Pazienza,costanza, fedeltà

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AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:20
messaggio di mariannaland
Per la poca ma intensa esperienza avuta con il mio ex tourettico penso che tre siano i pilastri fondamentali in un rapporto affettivo con un partner tourettico... azienza costanza e fedeltà.
Imparare la pazienza:é giusto il detto"la pazienza è la virtù dei forti"... bè è comunque fondamentale cercare di non essere nervosi irrequieti e frenetici con partner tourettici,tutto ciò potrebbe determinare o aggravare un clima di tensione..e quel senso di non sentirsi"accettati".. potrebbe portare a fratture della coppia con il tempo insanabili..
Imparare ad essere costanti:"i figli della luna vivono solo di notte.."bè per vivere anche di "giorno" non bisognerebbe essere "lunatici"...se dimostro a un partner tourettico di avere un atteggiamento incostante cosa ne deriverebbe?di sicuro non farei altro che stuzzicare le sue paure e uccidere la sua fiducia molto importante per una persona tourettica perchè il cd."porto sicuro"credo sia insito nella mente tourettica già dai primi anni di vita basti pensare a tutte le situazioni ostili con un mondo "ostile" che si trova ad affrontare sin dalla più tenera età...tutto ciò fa crescere nellapersona tourettica quella voglia di stabilità e di fiduciache solo una persona non lunatica e anche non contraddittoria può donare.
Imparare la fedeltà:"la fiducia ci fa essere più tranquilli"..in corrispondenza alla costanza c'è la fedeltà...ah si una donna fedele per un uomo tourettico credo sia un pilastro essenziale ..il motore per la durata del rapporto.. .L'uomo tourettico sente il bisogno di riporre la sua fiducia nel partner questo per una riconferma a sentirsi "accettato" di conseguenza se si sente tradito da chi aveva confidato inevitabilmente la ferita assume una piaga più profonda e difficilmente sanabile con il tempo.Potrebbe capitare tuttavia che il partner tourettico si dimostri "fragile"più di quanto non lo sia..è faccia propri stili di vita nell'infedeltà nell'incostanza nell'impazienza..e qui rimetto la mano all'intensità dell'amore della donna soprattutto nella sua coscienza,e cioè quanto è disposta ad "apprezzare" anche i lati negativi del prorpio partner.
in ultimo credo si possano aggiungere altre componenti "utili"al rapporto come l'umiltà la tenerezza la generosità e la passione...ma forse qui pretendo troppo...
l'importante è non fermarsi mai perchè non è mai tardi per imparare e crescere...
Mi permetto di dedicare poche righe a donne che hanno mariti o fidanzati tourettici:

"Su voi donne si fonda la speranza di un'autentica educazione alla pace"

"Su voi donne si fonda il sogno di una società più giusta"

"Sulla vostra tenerezza e sulla vostra attenzione si fonda la consolazione e il conforto per tutte le feritè dell'umanità"
...
Dal discorso del papa Giovanni Paolo II per la giornata mondiale della pace...

ps.:Il perdono è il fondamento della pace che è amore che è vita!Grazie donna che perdoni!Grazie donna che ami!Grazie Barbara! grazie Marinella!ecc
ah dimenticavo a tutti imaschietti tourettici dedico la canzone di Neffa:Cambierà.
Un caro saluto a tutti
marianna
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:21
risp stasi


Ho sempre avuto un pò di invidia (positiva) verso chi riesce ad avere fede. Io ci ho provato ma è più forte di me, sono troppo concreta, metto troppo in discussione.... eppure mi piacerebbe avere qualcosa in cui sperare.
La chiesa però mi ha sempre fatto scappare lontano perchè la sentivo falsa e mi impauriva fin da quando ero una bambina: ho vissuto con angoscia il giorno della mia prima comunione, sentivo quel giudizio sulla mia testa, sentivo di non essere abbastanza pulita (avevo fatto ingenue attività di sesso con dei miei amici di banda) ed ovviamente non le avevo comunicate in confessione. Ancora oggi spesso mi sento in colpa per cose che non ho fatto, mi sembra sempre che tutti gli sbagli dipendano da me. Certe cose non te le levi più di dosso.
Credo che la pazienza sia veramente fondamentale per stare vicino ad un tourettico, e ne serve veramente tanta. Sono importanti anche la fiducia e la fermezza. Io però parlo da madre. Una cosa che faccio e che mi rendo conto creare spesso danno è quella di esprimere ad alta voce il mio discorso interno. Prima di pensare a quello da dire, parlo quando ancora non ho trovato la giusta risposta con me stessa. Questo crea a chi mi sta intorno insicurezza e sicuramente non un porto sicuro dove approdare. Se poi l altro porto si nega questo porto insicuro resta l unico porto ed allora...
potete immaginare come un tourettico si possa sentire vicino a me. Ma due tourettici si possono sostenere a vicenda?
La notte è cucciola
Clod
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:22
r morciano

