i miei tic vocali

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AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:42
mess di gigliodellatorretta

Coprolalia(a norma di regolamento del forum):
*********
*****
***** ******
****
********* *** *****
***** * ** ******* ** ****** * ******* ****** ****** *** (oooh, questa è veramente terribile, vero?)


Scherzi a parte, grido parolacce e bestemmie (queste ultime a volte piuttosto elaborate). Per fortuna lo faccio solo se sono a casa da solo. Partono così, senza una ragione legata al contesto reale..............................................................
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:43
r morciano
cors.............................................................
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:44
r morciano

capito!



Ora capisco!! Volevi scrivere carattere "corsivo" ma per qualche tuo inconscio motivo hai scritto "corsico"
marmotta@
00martedì 25 marzo 2008 15:08
prolalia
vorrei ragguagli su questo perchè in mio marito la prolalia è ormai più frequente dei tic motori.
Da qualche parte ho letto che c'è un nesso tra quello che si dice e il proprio vissuto.
E il post di Giglio me lo confermerebbe.
Finchè si tratta di GATTO o di AMORE... ok ma la bestemmia?
Mio marito bestemmia ma mi accorgo che cerca di mimettizzare la frase ad esempio spostando l'accento delle parole così suonano diverse, o dicendole come se fossero una unica parola.
Ma le dice nei momenti più disparati, anche in momenti di serenità.

Dai miei post è evidente che sono cattolica, praticante, ecc... per cui queste bestemmie mi hanno creato qualche problema, ormai superato.
Però vorrei cercare di capire: perchè proprio una bestemmia e non una parola come GATTO.

grazie
GiglioDellaTorretta
00mercoledì 26 marzo 2008 12:38
per me è proporzionale alla tensione interna dei pensieri ossessivi: più è alta più alzo il tiro nel contenuto proibito delle parole ticcose. La bestemmia è il massimo grado di "trasgressione", anche per me che non sono nemmeno battezzato (ma nato e cresciuto in Italia, e questo è sufficiente per attibuire alla bestemmia la valenza di proibito). Forse tuo marito ha dei conflitti interni molto alti (mi permetto di buttarla lì, ma potrebbe essere un'idiozia)
Gianfranco Morciano
00mercoledì 26 marzo 2008 21:24
COPROLALIA é l'emissione incontrollata e sopratutto involontaria di parole (o scritti) spiacevoli, parolacce, scurrilità, bestemmie, apprezzamenti pesanti. Questa manifestazione viene ridotta ed estinta con .......................................................
marmotta@
00mercoledì 26 marzo 2008 22:27
coprolalia (sorry)
ho capito perfettamente la prima parte del tuo post e mi pare che corrisponda a quello che fa mio marito.
Non ho capito altrettanto bene la seconda parte:
Quella cosa del pensiero.....
ma forse sono solo stanca!

grazie
++stasi++
00giovedì 27 marzo 2008 13:35
Ciao Marmotta
Ti capisco, In casa mia
la bestemmia viene detta dividendo la frase in sillabe e gridando l'ultima parte storpiando la o in una quasi u prolungata.
La cosa peggiore è che oramai mi sto abituando a sentire parolacce e non mi fanno più effetto e anche quando vengono dette verso di me non reagisco più, lascio correre.
A volte mi accorgo che a furia di sentirle mi trovo anch'io a pronunciarne più di un tempo e questo mi dispiace dato che ho un bambino di 10 anni che ha tutto il diritto di vivere in un ambiente sereno.
Le bestemmie mi infastidiscono, non perchè sono credente, ma perchè sono rispettosa nei confronti di chi lo è ; e mi dispiace che le persone pensino che mio figlio è un gran maleducato, perchè non è così.
Poi ci sono quei gridiversi che arrivano all'improvviso e se sono assorta a fare qualcosa mi fanno prendere degli spaventi incredibili; a volte invece non arrivano e magari li stai aspettando perchè un pò sono buffi, fanno sorridere, sono musicali
ormai fanno parte della mia vita ed a volte mi viene voglia di ripeterli per capirne il gusto.

