cosa leggete?

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AST-SIT
00giovedì 9 agosto 2007 06:28
r morciano
buona idea parlare delle letture


Mi sembra interessante la tua proposta, quella di aprire un capitolo in questo forum che tratta di questioni culturali, e tra queste raccontare dei libri che si stanno leggendo.
Anche il cinema mi sembra sia entrato nelle nostre discussioni, ed in effetti per queste materie non abbiamo un luogo di discussione.
Propongo al gestore del forum di crearlo, fate proposte su come chiamarlo.

Volevo parlarvi di due testi che sto leggendo:

1)Boncinelli-Sciarretta "verso l'immortalità?", che tratta delle frontiere della scienza per quanto riguarda l'allungamento della vita e di come, oltre una certa misura, la psicologia umana arriverebbe a trovare depressiva la vita in quanto ogni cosa sembrerebbe già vista o vissuta

2)Changeux-Ricoeur "la natura e la regola", si tratta di un dibattito tra un filosofo (Ricoeur) ed un famoso studioso di neuroscienze (Changeux, già autore de "l'uomo neuronale", che tanti miei studenti hanno dovuto studiare). Alcuni dei temi discussi sono già stati affrontati in questo forum (anche con qualche incidente), ma sopratutto il testo é utile per entrare in confidenza con temi di neurologia ed organizzazione neuurologica secondo lo stile di "scienza romantica" tanto cara a Lurjia e Sacks. Un modo di conoscere il nostro sistema nervoso riflettendo sul senso dell'esistenza e sulla storia (in particolare quella della filosofia e dell'arte) e per riconoscere che dietro ad ogni scienziato c'é della filosofia, della profonda filosofia personale ma anche culturale, per smetterla di guardare alla scienza con pregiudizio e sospetto, per smettere di credere che chi si occupa di neuroni sia freddo e rigido, inumano. Niente di più falso, non si può entrare nelle moderne conoscenze del funzionamento nervoso senza porsi interrogativi antichi, e profondi. Con più risposte però.
Ah, molte delle pagine di questo testo permettono anche una riflessione sulla nostra sindrome, provare per credere.

Per ambedue i testi l'editore é Cortina.

Ciao a tutti. GFM
AST-SIT
00giovedì 9 agosto 2007 06:29
r zlatorog


E. Berne...Quello dell' analisi transazionale? Beh, un altro libro da leggere quindi! In risposta a Marci in questo periodo ho in lista d'attesa alcune dispense di storia contemporanea, "storia della filosofia occidentale" di Russell, una dispensa di entomologia, "manuale di acustica" di A. Everest, due divulgativi su astronomia, "elettronica generale" Cupido Lotti, e di argomenti più pertinenti ai nostri temi "il linguaggio del corpo" di A.Lowen e "gli enneatipi nella psicoterapia" di C.Naranjo. Con il tempo libero che ho, credo di essere a posto per il resto del 2007...anch' io da ragazzo non gradivo leggere, probabilmente in quanto costretto a farlo. Adesso ovviamente è diverso, anche perchè sono curiosissimo e vorrei sapere tutto, peccato che non esistano ancora libri audio, così potrei "leggere" mentre faccio altre cose. Bella idea anche quella della pagina culturale! Rigurdo a TS e sessualità vedremo, è in effetti un argomento "scivoloso" e molte persone possono avere difficoltà a parlarne, è anche vero però che le importanti interferenze fra le due cose lo possono rendere piuttosto interessante. Beh, per cominciare sarebbe utile verificare quanto questo interesse sia condiviso...
marmotta@
00mercoledì 6 agosto 2008 17:44
Ho appena finito di leggere un libro molto ma molto carino.
Penso che potrebbe piacere a tutti
E' di MARK HADDON
e si intitola
LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE

e' davvero interessante perchè il protagonista è un ragazzino con la Sindrome di Asperger e perchè il libro è narrato in prima persona per cui è come vedere il mondo con i suoi occhi.
ESTREMAMENTE INTERESSANTE
Lo consiglio davvero
Gianfranco Morciano
00mercoledì 6 agosto 2008 20:22


Marcella, penso che questo romanzo valga più di alcuni trattati di psichiatria.
Ci sono molte similitudini tra aspetti dell'autismo ad alto funzionamento/asperger ed altri della sindrome di tourette, con una differenza importanete: che l'autismo ha difficoltà nella comprensione del simbolo, mentre la TS eccede.

