00 06/06/2015 12:24

certo se sindrome è associata a male incurabile, visite, farmaci, dolore...
spiego meglio il pensiero di mio figlio... probabilemete sentendosi bene con se stesso non vuole essere etichettato in nessun modo, tanto più con parole così pesanti!
Ma proprio questo mi disturba, non devono essere considerate parole pesanti! in casa ho sempre fatto delle differenze, delle diversità un vanto, ho sempre considerato la parola non normale non come negativa ma nell'eccezione positiva. Magari anche geniale!
Tutto dipende da come ci sentiamo non da come siamo realmente, se essere fosse sufficiente per sentirsi bene, sereni e sani, tutti potremmo diventarlo basterebbe comportarsi "bene", seguire delle semplici regole esistenziali, non so potremmo partire anche dai 10 comandamenti!
Invece non è così, molti sono belli ma non si piacciono, sono bravi ma si sentono cattivi, sono profondi ma si sentono stupidi, questo accade perchè non conta nulla cosa sei o cosa fai, spesso addirittura per gli altri, per chi vuoi bene, per i genitori, per l'amato... conta solo come tu ti percepisci... questo si che fà la differenza! E' da quando ho capito... che lo informo puntualmente sul suo stato, no certo per denigrarlo, etichettarlo o fargli il verso ma semplicemente per non nascondersi dietro al nulla, per ricordargli chi è, da cosa è mosso, insomma da dove parte la sua personalità caratteriale, come si fà abitualmente per altre caratteristiche, tipo una bassa statura o il colore della pelle, in modo che possa percepirne e determinarne lui stesso il peso odierno e stabilirne quello futuro.
Non può esserci alcun cambiamneto definitivo se non vi è stata prima accettazione, prima ci accettiamo e questo ovviamnete vale per tutto non solo per la sindrome e prima iniziamo a cambiare ciò che non ci piace e a stare bene con noi stessi, a percepirci migliori e pertanto a vivere serenamente... i fardelli sono quasi sempre il frutto delle nostre paure!
[Modificato da owlly 30/03/2018 12:09]