti se un farmaco o l'altro ti abbia danneggiata, tu però non devi dimenticare che i farmaci sono dati per guarire e/o stare meglio e solo tu puoi dire cosa ti ha fatto stare bene o male, raccontaci se vuoi. Ci sono persone che con i farmaci stanno meglio e non potrebbero stare bene che con i farmaci, altre che di quetsi fanno volentieri a meno.
Hai fatto altro? Quale é la tua storia?

In merito ai danni al sistema nervoso, che dire, quello che si legge (Doidge, Merzenich, Kandel) é che questo é fortemente plastico e quindi in linea teorica se stimolato correttamente molti eventuali danni (da eccesso di molecole, da infezioni,da forter emozionalità traumatica, da inquinamento acustico, da disorganizzazione motoria, da...etc. etc.) sono scavalcabili, compensabili e contenibili. In linea teorica, poi c'é di mezzo la fortuna di azzeccare le cure giuste (uso il concet to di cura in senso lato) e l'impegno personale...ad esempio nella rinuncia a responsabilizzare solo l'esterno, gli altri, di tutti i nostri problemi.

Un consiglio generale, non lasciare il medico che ti cura sin tanto che non ne hai trovato un altro, coi farmaci il fai da te é fortemente sconsigliato.
Venendo qui sei entrata in un'altra dimensione di cura, quella del confronto e dell'aiuto reciproco, anche quella del mettere in comune le proprie qualità. Sei alla pari qui, approfittane per un percorso DIVERSO nel quale la protagonista puoi essere innanzitutto tu.

Ciao
GFM