Clod

Gianfranco Morciano
00giovedì 27 marzo 2008 22:53

Marmotta, la seconda parte era per Giglio, e riguarda i rimuginatori. Era per distinguere dalla coprolalia anche se é un rimuginare pieno parolacce e bestemmione.
Questo rimuginare "pesante" é molto diffuso, ma non solo tra noi, anche in tutte quelle altre sindromi nelle quali questa attività (in buona misura visiva-analogica) serve per rielaborare fatti o emozioni, a volte per compensare frustrazioni. Aiuta molto e di solito é a "mezza voce".

GFM

Angela.Angie
00mercoledì 27 maggio 2009 20:13
pensieri ossessivi
chiedo aiuto ai TS adulti: mio figlio ha coinvolto noi genitori in alcuni suoi rituali compulsisi e vuole che al telefono o anche di persona gli si risponda alle sue domande con determinate risposte, di solito un si detto come vuole lui. Ovviamente noi non glielo diciamo mai come lo vuole lui, non per farlo apposta ma evidentemente non sa bene neanche lui come deve essere questo si. La sua reazione è sempre più rabbiosa, la tensione cresce e ultimamente per ottenere quello che vuole riesce ad essere anche aggressivo. Questo è un rituale molto vecchio dura ormai da più di un anno.Lui si incarta in questo rituale che dura anche ore al punto da sfinirlo fisicamente. Secondo voi come dobbiamo reagire noi genitori? Dobbiamo assecondarlo e fare in modo che si calmi da se o non rispondergli con il rischio che si arrabbi e alzi anche le mani? Io oggi mi sono rifiutata di rispondere alle sue richieste e gli educatori hanno avuto difficoltà a gestirlo. Se foste voi al suo posto, come vorresta che reagissero gli altri per aiutarvi? Ringrazio chi vorrà rispondermi.
DeerBear
00sabato 30 maggio 2009 22:46
Io non ho risposte, forse, o forse si.
Posso solo dirti la mia opinione: il bello dei rituali compulsivi è che puoi focalizzare l'attenzione su altri rituali :-)

Cercate di spostare la sua attenzione: non so come farlo, non sono uno psicologo, ma sono sicuro che si possa fare(l'ho fatto anche io... però diciamo che è stato involontario, nel senso non di proposito ho solo trovato un altro rituale che... come dire... mi attirava di più :D)

Provate a parlare con un tecnico :-) credo che la soluzione migliore sia questa.

Quanto alle reazioni rabbiose e violente, non credo ci sia molto che possiate fare: forse fargli fare uno sport tipo boxe potrebbe aiutarlo a sfogare le rabbie che si accumulano.

Io mi sfogo con l'immaginazione: se avessi fatto tutto ciò che ho immaginato l'Italia sarebbe semideserta :D
eheheheheheheh

Andrea
Gianfranco Morciano
00sabato 30 maggio 2009 22:55


Ecco, l'hai chiesto.

Attenti alla domanda, Angela non chiede come sono i rituali compulsivi e come fare ad estinguerli, chiede se vi é mai capitato di includervi l'azione o la parola di un'altra persona, o meglio di una persona familiare.

GFM


m00n296
00sabato 30 maggio 2009 23:42
La tua descrizione è un pò vaga, proverò comunque a dirti come la penso.
Bisogna assecondare secondo me fino ad un certo punto...
Il DOC è un pò come uno strozzino, più gli dai corda più se ne prende..... (ma in realtà è solo un imbroglione). Il rituale da un senso di appagamento e di tranquillità ma poi quell' effetto si affievolisce e sarà probabilmene sostituito da un altro rituale più complesso e magari sempre più inacettabile.
Non si può dirti come uscirne su un forum, perchè è soggettivo, però all' inizio ci sono degli stratagemmi (tipo esercizi mentali) per contrastare la compulsione, a volte distraendosi, a volte ripetendo delle frasi (poi ripeto è soggettivo), ma quello di cui parlo sono solo pagliativi; la verà "cura", secondo me è affrontare il fattore scatenante che causa la compulsione, cosa facile a dirsi, ma ci vuole un professionista, non è una cosa che si può fare da soli.
Per quanto riguarda la boxe e gli sport da combattimento, se intesi solo come ALLENAMENTO A CORPO LIBERO sono un ottimo esercizio fisico, e per la coordinazione (negli esercizi c'è un condizionamento neurologico visto che devi coordinare i colpi con il movimento delle gambe, anca e spalle), ma nella sua completezza (anche se non parliamo di agonismo) causa ansia (perchè devi affrontate un opponente e ci si fa comunque male) e in questo caso aumenta anche l' aggressività, perchè ti abbitui ad usarla...
Ciao

