00 06/07/2012 16:09
Mah, Gufo... io non ho mai fatto i compiti per le vacanze estive; il bello è che mia madre insegnava a scuola. Un po' la facevo disperare, ma in fondo non era così rigida. Ricordo poi tutte le mie Epifanie da incubo, in cui i re magi mi portavano solo espressioni matematiche, temi e secoli di vicende storiche, dopo 14 giorni di ozii e vizii.

Oggi poi è peggio dei nostri tempi, ora le scuole sono quasi tutte a tempo pieno. I bambini non hanno tempo di giocare, muoversi, sognare, scegliere, meditare, e ANNOIARSI. Che bello era provare un po' di noia, ogni tanto! Sono tutte cose fondamentali per crescere, invece impera sempre più una cultura scuolacentrica; inoltre, i genitori, non paghi, portano i figli a 20 corsi alla settimana!

Ai miei allievi (di pianoforte, dunque una disciplina che fa solo chi sceglie di fare), non do compiti delle vacanze, perché senza lezioni non servono a nulla, perlomeno per i più piccoli. Tuttalpiù gli lascio qualche cosa da fare, se vogliono, ma tutto quello che gli assegno mi curo di spiegarlo; soprattutto gli dico di suonare quello che vogliono, di nuovo, di vecchio, o inventato da loro: se son rose fioriranno, se non li obblighi, i più appassionati, i più dotati emergono. Ora sta per arrivare a far lezione uno stupendo bimbetto di 6 anni, che, come mi ha riferito suo padre, appena tornato dalle vacanze "scalpitava" per far lezione con me, e l'altro giorno mi ha portato un sacco di pezzi studiati che gli avevo assegnato e spiegato. Però non era obbligato.