per clod



Ecco, questa cosa la trovo con frequenza. Nonostante i tourettici presentino un eccesso di attività simbolica (il contrario dell'autismo) difficilmente si accontentano di "credere". (Ora so che mentre dico questa cosa lascio spazio alle interpretazioni di proiezione, fa niente).
I tourettici scavano, cercano di raggiungere l'essenza delle cose, non sono quasi mai gregari...sospettano di tutto e sono sostanzialmente scettici: verso le fedi di ogni tipo (religioso o politico), verso le mode o i luoghi comuni, verso le attività gruppali. Da fuori si può forse ammirare questa caratteristica, ma da dentro...una palla! Senza gregarismo é facile restare ai mergini, ritrovarsi soli, sentirsi di peso.
Tendenzialmente individualisti, perché non si sopporta "il dovuto" e si guarda dietro alle cose, purtroppo. Guardare dietro non permette a volte di gustare una cosa così come viene.
Tendenzialmente criticoni, sempre lì a guardare ed a sottolineare le imperfezioni che gli altri poi finiscono per non dirci più niente, ed han ragione.

Sentiamo il vantaggio su certe cose dei "credenti", ma é un'invidia positiva, come dice clod, perché alla fine non aspiriamo ad essere così.

GFM

PS
1)Lo dico per chi non é riusciuto a trovare sintonia con il senso delle mie parole: non intendevo dire che non ci sono touirettici credenti in qualcosa, solo che son scettici.
2) Consiglio la lettura del testo di Mainardi "l'animale irrazionale"
3) Ramachandran riferisce di come una lesione al lobo frontale destro può indurre visioni mistiche o spiritualiste dell'esistenza, qundi una base materiale per credere e per non credere (uno stimolo alla tua concretezza clod)
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:24
r morciano


...e poi



E poi andrebbe distinta la visione spirituale, dalle forme con cui questa si concretizza in fedi, rituali e religioni, gerarchie. Tra le religioni stesse ci sono differenze enormi differenze filosofiche, di visione della vita, che possono portare a grandi diffrenze di comportamento.

Quale é quella religione che vorrebbe imporre agli altri comportamenti che poi i suoi esponenti stessi non rispettano? Quale é quella religione che spinge a vivere nell'ipocrisia di considerare peccato ciò che é normale pulsione e costringe così alla schiavitù di un costante senso di colpa?
Cara Clod, io ho vissuto in una realtà comunitaria religiosa (da non credente e per motivi professionali)...credevo di poter convivere, ma lì ho visto la sagra dell'ipocrisia, tutte le forme di perversione psicologiche e di "devianza" sessuale colpevolizzata ma agita, tutte le più buie sublimazioni...lì ho capito che non era questione di casualità (come se casualmente avessi trovato lì un concentrato)...ma il prodotto di una forma di pensiero. "Siamo peccatori anche noi" mi disse un sacerdote con amante convivente e marpione con con tutte le ragazzine su cui esarcitava il suo fascino del "mistero".
Schifo.

Scusatemi tutti, spero di non aver offeso alcuno, se l'ho fatto mi dispiace...son così. Poi, per lo scopo comune di questo forum e sito, non é necessario essere d'accordo su questo, basta ritrovarsi su di una base scientifica. Non posso negare che il metodo scientifico lo si possa incontrare anche in istituti di ricerca ad impronta religiosa.
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:25
r eddievedder

Mah, la fede!!!

Secondo me non è una questione di credere e di non-credere. Non è una questione di fede. La fede mi rende sospettoso in quanto comporta la totale castrazione del giudizio. Io non posso credere in una cosa senza averne sperimentato l'effettiva veridicità. Non capisco tutte quelle persone che si affidano ciecamente al credo religioso senza aver meditato profondamente sulla questione. La religione è una materia di studio molto importante a mio parere, da prendere seriamente. Con questo atteggiamento cieco ed esteriore e bigotto e frivolo la si riduce alla stregua di un Grande Fratello televisivo. Posso dire di aver voce in capitolo in quanto una "seria" ricerca mistica c'è sempre stata parallelamente alle mie personali introspezioni. Quando si entra in contatto con determinati contenuti intimi è invetabile farsi domande a carattere religioso. Ho letto i Vangeli, i Vangeli apocrifi, L' Antico Testamento e il Nuovo Testamento, la Bhagavad Gita, le Upanishad e il Libro Tibetano Dei Morti. Questo per dire che quando mi esprimo su argomenti di carattere religioso in maniera alquanto "nervosa" è per il semplice fatto che il più delle volte chi parla di Cristianesimo non sa neanche cosa vuol dire. E questo mi fa rabbia. Se penso poi che questo tipo di atteggiamento contraddistingue il 90% delle persone (di tutte le confessioni: cristiani, musulmani, ebraici ecc.) che si reputano religiose, ecco che mi sento "implodere" dal nervosismo. Per questo preferisco parlare di altre cose, anche perchè l'esperienza religiosa è un fatto talmente intimo che non bisognerebbe mai riportare a "parole" e soprattutto non si dovrebbe mai canonizzare in un'istituzione.