++stasi++
00mercoledì 13 gennaio 2010 14:04
urli pubblici
Qualche giorno fa ho conosciuto un tourettico di circa 50 anni ( che non sapeva di esserlo ) e mi ha fatto notare una cosa che reputo everitiera nel caso di mio figlio.
Secondo lui il tic motorio soddisfa se stesso in intimità, mentre quello vocale è in rapporto con le altre persone .
anche quando si urla privatamente è in seguito ad un pensiero sociale e comunque, non soddisfa come un urlo pubblico.
Ho chiesto a mio figlio e mi ha confermato che lui smetterà di gridare quando entrando in un negozio e tirando un urlo, nessuno gli darà retta.
Sabato eravamo in giro per saldi e vi posso garantire che in ogni negozio dove andavamo lui tirava un super urlo appena entrava . Il potere era assoluto ( immagino la soddisfazione), tutti si fermavano e si giravano per cercare di capire. E’ stato sempre cosi’ una scena ripetuta per almeno 10 volte
Alla fine mi veniva da ridere… la gente è proprio prevedibile in queste cose e credo che il suo urlo sia una richiesta di conferma alla scena che ci si aspetta.
Che ne pensate ?
Clod
m00n77
00mercoledì 13 gennaio 2010 14:24
Cara Clod,
io ho sia motori che vocalizzi, gli ultimi generalmente pe mia fortuna non li manifesto troppo in pubblico.
Nel mio caso non sono i pensieri sociali a scatenare i vocalizzi, ma la paura improvvisa e spesso immotivata per qualcosa, prevedere un evento reale in modo nel modo più catastrofico, e fare qualcosa per allentare la tensione oppure un tipo di ansia particolare, improvvisa ed incontrollabile. Per i motori, invece a volte è come per i vocali altre volte invece è solo voglia di muoversi, di non riuscire a stare fermo, il classico "peperoncino nel sedere", ma un peperoncino
piccantissimo però!!!!!!!!!!!!

Credo non si possa generalizzare, perchè ognuno sviluppa le proprie modalità, che secondo me sono soggettive, simili nel risultato finale ma diverse nell' interpretazione.
Ciao
m00n
marmotta@
00mercoledì 13 gennaio 2010 14:40
anche mio marito urla, e che urla!!!!

Certe volte anche mentre parliamo, appena si tocca un argomento che può indurre un po di tensione, lui ad emettere urla o meglio bestemmie e parolacce urlate. Al punto che devo ripetere quello che ho detto perchè lui non è riuscito a sentirlo.

Comunque mi ha colpito quella questione dell'urlo all'ingresso di un negozio. Anche Giuseppe fa così. Io ho sempre pensato che significasse "dò quest'ultimo sfogo perchè una volta dentro mi devo trattenere!"


++stasi++
00giovedì 14 gennaio 2010 14:23
E’ vero Moon non si può generalizzare, so che è molto complesso.
Come Marcella pensavo anche io che l’urlo gridato in macchina prima di scendere servisse a ridurre la tensione per evitare di farne altri una volta dentro ( scuola, negozio ecc ) , ed è stato sicuramente così in passato.
Ma se poi una volta non riesci a trattenere e scappa l’urlo in luogo pubblico credo ci sia una grande goduria e poi diventa quasi impossibile evitarlo perché torna il desiderio della ripetizione della stessa scena, la conferma che andrà proprio così e probabilmente il piacere supera di netto la vergogna.
Deve essere un misto tra goliardica soddisfazione ed autodifesa, ed è assurdo come oramai non abbiano più effetto nemmeno le risatine e le gomitate che le persone si danno al secondo urlo, quando hanno capito chi è l’artefice.

