Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS Forum rivolto a chi è affetto dalla Sindrome di Tourette, a chi ha tic motori e vocali, pensieri ossessivi, compulsioni, ansia, panico, deficit attentivo e disturbi dell'umore. E' un'organo ufficiale dell'AST-SIT Onlus (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

riduzione numero insegnanti di sostegno

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    marmotta@
    Post: 783
    Registrato il: 19/02/2008
    Socio di AST-SIT, Responsabile Soci e Tessere
    00 23/07/2008 19:21
    ne ho solo sentito parlare. Pare che con la nuova finanziaria abbiano ridotto di molto il numero degli insegnanti di sostegno nella scuola.
    Navigando un po sul WEB ho trovato qualche iniziativa locale di protesta da parte di associazioni di volontariato quali la nostra.
    chi ne sa di più?
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    Gianfranco Morciano
    Post: 1.485
    Registrato il: 09/07/2007
    Responsabile Scientifico
    00 26/07/2008 12:55

    Non ho molto tempo per cercare ed ancora non mi sono arrivate news in proposito...siamo a luglio e molti insegnanti lo sai sono già da tempo in vacanza, e lo dico con voluta nota polemica. Sono certo che a settembre le indignazioni e le informazioni non mancheranno.

    CMQ le riduzioni che toccano il lavoro sociale e gli aiuti ai disabili o alle persone in difficoltà sono sempre un fatto grave perché evidenziano una pericolosa linea di tendenza, in un paese poi come il nostro che certo non brilla per spesa sociale...e nonostante qui si goda di una delle leggi più avanzate al mondo, la L. 104 (una delle più inapplicate nella storia della Repubblica).

    Potremmo anche inviare una nostra nota di protesta, dovessi decidere io però la subordinerei ad una protesta molto più forte, ad esempio quella contro l'abolizione dei corsi biennali di preparazione degli insegnanti di sostegno. Oggi questo insegnamento(a mio giudizio) serve più a dare risposte alla disoccupazione intellettuale che non all'utenza in stato di necessità, in difficoltà.
    Chiunque può insegnare "sostegno" e non é richiesta alcuna specifica preparazione ed in effetti, almeno nella mia esperienza, i risultati di ciò purtroppo si vedono.

    Sulla base della mia esperienza, limitata come tutte le esperienze degli individui, meglio sarebbe assegnare il sostegno ad enti accreditati di lavoro sociale...ad esempio alle onlus.

    E' solo un'opinione, in parte dettata dall'amarezza di un'esperienza negativa che non mi consente di provare grande dolore per la perdita di alcuni posti di lavoro, per l'utenza invece sì, tanta.
    Salvo ovviamente i diversi bravi ed appassionati insegnanti che ho conosciuto (alcuni vengono anche sul nostro forum) ma penso siano una minoranza.







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    Giorgioseragni
    Post: 7
    Registrato il: 29/03/2008
    00 11/08/2008 11:33
    Meno insegnanti di sostegno
    Scusate ma questa proprio la devo dire... meno insegnanti di sostegno? forse è un bene visto la preparazione degli stessi nella scuola italiana!!!!

    Io sono un neuropsichiatra infantile...sono io praticamente che faccio le richieste, dopo le valutazioni del caso,per affiancare gli insegnanti di sostegnop a bambini a scuola. Se devo dirla tutta la mia (ma non solo mia) tendenza degli ultimi anni è di chiedere più spesso gli educatori piuttostoi che gli insegnanti di sostegno. Vi spioego brevemente perchè:

    La preparazione pedagogica dei nostri insegnanti è pari a quella del muratore che mi sta rifacendo il pavimento (con tutto il rispetto con il muratore che spesso è un migliore pedagogista con i suoi figli di chi ha un titolo per farlo...): consideriamo infatti che gli insegnanti di dostegno non devono fare nulla se non un breve corso (credo un giorno) per essere inseriti nelle liste di sostegno. Normalmente sono insegnanti che non riescono ad andare di ruolo per la loro materia e vengono ripescati come sostegno. Una storia fra tutte: lo scorso anno è stato ripescato un agricoltore meridionale che era da 15 anni che non metteva piede in una scuola e che era rimasto iscritto nella lista del sostegno: finito in una scuola con un bambino disabile gravissimo (una paralisi cerebrale infanile con una lunghissima serie di complicanze neurologiche e psichiatriche) è scappato dopo essere stato 3 giorni con la valigia al seguito a scuola.

    Secondo motivo: la continuità: quansi mai la stessa insegnante riesce a stare sullo stesso bambino per più di una nno consecutivo senza contare

    Gli educatori spesso sono giovani e motivati, si lasciano condurre di più da altri professionisti dell'equipe, si aggiornano, e godono di contratti più prolungati per cui spesso si riesce ad avere lo stesso assistente ad personam o educatore)educatrice anche per più di un anno....

