00 26/01/2010 01:32
In questi giorni sono molto attratto dallo Schumann meno attraente, e mi affascina molto. Schumann, tra i compositori di primo piano, è probabilmente il caso più rilevante psichiatricamente: si parla di sindrome maniaco-depressiva, forse schizofrenia (???), ma insomma, credo sia difficile stabilirlo in base alla psichiatria attuale (è morto nel 1856). Due anni prima di morire ha tentato il suicidio, gli ultimi anni li ha trascorsi in manicomio. Era un uomo estremamente colto.

Ad esempio ascoltare insieme le 8 Novellette è deliziosamente insopportabile, dubito che qualche pianista sia così audace o autolesionista da proporle tutte insieme in un concerto. Si tratta di 50 minuti di musica ritorta su se stessa, complessa e che mi ha sedotto per il suo non essere seducente (non le ascoltavo da 15-20 anni). Una complessità geniale e malata, che surclassa quel fabbricatore di tappezzerie di Mendelssohn, sicuramente sano come un pesce. Un pesciolino rosso, direi. Schumann diceva che il problema di Mendelssohn è che la sua musica risolve sempre, insomma non prolunga le tensioni, preclude dunque ogni complessità. Giusto per citare un coevo di Schumann.

Il nostro forse-co-sindromico Mozart scrisse in una lettera a suo padre: "Clementi è un cialtrone [o ciarlatano], come tutti gli italiani". Vabbeh, le generalizzazioni sono una sciocchezza (anche se è vero che l'Italia ai tempi di Mozart non ha prodotto granché), tuttavia quella frase mi ha fatto venire in mente qualcuno. Da qualche anno gira per l'Italia un signore conciato da pazzo, quindi genio, che propina sciacquette musicali che valgono quanto il sale di Vanna Marchi. Quel signore è uno squallido prodotto commerciale che sfrutta il binomio genio-follia, senza essere né l'uno né l'altro. Siccome ha studiato nello stesso Conservatorio in cui ho studiato io, e negli stessi anni, so che non può non sapere che dice un mare di fregnacce, sfruttando l'ignoranza musicale degli Italiani. Qui trovate una brillantissima critica di quell'uomo-prodotto: www.malvestite.net/2007/09/27/malvageddon-20-giovanni-allevi/