GFM





marmotta@
00mercoledì 6 agosto 2008 22:42

Poi con calma mi spieghi meglio cosa vuoi dire con "eccede"
Gianfranco Morciano
00mercoledì 6 agosto 2008 23:04

Si dice, anche esagerando, che gli autistici (basso ed alto funzionamento), siano caratterizzati dall'incapacità di comprendere i significati simbolici delle cose e delle azioni(ad esempio una carezza é una mano che sfiora la pelle e basta).
Tra le diverse classi in cui l'attività simbolica potrebbe essere suddivisa vi é quella che Piaget chiamava la "competenza
socio-centrica
", che ha come prerequisito il "pensiero reversibile". Si tratta della capacità di mettersi nei panni degli altri, di vedere il mondo così come lo può vedere un altro, cioè secondo una sua diversa "teoria" (una ricercatrice che si chiama Frith sostiene che gli autistici mancano della Teoria della Mente...altrui).
Invece moltissimi tourettici son sempre lì a farsi mille domande su sè, sulle cose e sugli altri (a volte sino alla paralisi), a guardare le cose in talmente tante diverse prospettive da perdere a volte persino la centralità di se stessi (persino fino all'identificazione con l'aggressore); non solo, essi cercano sempre di cogliere i significati altrui ad un tale livello di ossessività da riuscire a deformarlo per eccesso (d'altronde l'ossessione é una sottocategoria ansiosa, cioè della paura).
Vi sono poi i tourettici che non riescono a stare in un'unica personalità proprio perché costruiscono continuamente con la mente nuovi e diversi scenari, nuove e diverse rappresentazioni (a volte dolorosamente in contemporanea)di un presente o di un futuro.
Poi ci sono le identificazioni che nei ts possono essere terribili e dolorose (ad esempio rievocare continuamente una scena di sofferenza altrui sentendola come propria), e solo questo meriterebbe un intero trattato.

Alla fine la cosidetta "mente indagativa" dei tourettici penso derivi da questo eccesso di propensione simbolica...rimuginante.


GFM




Gianfranco Morciano
00mercoledì 6 agosto 2008 23:07

...si lo so, a volte sembriamo autocentrati. Ma non é vero, l'ego-centrismo é l'altra faccia del socio-centrismo.





Danza Ballerina
00venerdì 8 agosto 2008 11:15
Da quando ho terminato l'università faccio una gran fatica a leggere..
all'inizio credo si trattasse di una reazione al dispiacere di dover lasciare un mondo che amavo tantissimo. Ho avuto la fortuna di incontrare docenti che mi hanno dato molto non solo per le loro competenze ma anche umanamente e il fatto di dover rinunciare alle lezioni mi ha portato a rifiutare i libri...
Poi però la voglia di imparare ha avuto la meglio...al tempo facevo la traduttrice e ho cercato di sfogare il bisogno di sapere studiando interi manuali di real estate che trovavo in ufficio...ma l'argomento non mi ha dato gran soddisfazione. Allora sono andata in libreria ed mi sono persa...troppi libri, troppe cose da sapere. Fino a quando si era trattato di seguire le indicazioni date da altri tutto bene, ma al momento di scegliere autonomamente cosa studiare mi sono bloccata.
Per citare Baricco, un autore a me molto caro, ho pensato "ce n'è troppo di mondo"...e sono rimasta lì impalata senza riuscire a scegliere neanche un libro...e va avanti così ormai da tempo.
Per la paura di tralasciare qualcosa di importante sto perdendo tempo prezioso.
Proverò a ripartire da qui, dai vostri consigli, magari si tratta solo di superare questo impasse iniziale...

Simona Pozzoli
astlombardia@sindromeditourette.it
Danza Ballerina
00venerdì 8 agosto 2008 11:18
WOW GIGLIO guarda!!!
Non so se hai notato i miei progressi con la tecnologia!
Dal nulla a
- firma
- immagine
- indirizzo e-mail con collegamento diretto...
C'è ancora una pecca nella firma, ma ce la farò!

PS. Ci sarai il 6 settembre a Segrate?
marmotta@
00venerdì 8 agosto 2008 11:38
Re:
Danza Ballerina, 08/08/2008 11.15:

Allora sono andata in libreria ed mi sono persa...troppi libri, troppe cose da sapere. Fino a quando si era trattato di seguire le indicazioni date da altri tutto bene, ma al momento di scegliere autonomamente cosa studiare mi sono bloccata.
Per citare Baricco, un autore a me molto caro, ho pensato "ce n'è troppo di mondo"...e sono rimasta lì impalata senza riuscire a scegliere neanche un libro...e va avanti così ormai da tempo.