Tanto era dovuto
Buona Pasqua a tutti.
(A proposito: conoscete il significato dell'uovo di Pasqua?)



Eddie
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:26
r mariannaland


è triste ridurre la fede in un "giudizio" o in una colpa perchè per esperienza personale ho conosciuto l'amore e la libertà proprio leggendo il vangelo con gli occhi del cuore...comunque devo imparare a essere meno impulsiva e a controllarmi di più cosa servono le parole in quello che si crede? contano i fatti conta quello che fai nelle piccole cose ogni giorno.
E questo penso valga per tutte le religioni le filosofie ecc.
Nessuno è obbligato a "credere" ..il Dio della mia fede non credo "obblighi" qualcuno e poi anche da non credente il sentimento del perdono penso non debba essere sottovalutato neanche tra chi è ateo senza il perdono si bloccano le relazioni dentro di me è capitato addirittura di percepire una forte tristezza e un senso di vuoto quando non perdonavo una mia amica/o fidanzato ex ecc.ma è chiaro siamo tutti diversi e io rispetto tutti!
Non dico Gianfranco che non sia vero ...
ma c'è stato qualcuno più specifico una "donna"che ha invitato tuttia pregare pr le suore i sacerdoti ecc.xchè uomini dnne come noi fratelli sorelle perchè anche loro peccatori come me.
Mi fermo qui non voglio fare la tipa "santa" del forum perchè parla di fede neppure la tipa che ha qualcosa in più perchè "crede"in qualcosa...sono soltanto una persona che cerca di migliorare in quello che crede..ma Clod per favore è triste ridurre un "Credo" con il concepire la libera sessualità un "peccato" o una cosa da tenere nascosta tanto da non dirlo al sacerdote..se dentro di te non sentivi quelle cose come "peccaminose" perchè allora stare ancora a ricordare?
Nessuno è obbligato a essere casto tra i non consacrati,come nessuno è obbligato a seguire Gesù Cristo le sue vie nessuno!ma se si sceglie Liberamente di seguire un "credo" una filosofia una religione allora perchè stare lì a piangere della propria scelta?nessuno è costretto!
E come tutti sappiamo ogni scelta implica anche una rinuncia...
ppoi la sessualità penso sia un'aspetto dell'essere umano molto bello perchè ti fa comunicare con l'altro..la Chiesa nn "castra"nessuno altrimenti non ci sarebbe l'istituzione del matrimonio non ci sarebbe nenanche il Cantico dei Cantici ecc. ma è un disocrso lungo che riguarda la fede cristiano cattolica e i suoi precetti e capisco che il mio modo di pensare a riguardo non può essere condiviso da tutti.
Mi scuso di nuovo con tutto il forum per aver accennato nei miei post il mio modo di pensare anche riguardo la spiritualità ma mi rendo conto che quella deve stare dentro di me cercherò nei prossimi interventi di non fare riferimenti...
Grazie

per Eddie: non la conosco la storia dell'uovo di pasqua..

un saluto affettuoso a tutti e perdonatemi se ho scritto risposte non attinenti ma a volte sono arrogante e presuntuosa tanto da fraintendere perdonatemi!
un caro saluto e buona pasquetta!
marianna
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:27
r marcimari

ovo

Eddie illuminaci come sai fare Tu...
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:28
r gerothz


sento il bisogno di rispondere riguardo la fede.Da quando sono iniziati i problemi con mio figlio la mia vita era un vuoto pensavo perche proprio a me, doveva capitare , poi un giorno una sorella evangelica mi parlo di un Dio molto grande un Gesu risorto e alla croce aveva portato tutti i nostri peccati e i nostri dolori , mi incuriosi sentire parlare quella persona in un modo tanto bello non era un semplice credo ma era vera FEDE allora andai ad una riunione di culto e fu una cosa bellissima si lodava e si pregava in un modo diverso dalle solite preghiere di rutin e da quel giorno leggo la bibbia e frequento la chiesa e vi posso dire che il SIGNORE mi aiuta a darmi quella forza necessaria che mi serve a stare vicino a mio figlio
un abbraccio a tutti non attacchiamoci alle cose che dobbiamo vedere ma sentiamole dentro
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 07:28
r eddievedder


x Marci e Marianna

Ok ora vi illumino come so fare io

www.google.it

digitare: uovo di pasqua



Baci e abbracci
Eddie
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