La trama di un

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Gianfranco Morciano
00mercoledì 3 marzo 2010 09:52
film e l'ossessione
In televisione ho visto il film "il sangue dei vinti" con Michele Placido, durante tutta la visione sentivo che vi era qualcosa di parallelo e di non evidente che mi turbava, cioé che non mi tornava. Una sensazione che non prendeva forma verbale.
Ora dopo qualche settimana di rimuginamenti e grazie da un parallelo ho capito cos'é e sono libero di non pensarci più.

IL film comincia con un commissario che indaga su di un omicidio commesso poco prima del primo bombardamento di Roma nella seconda guerra mondiale. A seguire questa vicenda tutti i fatti, i morti, gli orrori della guerra e della guerra civile (come i vinti tendono a definire quella che i vincitori chiamano la guerra di liberazione)...ora nell'orrore della guerra, delle ingiustizie, delle tragedie anche personali del protagonista il filo conduttore di tutto il film rimane appunto la prosecuzione delle indagini da parte di questo commissario per quanto riguarda quel primo omicidio, che al confronto di ciò che mostra poi il film rimane del tutto secondario, persino paradossale viste le ben altre ingiustizie che si accavallano. Lo zelo delle indagini su di un fatto divenuto secondario é quasi fastidioso, pensate che il protagonista neppure indaga sugli assassini dei suoi genitori, rimane fisso su questo.
Fastidio per questa cosa e nello stesso tempo attrazione, la sensazione di afferrare qualcosa di conosciuto.

Ora mi sono ricordato di un romanzo di Victor Hugo, di cui ricordo la trama ma non il titolo, nel quale un commissario di polizia francese insegue (per tutti gli anni a cavallo della rivoluzione francese, la restaurazione e le guerre napoleoniche) e ricerca un uomo accusato di un reato banale e che negli anni era molto cambiato, in meglio.

Grazie al parallelo ho capito cos'era quella sensazione di fastidio-attrazione...i due fili della trama di queste due opere hanno la stessa caratteristica, sono ossessioni. Quel tipo di ossessioni che possono stare nella vita di tante persone "normali" e che non si traducono in sofferenza e malattia, di cui chi ne é portatore non ha coscienza di disturbo e di distonia, solo continua nonostante la paradossalità di questa azione (nel caso del romanzo di Hugo anche nonostante l'ingiustizia).

IO sono convinto che così come é possibile comprendere "la normalità" attraverso lo studio della patologia, allo stesso modo é possibile comprendere le patologie attraverso la comprensione di fenomeni normali. Ad esempio in ambedue le storie l'ossessione si rinforza e diventa ragione di vita con l'aumentare del caos e delle variabili incontrollate.
Le ossessioni dunque o le fissazioni, comprese le manie, potrebbero avere una funzione di sopravvivenza che nella patologia viene distorta.
Non é molto significativo che nella vita, piena di incertezze com'é, si debba avere uno scopo alto perché essa abbia un senso, basta dare un senso. Sotto questo aspetto un ideale politico, una missione sociale, collezionare tappi di sughero, evitare le parole di malattia o inseguire i significati di ogni sensazione (che magari un film ti ha procurato, o il tuo corpo), potrebbero avere lo stesso valore.

GFM

Seeking
00mercoledì 3 marzo 2010 11:03
Re: film e l'ossessione

"..inseguire i significati di ogni sensazione (che magari un film ti ha procurato, o il tuo corpo), potrebbero avere lo stesso valore."



Questa frase mi gela il sangue..è dove sono incastrato io da sempre..da sempre..da sempre dannazione.
E mi sta rubando la vita..

Cmq, quello che dici è esattamente ciò che penso anch'io.
In realtà è una consapevolezza che si è alimentata in sinergia con mie considerazioni, esperienze, e tue idee e spiegazioni scritte nel tempo in questo forum.

Non mi stancherò mai di ripetere che:

- Questa vita è un pò una follia...PER TUTTI!!
- La tourette prende, soprattutto nel lato ossessivo, caratteristiche comuni e le amplifica..Non è poi impossibile quindi avvicinare i due mondi dei TS e non-TS...
Questo a mio avviso non è banale, intanto perchè ricalca la frase di Lurija, (che mi ha sempre gasato devo dirlo onestamente..) e poi creando un ponte tra TS e non-TS avvicina le parti che troppo spesso, per lo meno dal punto di vista di un tourettico sono troppo lontane.

E' importante sapere che non siamo solo un banale difetto di madre natura, ma una LENTE DI INGRANDIMENTO delle persone "nella media"..

[E' così che mi piace chiamare le "persone normali".. la normalità non esiste, e bisognerebbe stare attenti ad usare le parole, sono armi molto potenti.
La normalità è solo statistica, quindi restando nella giusta area, è corretto chiamarle "persone nella media"..(anche dette MEDIOCRI...mhuahuahuamhuahua [SM=g9141] )]

Come già vi avevo detto, facendo i miei outing era successo più di una volta che colui col quale parlavo, del tutto NON Tourettico ne DOC ne altro, mi raccontava di piccole manie che aveva da sempre e che erano a tutti gli effetti dei piccoli rituali ossessivi..senza i quali non poteva stare, ma che prendeva come cosa normalissima e inseriva senza problemi nella sua vita.
Per esempio uno mi raccontava di doversi toccare la punta del naso abb frequentemente, e che se era in compagnia, addottava dei piccoli stratagemmi per toccarselo senza essere notato..per dissumulare..

Credo che tirando le somme si tratti di consapevolezza..di presenza..
E in questo campo, nessuno è escluso..
Essere consapevoli e presenti è un'arma potente per un tourettico, che alla base della propria cura ha proprio la consapevolezza dei meccanismi tourettici che vive..
E' tramite l'accorgersi di come funziona un ossessione che si può superare e eliminare.. ma se neppure ci si rende conto che esiste quest'ossessione? E capita pure tra i tourettici secondo me..
Io per primo, credo di essere abbastanza sicuro che i miei tic, quasi tutti, derivano da un'ossessione.. ma all'inizio, certo non potevo capirlo..

Il problema grosso semmai, tra TS e non-TS è l'informazione appunto..
Si gira sempre attorno a questo..
Come racconta Gianfranco, è possibile che una persona non-TS passi una vita incastrata in un ossessione della quale non si rende neppure conto, anche perchè questa stessa ossessione è nella media..
(Altro concetto importante..se tutti fossimo tourettici, non esserlo sarebbe essere "diversi"..)
Allora è importante far sapere come funzionano davvero quei "tipi strani" che fanno tic e rituali curiosi..perchè in loro c'è una verità profonda e che farebbe bene anche a chi sente di non aver nulla di che saprtire con le loro stranezze..

Tempo fa, mi pare su radio dj, in una trasmissione parlavano di "tic".. ma ovviamente per "tic" si riferivano alle piccole "manie" che tutti hanno..
Chiamavano degli ascoltatori a parlare dei loro "tic" e tra l'altro, molti raccontavano cose ossessive o di piccoli rituali..

Nessuno però ha precisato che tic significha anche movimenti corporei come quelli che conosciamo bene..e che possono essere da fastidiosi a terribili in base alla gravità..
Questo conferma che è importante fare informazione, è vitale che si sappia che esiste la TS e che attinge da caratteristiche comuni..

Scusate l'off-topic e il papiro.. [SM=g7535]
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