Le risatine però si possono capire... un pò tutto ciò è buffo, la straffottenza è simpatica e libera in tutti noi il nostro desiderio di ribellione verso le regole a volte così noiose.
Gianfranco Morciano
00lunedì 18 gennaio 2010 06:07


...e quand'é che ci porti questo tourettico 50enne (che non sapeva di esserlo) ma capace di tali riflessioni?

++stasi++
00lunedì 18 gennaio 2010 13:55
E' friulano e mi ha detto di non gradire le classificazioni. quando era bambino lo avevano definito bambino caratteriale e lo volevano mettere nelle scuole speciali. Suo padre si è opposto e gli ha tolto i farmaci che gli avevano prescritto. Come molti di voi si è arrangiato da solo scoprendo col tempo il modo di spostare i tic + evidenti. ha studiato medicina ed è diventato medico.
Gli è piaciuto molto il mio ragazzone ed ha detto che a maggio se c'è anche lui viene con la famiglia e si piazza con il camper nel mio giardino, così chiaccherano un pò.
il giardino è grande... aspetto anche voi con il furgoncino e le tende, Così riempiamo con un pò di rumore il monotono silenzio dell'oltre pò.


Un bacio
Clod
Gianfranco Morciano
00lunedì 18 gennaio 2010 14:11


Un medico tourettico che scopre ora di esserlo...digli di venire sul forum.

marmotta@
00lunedì 18 gennaio 2010 19:49
ma forse è già venuto, non sul forum ma in AST SIT.

Gianfranco Morciano
00lunedì 18 gennaio 2010 22:01


...si Marmotta, ma questo é un altro.

++stasi++
00lunedì 14 giugno 2010 14:05
informazione al supermercsto
Ieri ero al super e mio figlio è entrato nei bagni pubblici.
Io lo aspettavo fuori ed appena è entrato sono usciti dei signori ridendo a più non posso dicendo che era entrato un pazzo e che appena aveva aperto la porta aveva fatto un grido.
mi sono avvicinata senza batter ciglio e gli ho detto: scusate ma il ragazzo non è matto, ha una sindrome neurologica che si chiama sindrome di tourette. Ci sono rimasti male, hanno smesso di ridere ed hanno detto: grazie dell'informazione.
Non volevo farli diventare così seri ed ora veniva a me da ridere perchè pensavo che la tourette in verità provoca molta ilarità e non avevano tutti i torti a ridere.
Clod
Seeking
00lunedì 14 giugno 2010 14:39
Ecco, l'ideale avverrà quando una situazione del genere si concluderà con una gran risata da parte di tutti i personaggi della storia, ma sarà un "ridere con" non un "ridere di"...

Ci sta lo sfottò per farsi una risata, si chiama satira e serve ad esercitare la stupenda capacità innata dell'uomo di cogliere l'ironia..di ridere..e quindi di sdrammatizzare, di guardare sotto un'altro punto di vista.. ma solo se prima si è compreso il concetto e se ne rispetta il peso che può avere..e soprattutto se si sapesse accettarlo qualora ricevuto..

Cmq complimenti Clod per l'audacia!!
Seeking
00lunedì 14 giugno 2010 14:44
Aggiungo che..

Io non ho vocalizzi ne gridi, ma riesco molto bene a immaginare e quindi lo rispetto del tutto, però come Clod, ne vedo la grande ironia che può suscitare una situazione del genere.. se restasse nell'ambito del rispetto e della comprensione, cioè quindi senza intaccare la fiducia nelle capacità e nella consapevolezza della persona che manifesta questa "stranezza", sarebbe un modo straordinario di rompere la routine..sarebbe il modo di usare la nostra grande energia..
owlly
00lunedì 14 giugno 2010 16:58

[Post rimosso dall'autore]
++stasi++
00mercoledì 16 giugno 2010 13:09
hei ragazzi è proprio così, è giusto ridere se prima si è compreso il concetto e se ne rispetta il peso che può avere..e soprattutto se si sapesse accettarlo qualora ricevuto.. grande Seeking


Clod
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