00 06/01/2008 16:22
specchi

Caro seek,
ogni tanto leggo il tuo gustoso zibaldone e vorrei trattarne qualche punto, ma non essendoci punto che non comporti impegno e tempo non ti si può rispondere in modo superficiale. Voglio dirti che per me, ma posso dire con certezza per molti di noi, leggere le tue riflessioni é stato un po' come guardarsi in uno specchio, sia per quanto riguarda i contenuti che per la modalità espositiva....nostra questa fatica a trattare un punto alla volta ad esempio, e nostro questo bisogno di mettere tutto fuori, questa paura che a non dire tutto rischio di perder per strada qualcosa di ciò che volevo dire. E ancora nostra la fatica a fermarsi fin quando non ci sembra che una misura sia colma, anzi compiuta.
Già in questo é possibile vedere una modalità ticcosa, uno stile.
Io penso che sia così anche la nostra modalità creativa (quando c'é), é come un onda che ci accompagna e su cui vorremmo stare fino a compimento, sappiamo infatti quanto poi é difficle risalire se dovessimo scendere. Anche per questo si diventa collerici e violenti quando si viene interrotti.
La nostra vita in generale, come dice Giglio, é piena di opere incompiute che ci guardano, attendono e che probabilmente mai concluderemo...onde da cui siamo scesi pensando di risalire, ma che non passano più. Pensa che per arrivare ad accettare che é così ho dovuto attendere i 52 anni...perché ora non é più questione di ammettere, ma solo di fare un calcolo probabilistico, un'equazione anche semplice. Eppure ancora mi scoccia, mannaggia quanto mi scoccia!

Poi ci sono le emozioni che accompagnano l'onda ed i suoi sù e giù.
Tu scrivi "...fin da piccolo ho sempre avuto la sensazione e la convinzione che avrei dovuto fare qualcosa di grandioso nella vita..non so di certo cosa..ma ero convinto che avrei dovuto stupire tutti.. Però all'opposto di questo ricordo anche che mi negavo le cose più belle e i sogni più spinti, semplicemente perchè ero convinto che non ne fossi degno...che non ne fossi all'altezza...", già, euforiche le fasi creative e depresse le altre. Certo a tutti accade, TS o non TS, ma questa intensità e questa continuità...eh?
C'é qualcosa di bipolare in questo, e non va a fasi come nella sindrome da DSM IV ma é una costante della vita che ci accompagna quotidiamente, pensiamo una cosa e contemporaneamente (o subito dopo) al suo opposto. E fa male, a volte tanto, anche se non ci fa impazzire.
Anche a me capita ancora oggi sai di dire a me stesso "eh ma quante cose che sai! Che intuizioni, sei bravo, devi farle uscire"...poi magari di non fare, di accontentarmi di un'emozione che dura poco. Altre volte mi capita di leggere qualcosa di altri e di sentirmi un verme, una nullità, un indegno e persino colpevole di aver avuto di quei pensieri, ed anche questo fa male. Non tanto per l'invidia ma per per gli opposti che ci procura, per questo continuo movimento ANCHE di emozioni.
Piuttosto mi capita di invidiare "i fermi, i pacifici, i pacati" e tante volte vorrei essere come loro, un po' più in pace.
A Sorrento dall'ufficio in cui lavoravamo guardavo la gente in spiaggia a prendere il sole e la invidiavo...perché io non riuscirò mai ad essere così pur aspirando ad essere e sono convinto che anche la morte alla fine mi sorprenderà ancora in corsa, in corsa verso una pace ed una realizzazione che non raggiungerò mai, verso un obiettivo che si sposta più in là ogni volta che mi avvicino.
Io penso che sarà così per tutti noi Seek, possiamo cercare di moderare un po' ma non credo che mai si sfuggirà a questa condizione.
Poi arrivano i momenti di ferma mio caro, ma fermi ci vedono solo quelli che stan fuori, in realtà dentro si sta combattendo con una gran confusione e mille decisioni da prendere, a volte con lo schifo e la delusione di sè e la stanchezza del mondo, buio e inattività. Poi si torna fuori, ma torniamo solo per gli altri, perché noi e questi cicli siamo un tutt'uno, in nessuno ci rimaniamo mai per troppo tempo.
Siamo...il movimento.

GFM

Ti ho detto che i tuoi scritti sono stati per me un'emozione, e questa volevo qui rappresentare, come una sorta di restituzione. Cercherò le più piccole onde di singoli temi da riprendere successivamente in modo più tecnico nella cartella "altre caratteristiche", naturalmente se ne avrò voglia [SM=g7554]