00 07/11/2008 13:19
Rileggendo i precedenti post mi sono accorto di essermi espresso male: forse prima di conoscere la persona affetta da TS molti non conoscevano la sindrome, ma un collega che aveva letto il libro "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" di Oliver Sacks lo portò in ufficio facendo notare la somiglianza con Ray, a quel punto fu sufficiente fare qualche ricerca su internet o rispolverare qualche libro di medicina per capire la complessità del problema. Non sono sicuro che questa curiosità abbia coinvolto tutti allo stesso modo, ma una parte sicuramente.
L'aspetto positivo è che ora tra colleghi, amici e familiari la TS è conosciuta.
Tuttavia non sono certo che l'interessato conosca la sindrome, e qui ritorniamo al discorso di prima: vorrei parlargliene ma non è un argomento da affrontare con leggerezza e non so da dove partire.
Concordo pienamente con Marmotta: conoscere il problema aiuta, anzi direi che è fondamentale.