Eccomi, mangiato pappe e ora finisco..
Sull'orgoglio tourettico...
Sento un misto di molte sensazioni...
Nel mio caso conta molto il fatto di non averlo mai portato alla coscienza per tutta la vita...sono così e mi riconosco in questo modo..è tanto normale che a volte mi vien da pensare che sto dicendo un mucchio di stupidaggini e che non ho sta tourette...e puntualmente mentre lo dico giro gli occhi, muovo la testa e mi ripeto frasi o parole...ovviamente mi vien da ridere per l'assurdità del momento.
I lati in cui mi ha limitato e in cui mi ha danneggiato anche fisicamente prima di ottobre, non sapendolo non li ho mai ricondotti con rabbia a una qualche condizione di anomlia fuori dal mio controllo.
Risultato, da un lato mi sentivo stupido per quello che facevo...dall'altro non ho accumulato rancore o rabbia..
E ora che ho scoperto le cause, e che in parte sono fuori dal mio controllo, non posso che sentirmi sollevato.
Tuttavia anche prima di scoprirlo invidiavo i "normali" per la loro fluidità e staticità...e sapevo di non essere parte di quel sistema, ma di una certa anomalia.
Altro punto importante per me è la coscienza con la quale ho fatto il passo di aprirmi e capire scrivendo sul forum.
La spinta profonda per tutto questo è una terribile voglia di Vivere, di sentire l'energia che fluisce...di andare oltre...e forse, come GFM dice su un post stupendo al quale risponderò, correre sul filo dei propri limiti.
Inoltre stupire gli altri è sempre stata una mia fissazione...
In questo caso ho messo assieme molte caratteristiche, col fine comune di abbattere un muro.
Quello che sento, che vivo e che mi muove sono frutto di una certa sensibilità...e questa, se tuttavia la trovo in molti amici che stimo (artisti e musicisti o artisti marziali...), sento e vedo che in me, in noi, è accentuata da far male a volte. Tutto questo movimento dentro porta alla punta dell'iceberg, i tic per esempio..
Questi sono solo un'aspetto di quello che sono, e per quanto a volte, com'è normale, li maledico...altre mi rendo conto che non sarei quello che sono e forse non avrei tutta questa spinta...che quando riuscirò a incanalare sarà un bel botto..
Devo anche ammettere che sono sempre stato controcorrente...e essere "diverso" in una certa misura di piace, mi stimola.
Forse proprio per quello stupire gli altri...o forse per sentirmi libero e fuori dall'omologazione...come dire...artista!
Scrivendo sto pensando alla sensazione di superare le paure...imporre la nostra unicità e forzare gli schemi...mi si incendia l'animo, mi risuona in mente un concetto quasi solido e palpabile di Libertà (quasi di libertà da se stessi..), di Forza!
Credo che sia anche questo tourette, questa spinta interna...e come potrei non esserne orgoglioso nel momento in cui, usata bene, mi fa Vivere e sentire davvero.
I momenti di depressione, di totale confusione tuttavia ce li ho.
Anche se raramente per i tic in se.
Vado direttamente all'ansia di esistere...di sentire tutto questo e di non sapere come gestire quest'inifito che sento.
Di venire catturato da sensazioni indecifrabili e passare ore, giorni e anni a evocarli per tentare di coglierne il significato che dia la svolta alla mia esistenza.
A volte maledico tutto questo, è una condanna...e passo giorni di disperazione..senza contare qualche brutto pensiero che mi affiora..che faccio solo per ricordarmi che se tutto dovesse essere troppo...ci potrebbe anche essere quella via drastica...(è solo un pensiero...uno stratagemma...e a meno che non impazzisca...ho troppa voglia di vivere..)
Sto perdendo un pò il filo..spero di essere stato chiaro e coerente...
Credo, ma con umiltà e la possibilità di sbagliarmi, che si sia noi col nostro atteggiamento a fare di un difetto un pregio, o cmq una caratteristica unica.
Siamo noi che creiamo la nostra realtà, e influenziamo quella degli altri e il loro stesso modo di vedere le cose.
Mi è capiato molte volte di conoscere persone per esempio con difetti fisici che con la loro forza e presenza quasi cambiavano l'idea e la percezione che avevo di loro.
Al contrario ho conosciuto persone con difetti quasi irrilevanti ma che vivevano nell'autocommiserazione, in quel caso il loro attegiamento sembrava quasi un istruzione, un consiglio, su come percepire la loro persona...mi uniformavo e anch'io le commiseravo.
Sta tutto in come ci poniamo, con noi stessi e con gli altri.
Abbiamo dei disagi, delle problematiche reali e magari anche sociali, ok...ma finchè crediamo di essere gli unici a soffrire, non andiamo molto avanti, soprattutto come società di persone che assieme potrebbero fare davvero molto.
In questo periodo varie persone a me carissime stanno passando momenti orribili. Separazioni, malattia, disagi esistenziali...tutti nella stessa barca che sta un pò affondando..
Gli outing che ho fatto li ho sempre fatti con persone che stimo molto. E guarda caso, tic e modalità tourettiche a parte, hanno sempre condiviso i miei disagi esistenziali, i timori, il senso di insicurezza cronico e la spinta ad andare oltre...
Per questo se ho la tourette...me la tengo e ne sono anche orgoglioso...c'è davvero di peggio, e cmq ognuno nella propria individualità sente e soffre in solitudine...fino a quando scopre che quelli che invidiava hanno problematiche simili, se non peggiori.
Una mia carissima amica, che sta attraversando una durissima separazione, nonostante quanto soffra e quanto sia dura a volte...ha sempre la forza di dare agli altri, di ascoltare le pare degli altri e apprezzare cmq la vita. E' stata una sua decisione consapevole...tra il lasciarsi andare, e l'accettare tutto quello che arriva con forza e umiltà e dare sfogo alla vitalità.
E' una cosa che, nei miei scleri esistenziali, spesso non riesco a fare...mi prende lo sconforto e mi lascio consumare...ma so che esiste questa modalità...e so che è l'unica a dare onore alla vita, ai nostri pregi e alla nostra luce.
Uff...come al solito mi son fatto prendere la mano...chiedo venia