il benvenuto ed il resto
Torno ora da una visita alla mamma e trovo questa meravigliosa sorpresa, Chiara Fastame sul forum! Non sto nella pelle e l'interferenza emotiva mi rende difficile persino comprendere bene il contenuto del suo post (anche se confesso Chiara, quando l'ho messo in effetti speravo potesse essere un buona esca per te).
Quindi intanto voglio esprimere a tutti la mia soddisfazione, perché Chiara, che si é formata con uno dei massimi esponenti dell'approccio cognitivo-comportamentale italiano e non solo (Cornoldi) é di fatto una collaboratrice di AST. Una di quelle persone che é più portata a dare che richiedere, con quell'umiltà che é tipica degli scienziati e che ho già visto negli altri nostri collaboratori.
Ora qualcosa nel merito
Sono convinto che vi siano disfunzioni della Working Memory e della memoria e breve termine nel quadro della sindrome di tourette, ma purtroppo non possiedo le competenze che ha Chiara in questo campo per poter indagare con rigore scientifico. Chiara dovrebbe mettere a punto un progetto di ricerca sulla w.m. nella ts proprio a partire dalla nostra comunità e mi sono permesso di anticiparle il nostro assenso (penso che ora stia riflettendo sul tipo di campione che le servirebbe).
Il nostro gestore del forum troverà dove mettere questa discussione, che a naso dovrebbe attirare altri interessanti post sia di esperti che di incuriositi.
Per quanto riguarda l'Università di Pittsburg il nostro Bortolato ha già preso contatti con chi ha guidato la ricerca sul lento rilascio post stimolo, mi ha già anche inviato dei pezzi ma certo ne parleremo ancora quando tutta la ricerca sarà a nostra disposizione, l'avremo tradotta e discussa in relazione alla sindrome. Ti anticipo che non si tratta di un'evocazione a distanza di un'ora, ma proprio del mantenimento di quell'eco (sensoriale e cognitivo) per circa un'ora dopo che lo stimolo si é estinto (ovviamente a scalare).
La questione é: perché ho voluto dare rilievo a questa ricerca?
Per tre motivi principali: il primo é che nella TS é tanto forte questo meccanismo eco (ecoico) di stimoli sensoriali, visivi e verbali; il secondo perché questa scoperta sembrerebbe richiamare in auge la vecchia questione del meccanismo della ripetizione (reiterazione) degli stimoli nella memoria a breve termine (funzinali a far sì che alcuni stimoli passino nella memoria a lungo termine) che proprio Baddeley, al quale dobbiamo la nuova denominazione di Working Memory (memoria di lavoro) sembrava avere superato; il terzo é legato alle ricerche di Hebb il quale correla la W.M. e la M.B.T. ai disturbi dell'attenzione (meccanismo di convergenza sincronica) e di fatto anziché ad aree egli assegna la funzione di memorizzazione esattamente alle modalità del funzionamento sinaptico (post sinaptico). E questo mi sembra allinearsi con la ricerca di Pittsburg.
Per far comprendere ai non addetti ai lavori
Nella vecchia teoria degli anni '70 si era teorizzato che negli umani ci fosse una......................
la discussione prosegue nell'area riservata ai soci, visibile ai soci solo loggandosi e ai non soci associandosi. La discussione é a questo indirizzo:
sindromeditourette.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...