questa frase mi ha fatto sorridere perchè mi è venuta in mente una situazione analoga in cui mio marito si comporta esattamente come te "alla fine non sa scegliere" però la cosa buffa è che gli capita anche con il cibo. La prima volta che me ne sono accorta è stato molti molti anni fa.
Era stata inaugurata da poco a Palermo la prima panineria. Prima di allora non esisteva nulla di analogo, se andavi a mangiare fuori qualcosa di veloce potevi prendere una pizzetta, o un panino con le panelle (se viene a Palermo te lo faccio assaggiare). Siamo entrati in questa panineria e ovviamente c'era ampia scelta. Lui si è informato su tutti i tipi di panino esistenti, ha cambiato idea 10 volte su cosa prendere e alla fine ha detto che non prendeva niente.
Io ero furiosa per la figuraccia, avevamo fatto perdere tempo al banconista per nulla.
Ma lui mi spiegò che c'era troppa offerta e lui non sapeva scegliere.
Questa scena si ripete spesso, un po con tutto (ad esempio le scarpe da tennis, quante ce ne sono!!!!!!) ma specialmente gli capita con il cibo.

Visto che ti occupi di traduzione mi viene voglia di inviarti la tesi di laurea di mia figlia. Io che non mi occpo dell'agomento l'ho trovata molto divertente e interessante.
Ti riporto il titolo:

Analisi dell’umorismo in Catch-22 di Joseph Heller
e delle strategie per tradurlo

Dimmi un po' se ti può interessare, senza problemi, non mi offendo (e poi hai detto che per ora non riesci a leggere!!)


Danza Ballerina
00venerdì 8 agosto 2008 11:49
Con molto piacere!
Grazie Marmotta,
il titolo mi incurioscisce molto. Proviamo a ripartire da qui!
Gianfranco Morciano
00martedì 12 agosto 2008 12:22


...a me capita negli acquisti, troppa scelta nessuna scelta, soprattutto nell'acquisto di abbigliamento. Stessa cosa per prodotti di elettronica sto ore a guardare e valutare, a pensare, poi vado in confusione e lascio tutto.

Danza, nel tuo post hai usato due cose che mi sono care: Baricco e le ballerine (Degas?).

GFM

Danza Ballerina
00martedì 12 agosto 2008 12:48
Ti piace Baricco???????
Non ci posso credere, non avevo ancora trovato nessuno che condividesse l'interesse per questo autore. Io ho letto e riletto i suoi libri a distanza di tempo e ci sono brani che mi risuonano sempre nella mente. Li avevo anche trascritti e incorniciati, ma nessuno ha apprezzato.

"Ballerine in blu" di Degas, mi è sembrato perfetto.

Un abbraccio forte forte!
Simo




Gianfranco Morciano
00martedì 12 agosto 2008 13:00

Avevo una cara amica, un'intellettuale polacca dal pensiero pronfondissimo che amava Baricco, si chiama Agniezscha.
Io non ho mai letto niente di Baricco (purtroppo mi sono molto limitato nelle letture che non siano saggi) ma sentivo che era certamente un autore di grande profondità, specie dai suoi racconti.

Poi tre anni fa ebbi una crisi profonda, di quelle che ti mettono in ginocchio e lei é partita dalla Polonia per soccorrermi, in effetti penso che da quella crisi sono uscito in gran parte per merito suo. Ma abbiamo fatto dei pasticci ed inquinato un rapporto molto cerebrale con altre dimensioni, così ci siamo persi. E' comunque un bellissimo e nostalgico ricordo.

Degas e le sue ballerine accompagnano le mie fantasie da almeno 30 anni.

