la mia vincita sulla sindrome di tourette
Salve, sono Federico Allegrucci, ho 16 anni e scrivo da Pesaro, vi volevo raccontare una mia esperienza appena conclusa dove io ho avuto la meglio sulla mia Tourette.
Ho cominciato da poco a soffrire di disturbo ossessivo compulsivo che mi ha dato molto fastidio per guidare il mio Ape 50 e per andare in bicicletta, in particolare in quest’ ultimo caso ho lo stimolo a infilare mani o piedi nei raggi della ruota della bicicletta.
Io frequento da tanto il gruppo scout laici di Pesaro ed è da questa primavera che abbiamo deciso di organizzare una vacanza di gruppo in salento, con un percorso in bicicletta di 50-60 Km al giorno, che non sono pochi.
Pensare a questo mi ha subito messo in ansia e avevo paura di non farcela e che mi sarei fatto male, fino al giorno in cui non siamo partiti.
Io e i miei genitori abbiamo parlato col capo compagnia che ci avrebbe accompagnato e tutti sono sempre stati a mio favore dicendomi che ce l’ avrei fatta e avrei represso il mio pensiero nocivo.
A me però si è sviluppata una tale ansia interna che mi sono persino aumentati i tic vocali, ero preoccupatissimo, non volevo partire, soprattutto i giorni subito prima che avrei dovuto fare questa esperienza.
Da qualche mese però prendo lo Zoloft, che devo dire che mi ha aiutato molto contro il mio stimolo ossessivo compulsivo, ma ciò che mi preoccupava era il fatto che 50-60 Km alla volta erano tanti e sarebbe potuto succedermi di tutto.
Arrivato il grande momento, avevo il supporto dei miei genitori, del mio capo compagnia e soprattutto dei miei amici, che conoscono bene la mia sindrome, ero preoccupato, ma alla fine il primo giorno dei 3 previsti in bicicletta l’ ho fatto, e con esso i 60Km per andare da Lecce a Otranto…
Ho dovuto convivere con il mio stimolo di mettere i piedi o le mani in mezzo ai raggi, e anche con alcuni picchi più intensi che mi portavano ad accennare il gesto, ma l’ ho vinto! Non ho ceduto alla maligna tentazione! non è mai successo niente e dopo alcuni kilometri quasi mi abituavo e mi scompariva da solo.
Così sono stati anche il secondo giorno di bicicletta e il terzo. Dopo alcuni kilometri un po’ fastidiosi il mio pensiero dirottava automaticamente sugli splendidi paesaggi che attraversavamo per andare fino a Leuca lungo la Litoranea.
Ho avuto maggior fastidio soprattutto per andare in discesa, dove sfioravamo velocità molto elevate, e il mio pensiero sapeva che se avessi ceduto sarei caduto e mi sarei fatto male, e paradossalmente aumentava, ma anche qui non ho ceduto e ho sempre cercato di stare al passo con gli altri.
Ho avuto un valido aiutante lungo il percorso: le cingomme, queste mi aiutano a sfogare non solo dal punto di vista fisico e dei tic, ma quanto il mio pensiero ossessivo compulsivo si faceva più forte, masticare mi aiutava.
In conclusione, ho fatto 170 Km in bicicletta vincendo sempre e costantemente sul mio stimolo di infilare mani o piedi in mezzo ai raggi e ce l’ ho fatta! Ho girato il salento e ho fatto un’ esperienza che pochi hanno fatto, visitando posti bellissimi e stando in compagnia di amici meravigliosi, che ti capiscono e su cui puoi sempre contare