    Quindi: mi scandalizzo anche io per la notizia della riduzione degli insegnanti perchè dà l'idea di come la scuola e la nostra italia risponda a chi è più in difficoltà...ma mi spiace dirlo (e mi scuso sin d'ora con tutti coloro che sono insegnanti) non mi preoccupa più di quel tanto che abbiano ridotto gli insegnan ti di sostegno....

    Sbaglierò... e spero in futuro di dovermi ricredere....

    ciao
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    Gianfranco Morciano
    Post: 1.485
    Registrato il: 09/07/2007
    Responsabile Scientifico
    00 12/08/2008 12:01

    ...gustosa questa risposta di Seragni, per il contenuto certo, ma sopratutto per la piacevolissima perdita della funzione inibitoria, che ce lo fa riconoscre come "appartenente": "La preparazione pedagogica dei nostri insegnanti è pari a quella del muratore che mi sta rifacendo il pavimento (con tutto il rispetto con il muratore che spesso è un migliore pedagogista con i suoi figli di chi ha un titolo per farlo...)". [SM=g1362237] [SM=g1362237]

    Riprendendo la funzione di controllo voglio dire che purtroppo queste considerazioni sono il frutto dell'amara esperienza sul campo, nel mio caso haimè molto lunga, nella quale a fronte di qualche insegnante veramente impegnato(ho ad esempio il ricordo fantastico di un'insegnante di lettere e di una preside di Burago Molgora per il lavoro su di un bambino iperattivo)spesso ci si trova invece a dover fare più fatica con gli insegnanti che non con i bambini, a dover educare prima gli insegnanti per poi educare i bambini.

    Quando intorno al '79 (la Legge sull'integrazione é del '77 ma nella scuola ci vollero due anni per l'applicazione) nella scuola furono inseriti i primi bambini disabili per loro vi era solo demagogia: secondo una visione molto ideologica bastava farli stare con gli altri alunni per vederli "rinsavire" (un effetto secondario della legge Basaglia di cui poco si é trattato).
    Le esperienze negative di quel tipo di inserimento vennero presto alla luce, senza competenza di educazione speciale nessuna vera integrazione era possibile.
    A quel punto, dopo qualche anno di proteste e fallimenti, per fare l'insegnante di sostegno divenne necessario aver frequentato un corso post-laurea di specializzazione biennale. Sembrava un passo avanti.
    Invece i Corsi Biennali vennero chiusi dopo pochi anni (penso per i costi), e fu un peccato perché ad esempio a Milano presso la facoltà di medicina, gestito dal prof. Caracciolo, si teneva un corso biennale veramente di alto livello.

    Oggi per insegnare ad alunni difficili, per i quali sarebbe necessaria una profonda formazione metodologica in educazione speciale(come ci ha insegnato la Montessori) sembra bastino corsi...di un giorno. [SM=g7564]

    Per questo sono d'accordo con Seragni, se deve essere così meglio utilizzare gli Educatori (ma anche le altre figure della classe di laurea della riabilitazione, come terapisti della riabilitazione, psico-neuromotricisti etc.), i quali frequentano corsi con obbligo di frequenza per almeno tre anni di Università. Gli educatori (mal pagati) sono resi disponibili degli Enti Locali o dalle ONLUS (cooperative o associazioni). Per questo anche noi di AST potremmo mettere a disposizioni i nostri, in realtà lo facciamo ma sembra che le scuole pregferiscano spendere i soldi del "diritto allo studio" per fare corsi di teatro o di arteterapia, che non per inserimenti mirati e didattiche speciali.

    La mancanza di personale specializzato, o semplicemente di un pensiero pedagogico che non sia solo "didattico", nella scuola é davvero drammatica. Le esperienze come quelle della scuola di Trento (che si é associata ad AST) sono davvero uniche e noi ci troviamo spesso a gestire, per i nostri figli, ore di inutili ripetizioni di compiti astrusi e tensioni generate da una scuola dell'obbligo che anziché educare ad apprendere ed a rinforzare il piacere dell'apprendimento, é soprattutto tesa alla retiterazione del nozionismo, come negli anni '30... Figuriamoci poi se una scuola così é in grado di gestire, contenere, accogliere ed educare i comportamenti dei bambini con qualche diversità.

    Salvo eccezioni, almeno il mio bilancio é molto negativo per quanto riguarda scuola e insegnanti di sostegno statali.

    GFM


    PS
    nel 79 cominciai ad insegnare ed incontrai, per lo più nei corridoi o in aule separate a far disegnini, questo genere di alunni. Fu allora che in me nacque l'interesse per la didattica speciale e mi resi subito conto che per acquisirla ed applicarla...18 ore di insegnamento non sono sufficienti, e neanche l'autoformazione.




    [Modificato da Gianfranco Morciano 12/08/2008 12:14]