00 16/05/2009 19:34
mea culpa mea culpa mea culpa


Tanti anni fa avevo 25-27 anni e insegnavo nelle scuola medie dell'obbligo e partecipai convinto alle battaglie politiche e sindacali per ottenere la scuola a tempo pieno. Si diceva che sarebbe servita per ottenere l'uguiglianza di opportunità in quanto dentro la scuola e indipendentemente dai livelli culturali dei genitori tutto si sarebbe compiuto: studio, esercitazioni e compiti. Alternando il tutto con materie più piacevoli che nella scuola dell'obbligo avrebbero dovuto avere più spazio.

Ora a distanza di tanti anni mi guardo intorno e cosa vedo? Vedo un aumento di nozionismo inutile, un accanimento didattico che poco o nessuno spazio lascia ai processi di apprendimento individuale, i compiti pomeridiani che la mia generazione faceva prima della TV dei ragazzi (entro le 17) e prima di uscire in cortile, han preso spazio e sono tracimati in ogni dove...pomeriggio e sera, tutti i week end e le vacanze.
Tanto stress che proprio i bambini con TS o con iperattività son quelli che pagano il prezzo più alto.

Mi piace quella cosa del "proibire i compiti" che hai fatto, la condivido molto, alla fine quello é il tempo degli affetti e della famiglia ed é giusto che l'ultima parola sia del genitore.


Fosse per me tornerei al tempo parziale generalizzato, il tempo pieno é servito a dare risposte solo alla disoccupazione intellettuale...per permettere a tanti frustrati di trovare comunque un lavoro. Almeno prima l'insegnamemnto era più probabile che fosse un compito sociale alto, e non a caso socialmente stimato. Ora...

GFM