00 26/09/2013 04:25
Bravo andrea!

Andrea sta dicendo delle cose molto importanti, soprattutto per i genitori.
Un familiare di tourettico si può comprendere che possa temere il ritorno di una fase difficile e che per questo stia addosso al figlio ad ogni segnale di possibile disturbo....anche a quelli che sarebbero normali nella vita di chiunque. Questa cosa però può prendere una brutta piega perché un tourettico, specie se sta raggiungendo un suo equilibrio esistenziale, vuole anche vivere come una persona normale...senza gli occhi ddosso di tutti e soprettutto senza che "lo sguardo degli altri" sia sempre rivolto ai sintomi, ai difetti.
Sei fantastico Andre quando rappresenti lo sguardo del medico che vede entrare un DOC e non Andrea. Mi ricordi di una mia vecchia degenza in ospedale dove il medico di reparto presentava al primario i pazienti come "lui é il blocco coronarico, l'altro é la valvola mitralica difettosa...etc etc. E tutt'intorno i pazienti con guardo interrogativo "ma sta parlando di me?". I signori Brambilla, Molteni o vattelapesc si sentivano spersonalizzati.
Ecco, se c'é una sindrome che non può permettersi la spersonalizzazione é proprio la nostra, lo dice anche Sacks quando scrive che essa deve essere trattata anche sul pino esistenziale. Per un tourettico che già si fa tante domande esistenziali non c'é niente di peggio che la spersonalizzazione.
Poi ci sono anche quelli, ed é giusto, ai quali persino l'identità di tourettico va stretta. Andrea infatti é sicuramente più diverso che uguale, come tutti noi.
Grazie per questo spunto,che spero sia d'aiuto a tanti familiari.

GFM