metto qui in chiaro l'inizio della discussione che prosegue in area riservata
Caro Presidente,
ho letto con molto interesse la tua comunicazione del 20 febbraio sulle nuove scoperte relative alla memoria di lavoro e all’attività dopaminergica. Attendo con ansia la pubblicazione del lavoro del gruppo di ricerca dell’Università di Pittsburg, per poter farmi un’idea chiara dei risultati di questo studio. Al momento, mi sembra utile sottolineare alcune cose. Primo, ricordiamoci che la memoria di lavoro svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana, perché serve a mantenere temporaneamente gli stimoli e/o elaborarli (ossia attribuirgli significato). Quindi è estremamente utile capire ad esempio qual è il suo ruolo nell’apprendimento scolastico e quindi le ripercussioni del suo malfunzionamento nel rendimento scolastico dei ragazzi tourettici (con o senza ADHD) . Secondo, se la disponibilità di dopamina si registra a distanza di un’ora dalla stimolazione neuronale, allora questo fenomeno avrà delle ripercussioni non solo sulla memoria di lavoro ma anche sulla memoria a lungo termine. La differenza fondamentale è che la prima può mantenere poche informazioni e per poco tempo (qualche decina di secondi, secondo alcuni autori non più di trenta), mentre la memoria a lungo termine mantiene un numero illimitato di informazioni per alcuni minuti o per un’intera vita (immaginiamo una grande biblioteca in cui i vari libri sono collocati in determinati scaffali secondo ad esempio l’argomento che trattano). I due punti che ho appena citato mi spingono a porre un altro quesito: cosa sappiamo del funzionamento della memoria di lavoro nella sindrome di Tourette? Se escludiamo gli studi sulle funzioni inibitorie o la pianificazione, al momento sappiamo ben poco o quasi niente sull’efficienza della memoria di lavoro nei tourettici. I dati raccolti infatti sono alquanto esigui e ambigui, manca in sostanza uno studio sistematico che ci dica come funziona la componente verbale (che ad esempio usiamo quando leggiamo una stringa di numeri sull’elenco telefonico che ripetiamo fin quando non componiamo il numero sulla tastiera del telefono) e come invece ‘si comportano’ i processi visuo-spaziali (che servono invece per memorizzare o elaborare gli stimoli relativi alla forma, al colore, alla grandezza degli oggetti e alla loro posizione) della memoria di lavoro nella ST, sia quelli deputati al solo mantenimento dell'informazione (passivi) e sia quelli che invece servono per trasformare, manipolare, modificare le informazioni (processi attivi) in entrata (input) per elaborare una risposta adeguata (output). Attualmente infatti non sappiamo quale sia in ciascun dominio (verbale/visuo-spaziale) l’efficienza dei processi deputati al solo mantenimento degli stimoli e quelli che invece devono svolgere un lavoro maggiore, devono elaborare l’informazione. Certo, sappiamo che le funzioni inibitorie sono generalmente deficitarie nei tourettici, le evidenze sperimentali sono talora contrastanti per ciò che concerne le capacità di pianificazione, ma non sappiamo pressoché niente sulle capacità di updating dei ragazzi con ST. Possiamo solo supporre che più sono coinvolte le funzioni esecutive e probabilmente meno sarà adeguata la prestazione delle persone con ST. Ma ciò vale per tutti i compiti che richiedono di elaborare le informazioni? Sia per quelli verbali che per quelli visuo-spaziali? Tuttora non siamo in grado di rispondere. Eppure i compiti scolastici richiedono costantemente l'impiego delle funzioni della memoria di lavoro, si pensi ad esempio alla capacità di memorizzare posizioni su cartine geografiche, riprodurre disegni, selezionare determinate informazioni sulla base della loro rilevanza, dopo che ne sono state presentate diverse (pensiamo ad esempio a quando dobbiamo estrapolare il significato di un testo letto).
Sarebbe quindi interessante approfondire questi aspetti, indagando l'efficienza delle diverse funzioni della memoria di lavoro nei ragazzi con ST , controllando l’influenza dei processi attentivi nell’esecuzione di diverse tipologie di compiti.
Comunque, se qualcuno desiderasse leggere qualche articolo sul funzionamento della memoria di lavoro, resto a disposizione per segnalare dei riferimenti bibliografici.
Vi saluto spero di ritrovarvi presto
Chiara Fastame
PS: mi scuso se ho postato il mio messaggio nella cartella sbagliata ma non avendo accesso ad altre sezioni, ho pensato di inserirlo qua. Son certa che eventualmente il webmaster troverà un posto più consono...