Ciao

Danza Ballerina
00martedì 12 agosto 2008 14:17
Di Baricco apprezzo molto lo stile discontinuo, non lineare, che si intona perfettamente con i moti della mia anima (mi viene in mente uno dei disegni che mi facevi...quando con la penna tracciavi una linea spezzata muovendola muovendola in avanti, poi tornando indietro e di nuovo aavnti).
Poi ci sono i personaggi...così carichi di molteplice senso. Così profondi e così malleabili, ogni volta posso entrarci e riconoscermi. E trovo in quelle parole la più perfetta espressione di ciò che si agita in me.
Devo rileggerli, alla luce di questa nuova esperienza, sono certa di trovarci cose nuove.
Poi magari un giorno ti racconterò...
GiglioDellaTorretta
00martedì 12 agosto 2008 19:32
Danza
Ci sarò senz'altro il 6 settembre... mi mancate... era da una settimana che non accedevo a internet...
Danza Ballerina
00mercoledì 13 agosto 2008 09:37
Giglio!
Perfetto...è da un po' che non ci si vede e ho proprio voglia di fare quattro chiacchiere con te dal vivo!
Buone vacanze!
Bruna Tibaldi
00sabato 14 febbraio 2009 19:27
... libri
I libri, si sa, possono essere una buona compagnia specialmente in momenti di crisi in cui si ha bisogno di fare un po’ di silenzio, di riflettere e di dare parole al proprio disagio, al proprio malessere.
Fermi tutti! Non mi riferisco alle temporanee difficoltà che sta attraversando la nostra cara associazione, mi riferisco alla mia crisi personale.
Beh, in questi due mesi particolarmente difficili mi ha tenuto compagnia il libro:
TRE TAZZE DI TE’ di Greg Monterson e David Oliver Relin (Rizzoli Editore).
Mi è stato regalato e devo dirvi che è stato un gran bel regalo.
E’ la testimonianza di un americano appassionato di montagna , che non riesce nella sua impresa di scalare il K2 e che….
Beh la storia è emozionante e coinvolgente, ve lo consiglio. Un bel messaggio di pace, di speranza, di caparbietà, di umiltà, di…..
E voi che cosa state leggendo? Attendo consigli.
vergager
00lunedì 16 febbraio 2009 21:35
finalmente ho capito
Finalmente ho capito qualcosa in più.
Mi era sfuggita questa discussione sui libri che leggiamo.
Cosa ho capito? Che ci possono venire i pensieri ossessivi.
Consiglio, contro l'insonnia, di addormentarsi guardando un film di Dario Argento.
Scherzo! Ma leggete sempre libri così impegnativi?
Per farmi perdonare vi dico cosa sto leggendo.
E' così impegnativo che non lo leggo più di una pagina per volta.
L'autore è Carlo M. Cipolla (1922-2000).Storico di indubbia fama.
Nonostante il nome non tratta nè di cucina nè fa piangere nello sfogliarlo.
Il libbricino che sto leggendo, "ALLEGRO MA NON TROPPO" racchiude 2 saggi.
Il primo, "Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare)nello sviluppo economico del medioevo". Queste 30 paginette mi hanno fatto finalmente capire il medioevo, i momenti di pace e i momenti di tensione e guerra, direttamente proporzionali alla disponibilità di questo potente afrodisiaco. Adesso si direbbe "fate l'amore non fate la guerra".
Il secondo non l'ho ancora terminato.
"Le leggi fondamentali della stupidità umana".
Per ora vi basti l'enunciazione, nel primo capitolo, della Prima Legge Fondamentale della stupidità: "sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione".

L'autore ci fa notare che la prima legge era già nota agli autori dell'antico testamento, dove leggiamo "stultorum infinitus est numerus", ma caddero in una esagerazione poetica:il numero di persone stupide non può essere infinito perchè il numero delle persone viventi è finito.

Vi invito a passare notti insonni su questo assunto.
Vi invito ad immaginare quali potrebbero essere le altre due leggi fondamentali.

Chiudo, per ora, per mancanza di tempo.

Gabriele
Gianfranco Morciano
00martedì 17 febbraio 2009 09:10
Re: finalmente ho capito
vergager, 16/02/2009 21.35:


Per ora vi basti l'enunciazione, nel primo capitolo, della Prima Legge Fondamentale della stupidità: "sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione".
Gabriele

[SM=g7550]

In questi anni ogni volta che ho letto un libro non di saggistica, anche piacevole, mi sono sentito in colpa per aver "perso" del tempo.
Nei giorni scorsi (in piena "crisi" AST) invece mi sono dedicato senza sentimenti di colpa alla lettura di un testo scritto da uno zio di Chiara...si intitola "Il Libro del Baccalà".
Al di là del titolo, che echeggia quello che i miei genitori han sempre pensato di me e del mio stile di relazione con gli "altri", si tratta di un'interessantissima ricerca storica culinaria su questo gustoso, ed anche un po' stupido, pesce merluzzo in stocco o sottosale, davvero ben scritta. Un modo veramente suggestivo e pieno di odore per calarsi nella vita di tutti i giorni dei Vichinghi e dei villaggi del nord europa...ed allontanarsi coi pensieri [SM=g7554]

Ricevuto. [SM=g7554]

GFM











Angela.Angie
00martedì 17 febbraio 2009 16:57
baccalà ah ah !!
Gianfranco baccalà, io non direi proprio, dare del baccalà ad un tourettico mi sembra troppo. Io non penso proprio che tu sia un baccalà. A mio figlio da piccolino era stato associato questo nomignolo, ma lui altro che baccalà, intelligente com'è....
Io in questi giorni sto leggendo, finalmente, "l'uomo che scambio sua moglie per un cappello", per la verità l'ho già riletto 3 volte e ogni volta capisco qualcosa di più sulla tourette. Lo sto studiando....
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